Profitti oltre le attese, rilancio dello stabilimento di Grugliasco e solidità del mercato statunitense. E nonostante questo, produzione in contrazione in diversi stabilimenti europei del gruppo. Per Fiat-Chrysler il 2013 rischia di essere ancora peggiore del 2012. I consumi sono dati in calo, la recessione lascerà il posto a una stagnazione entro la fine dell’anno e le prospettive del mercato automotive sono negative. Linkiesta ha potuto visionare gli ultimi piani operativi del gruppo Fiat, in cui si confermano le parole dell’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne. «Il fondo non è ancora stato toccato», ha detto ieri. E ha ragione. Specie per Mirafiori, lo stabilimento simbolo della Fiat. Se è vero che è nato il nuovo sito di Grugliasco, destinato alla produzione delle nuove Maserati, è altrettanto vero che il futuro italiano di Fiat rimane fragile, complice la scarsità della domanda, sia domestica sia all’interno dell’eurozona. Nel complesso, come dimostrano i piani in possesso de Linkiesta, la produzione per gli stabilimenti italiani sale dalle 389.000 vetture del 2012 alle 469.000 previste per il 2013. E quella per gli stabilimenti esteri (Polonia, Serbia, India, Cina, Argentina, Brasile) toccherà quota 1.547.000 auto. Tre volte tanto.
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Mirafiori. Lo stabilimento storico del gruppo, il cuore dal quale sono nati i modelli più famosi e venduti, vedrà un 2013 in netta flessione rispetto all’anno appena trascorso. Si passerà infatti da circa 41.500 vetture e 28.074. A trainare il sito torinese sarà ancora una volta la Alfa Romeo MiTo, che passerà dalle circa 25.000 unità prodotte nel 2012 alle oltre 28.000 previste per l’anno in corso. E dire che, secondo i piani operativi del gennaio 2012, le previsioni per la piccola di Arese costruita sulla base della Grande Punto erano per circa 45.300 vetture. Usciranno di produzione, di contro, le vetture della Linea 1, ovvero Fiat Idea e Lancia Musa, rimpiazzate dalla Fiat 500L. Resta invece l’incognita sulla Fiat 500X, il crossover del Lingotto su base 500. Presente nei piani operativi dello scorso settembre, è scomparsa da quelli di gennaio. Rimangono anche i dubbi sull’intero stabilimento di Mirafiori, che nel 2009 ha visto uscire dai cancelli 172.000 automobili. Un tracollo senza fine.
Cassino. Per lo stabilimento definito da Marchionne come «il più avanzato d’Italia» il 2013 sarà un anno difficile. La produzione totale per il 2012 si è attestata a quota 97.000 unità, con una netta revisione al ribasso delle stime di gennaio 2012, 139.800 vetture. E per il 2013 gli ultimi piani operativi vedono un leggero aumento rispetto al 2012, fino a toccare quota 103.410 automobili. Si tratta, anche in questo caso, di una revisione rispetto alle stime dello scorso settembre, che ipotizzavano una produzione 2013 di 111.700 automobili. L’appeal di Fiat Bravo, Lancia Delta e Alfa Romeo Giulietta, nonostante la crescente competizione europea e sudcoreana, resta quindi invariato rispetto agli ultimi anni.
Melfi. Lo stabilimento in provincia di Potenza vedrà una crescita della produzione. Gli ultimi piani operativi del Lingotto vedono una produzione finale del 2012 a quota 144.500 vetture, mentre quella per il 2013 a poco più di 151.000. La Punto, prodotta nelle sue varie declinazioni, terrà Melfi sopra le 150.000 vetture l’anno, al contrario di quanto previsto dai piani dello scorso settembre. Finita la vita della Grande Punto EVO, rimarranno le circa 16.000 vetture della Grande Punto Actual, le 23.000 della Grande Punto Serie 6 e le 112.000 della Serie 7, l’ultima nata del gruppo che entrerà in linea a febbraio.
FIP – Fabbrica Italia Pomigliano. Il vero vincitore del 2012, ma anche del 2013, è Pomigliano. Con il cambio del nome e con la nuova società, cioè Fabbrica Italia Pomigliano, è arrivata anche la produzione della Fiat Nuova Panda, strappata al sito polacco di Tychy. E sono in calo le stime di produzione per questo modello. I piani operativi dello scorso settembre vedevano nel 2013 circa 177.500 unità. Saranno invece 165.000. Si tratta comunque di un aumento rispetto alla produzione dell’anno passato, ferme a quota 106.000. La Nuova Panda è stata ben recepita sul mercato, ma il calo della domanda è comunque tale da costringere il Lingotto a rivedere la sua produzione.
OMG. È questa la vera novità del gruppo Fiat. Nello stabilimento di Grugliasco, vicino Torino, saranno prodotti i nuovi modelli Maserati, per lo più destinati all’esportazione verso mercati più attivi e ricettivi per questo genere di vetture. Per il 2013 i primi Piani operativi vedono la nascita di due modelli – nomi in codice M156 e M157 – per un totale di 20.200 unità, circa 10.000 vetture l’una. Non molto, ma comunque in grado di far sopportare al Piemonte il calo di Mirafiori. La M156 è la nuova Quattroporte, già presentata, mentre la M157 sarà un’inedita berlina-coupè che sarà probabilmente presentata al prossimo salone di Francoforte.
