Il documento trovato nella cassaforte dell’ex direttore generale, grazie al quale Mps ha occultato centinaia di milioni di perdite, aggiunge solo un tocco grottesco a una storia già vista, e molto più frequente di quanto si creda: c’è una banca (o un’azienda) mal gestita; allora si maschera la cattiva gestione facendo un investimento finanziario rischioso per aumentare gli utili; se poi l’investimento va male si occultano le perdite, aspettando tempi migliori. Come? Se l’investimento, pagato 100, vale 90, si cerca una banca connivente disposta a comperarlo per 100; in cambio si acquista e contabilizza per 100 un altro investimento.
Clicca sull’immagine per continuare a leggere l’analisi di Alessandro Penati, ordinario di Scienze bancarie alla Cattolica, uscita oggi su Repubblica.