Le grandi manovre: Monti ha deciso, Berlusconi vede i suoi

Le grandi manovre: Monti ha deciso, Berlusconi vede i suoi

Il premier Mario Monti riunisce i centristi a Palazzo Chigi. Silvio Berlusconi incontra i vertici del Pdl a Palazzo Grazioli. A pochi giorni dallo scioglimento della Camere la situazione politica resta poco chiara. Eppure da questa mattina si iniziano a delineare i primi scenari. Prendono corpo gli schieramenti, si cominciano a intuire alleanze e avversari.

Succede tutto nel giro di poche ore. Il presidente del Consiglio convoca a Palazzo Chigi i leader delle liste pronte a sostenere la sua candidatura. Nella sede del governo arrivano il presidente della Ferrari e di Italia Futura Luca Cordero di Montezemolo e il ministro Andrea Riccardi (entrambi impegnati nel movimento “Verso la Terza Repubblica”). Con loro ci sono i rappresentanti dell’Udc Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa.

I cinque discutono del futuro dell’area politica a sostegno del premier. Ma anche, soprattutto, del ruolo di Monti. A giudicare da quello che accade al termine del vertice, il Professore si sarebbe ormai deciso. Pochi minuti dopo il confronto, Palazzo Chigi rinvia la conferenza stampa di fine anno del premier. Era prevista per venerdì prossimo. I ritardi nell’esame della legge di Stabilità rischiano di far slittare di qualche giorno lo scioglimento delle Camere. Se Monti ha deciso di annunciare la sua candidatura durante l’incontro con la stampa, deve aspettare ancora. E così mentre il presidente di Montecitorio Gianfranco Fini assicura che farà di tutto per chiudere i lavori parlamentari entro 48 ore, nel Palazzo inizia a girare voce che la conferenza di Monti potrebbe essere convocata già domenica.

Non è ancora l’ora di pranzo, arrivano le prime mosse degli alleati di Monti. Dopo il vertice a Palazzo Chigi la lista Montezemolo e Riccardi inizia la raccolta firme per potersi presentare alle elezioni. L’ipotesi di un impegno diretto del Professore diventa più concreta. Nelle stesse ore il leader dell’Udc Casini incontra i giornalisti a Montecitorio. Negli uffici del gruppo parlamentare. «Monti ha già preso una decisione» spiega a un certo punto Casini. «Ha scelto, ma rispetta le regole. Attende lo scioglimento delle Camere». Insomma, «non si può evocare una persona per il suo valore e poi lamentarsi perché assolve con precisione i suoi doveri istituzionali». L’ex presidente della Camera non si sofferma sui dettagli dell’iniziativa. Nascerà una federazione dei moderati a sostegno di Monti? «Queste sono tecnicità». Mistero su simboli e liste. Ma Casini conferma: «Tra di noi c’è lo spirito giusto. C’è sintonia e convinzione».

Attorno al premier nascerà un polo alternativo a Berlusconi e Bersani, almeno nei progetti di Casini. Un fronte di «responsabilità e serietà», distante «dalle buffonate del passato e dalle incognite di una sinistra riformista a braccetto con una sinistra antagonista».

Il Popolo della libertà è fuori dall’accordo o ci sarà spazio per alcuni degli uomini di Berlusconi? I montiani sono pronti ad accogliere i dirigenti Pdl che hanno manifestato interesse. Pochi minuti fa lo ha chiarito lo stesso ministro Riccardi. «Ci sono persone che si sono dichiarate in favore dell’agenda Monti, sono interlocutori naturali del soggetto che sta nascendo». Il partito del Cavaliere rischia la scissione. Anche per chiarire questo punto, Silvio Berlusconi convoca un vertice per l’ora di pranzo. A Palazzo Grazioli il Cavaliere incontrerà i dirigenti del Pdl. Ci saranno il segretario Angelino Alfano, i coordinatori e i capigruppo di Camera e Senato. Un incontro per discutere del nuovo calendario parlamentare, dopo la richiesta di posticipare le elezioni di un paio di settimane. Ma anche per decidere la strategia in vista del voto. Il Cavaliere avrebbe ormai deciso di aggregare una coalizione di centrodestra, formata da Pdl e Lega Nord. Magari sotto la sua guida, ma con Alfano candidato premier. Basterà per tranquillizzare i tanti pidiellini dubbiosi? Intanto in mattinata sono stati ricevuti nella residenza romana del Cavaliere Guido Crosetto e Giorgia Meloni. Reduci dalla seguita iniziativa di domenica scorsa a Roma. L’ex premier sta organizzando la squadra. 

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