Tychy. Dopo essere stato per anni il fiore all’occhiello della produzione di Fiat, lo stabilimento polacco si è visto scippare la produzione della Nuova Panda da parte di Pomigliano, compensata dalla Lancia Ypsilon. Pertanto, il calo della produzione complessiva sarà evidente. E potrebbe essere ancora più marcato se Ford decidesse di stoppare anticipatamente la vita commerciale della Ka, nata dal pianale della Fiat 500 e prodotta proprio in Polonia. La produzione per il 2013 si attesterà a 263.000 automobili. Rimarranno in produzione quindi la Ypsilon, circa 63.500 unità, la 500, circa 153.000 unità, e la Ford Ka, 46.000 vetture. Confermata, rispetto alle stime di settembre, la produzione 2012 a 389.000 auto. Di contro, sarà difficile che si potrà tornare alle 588.000 automobili del 2009, a meno di nuovi investimenti.
Kragujevac. Lo stabilimento serbo, insieme a Pomigliano, è quello che ha subito la più intensa trasformazione negli ultimi anni. Se fino al 2012 era un sito quasi minore, la riconversione gli ha permesso di essere pronto per la Fiat 500L, il crossover urbano del Lingotto. Dopo i numerosi ritardi, finalmente nel 2013 si arriverà a un ritmo produttivo di circa 141.000 vetture l’anno. La 500L sarà prodotta in 86.500 vetture, mentre la 500L Long, versione più grande dell’attuale modello, a fine 2013 vedrà nascere 10.200 unità, dopo un avvio della produzione ad aprile. Significativa anche la quota della 500L destinata agli Usa. Anche in questo caso, nessuna evidenza della presenza della 500X.
Ranjangaon. Lo stabilimento indiano nel quale sono prodotte Fiat Linea, Fiat Grande Punto, Tata Vista, Tata Manza e Tata Indica sarà uno di quelli che vedrà una delle maggiori crescita della produzione. Si passerà infatti dalle 52.300 vetture nate nel 2012 alle 89.000 stimate per l’anno in corso. Merito soprattutto della nascita, nel 2012, della Vista, che salirà fino a quota 29.600 unità. Del resto, l’accordo fra il Lingotto e Tata è funzionale a entrambi ed è destinato a crescere ancora nei prossimi anni.
Faasa Argentina. In netta crescita rispetto al 2012 anche lo stabilimento argentino. Qui nascono la Fiat Palio, la Fiat Siena e la Fiat Nuova Palio. Se per l’anno appena finito la produzione si è attestata a 79.700 automobili, nel 2013 si raggiungeranno le 150.400 unità, secondo gli ultimi piani operativi del Lingotto. In aumento la linea della Siena, da 40.000 a 61.000 vetture, a pieno regime la Nuova Palio, che toccherà le 86.500 unità.
Fiasa. Lo stabilimento brasiliano di Betim è, attualmente, quello più produttivo per Fiat-Chrysler. I dati parlano da soli: nel 2012 sono uscite 804.000 vetture. Nessun altro sito può garantire un tale apporto per il Lingotto. I modelli prodotti sono di successo, dalla Fiat Albea alla Fiat Uno, e continueranno a esserlo anche nel 2013, anche se con una contrazione del tutto irrilevante delle stime. Il Lingotto prevede infatti che la produzione finale per Fiasa si attesti a 803.900 unità.
Changsha. Ecco un’altra novità positiva per Fiat. Lo stabilimento cinese di Changsha, dove si produce la Fiat Viaggio, sarà uno di quelli più utilizzati. Nel luglio del 2012 è iniziata la produzione della Viaggio, tre volumi su pianale C-Compact, che sarà probabilmente la base della nuova Fiat Bravo. A fronte di una produzione complessiva di 20.400 vetture, nel 2013 le stime Fiat vedono Changsha superare le 100.000 vetture, a un ritmo iniziale di 5.000 vetture al mese, che diventeranno dapprima 7.000 e poi finiranno l’anno oltre le 10.000 al mese.
La situazione di Fiat-Chrysler è particolare. In grande spolvero sul mercato statunitense, stagnante quello europeo, in crescita su quelli emergenti, dove sta riuscendo a raggiungere quote importanti. Per l’Europa il vero nuovo modello, seppure di nicchia, sarà la Alfa Romeo 4C, la piccola coupè che nascerà nel principale stabilimento Maserati. La produzione inizierà nel prossimo giugno e a fine 2013 si toccheranno le 1.100 vetture l’anno. La 500X latita, dopo essere apparsa sui piani operativi dello scorso settembre. L’erede della Punto è ancora un lontano miraggio: fonti interne a Fiat confermano che è tutto in fase embrionale. E Mirafiori, il simbolo della Fiat di Gianni Agnelli, è sempre più una cattedrale nel deserto. Anche per il 2013 Fiat guarderà più agli Stati Uniti e al Sud America che all’Italia, pur sempre con un occhio alla Cina. Data la congiuntura, non potrebbe fare altrimenti.