Tutto cominciò, come da tradizione, con un annuncio sul giornale: “Attenzione. Opportunità rara. Cerco un tenore e un basso, (professionista e di età non superiore ai 25 anni), amanti della musica, dotati di bella voce, per un progetto unico”. Era il 18 dicembre del 1927. Poche settimane dopo sarebbe nata, nella Berlino dei Goldenen Zwanziger (i “dorati anni ’20”), la prima boyband della storia: i Comedian Harmonists.
A quelle poche righe, pubblicate dal 22enne Harry Frommermann, risposero oltre settanta persone, che undici giorni dopo si presentarono alla porta del suo appartamento. Molte di loro erano semplicemente alla ricerca di un lavoro, ma prive delle capacità tecniche per affrontare una carriera musicale. Così, quando Robert Biberti si presentò all’audizione, a Frommermann non parve vero di avere trovato un vero cantante.
Fu proprio Biberti, basso in un coro berlinese, a contribuire in modo decisivo alla formazione della band, coinvolgendo tre “colleghi” nel nascente progetto: il tenore Ari Leschnikoff, 31enne originario della Bulgaria, il baritono 27enne Roman Cycowski, proveniente dalla Polonia e il tenore tedesco Walter Nußbaum, che pochi mesi dopo venne sostituito dal 29enne Erich Abraham-Collin.
Due anni dopo essersi conosciuti, i Comedian Harmonists erano già diventati uno dei fenomeni di maggior successo nel panorama della musica popolare europea. Il sestetto – che si ispirò solo inizialmente agli americani The Revelers e cui nel frattempo si era aggiunto anche il pianista 21enne Erwin Bootz – aveva già cominciato a viaggiare al di fuori dei confini della capitale, e avrebbe di lì a poco registrato il tutto esaurito non solo nelle altre grandi città della Germania, ma anche all’estero, ad Amsterdam e Parigi.
“Bastava un trafiletto sul giornale locale”, ha ricordato Biberti, morto nel 1985, anni dopo. “Non servivano poster o grandi annunci. Poche righe, e i biglietti dei concerti andavano a ruba”. I Comedian Harmonists (nome che sostituì quello scelto inizialmente di “The Melody Makers”) registrarono, con l’etichetta Electrola, una serie di canzoni di successo: su tutte, le hit “Veronika, der Lenz ist da” e “Liebling, mein Herz lässt dich grüßen” fecero impazzire le folle, soprattutto femminili, dell’epoca.
Sessantadue anni prima dei Take That, sessantacinque prima dei Backstreet Boys, la musica leggera conosceva quindi una “formula” che si sarebbe rivelata molto fortunata per tutto il secolo successivo. Il primo vero concerto si tenne alla Grosses Schauspielhaus di Berlino, dove però gli Harmonists rappresentavano solo una piccola parte del programma. Si esibirono da soli sul palco di un teatro, per la prima volta, il 26 gennaio del 1930 a Lipsia.
Una serata che Leschnikoff, 45 anni dopo, ricordava ancora con grande emozione. “Le acclamazioni, il clamore del pubblico… ero esterrefatto, piansi lacrime di gioia”. Pochi mesi dopo, i sei registrarono per la prima volta una canzone per un film: “Ein Freund, ein guter Freund“, accompagnata alla pellicola “The Three from the Filling Station”, ottenne subito un grandissimo successo. Successivamente portarono la loro musica in giro per il mondo, in un memorabile tour conclusosi con un’esibizione davanti a tutta la Marina degli Stati Uniti: 80mila persone.
Ancora prima di rendersene conto, i sei giovani erano diventati delle superstar: uno status confermato anche dai loro pingui conti bancari e dal loro stile di vita, sempre più dedito al divertimento, alle macchine di lusso e alle belle donne. Ma i Comedian Harmonists non ebbero la storia dalla loro parte: la loro ascesa, infatti, era coincisa con quella del nazismo e di Adolf Hitler, divenuto Cancelliere nel 1933.
Nel 1934, con l’introduzione delle prime leggi razziali, gli Harmonists furono costretti a richiedere l’iscrizione al sindacato unico degli artisti tedeschi. Ma l’origine ebraica di tre dei sei membri del gruppo – Frommermann, Cycowsky e Abraham-Collin – spinse i funzionari a rifiutare loro l’ammissione alle liste e, di conseguenza, il permesso di esibirsi e di registrare canzoni.
Il primo marzo 1935 giunse la messa al bando definitiva. Pochi giorni dopo, Frommermann, Cycowsky e Abraham-Collin lasciarono la Germania per trasferirsi in Austria, dove fondarono una nuova band: i Comedy Harmonists. La band durò fino al 1941, anno del ritiro di Cycowski. I tre membri rimasti in Germania, invece, dovettero scegliersi altri tre compagni di viaggio ed un nuovo nome in tedesco: optarono per Meister-Sextett (früher Comedian Harmonists), con cui effettuarono anche una tourneé italiana, nel 1939.
Ma il ’41 segnò la fine anche dell’esperienza del gruppo tedesco, poiché il suo direttore e primo cantante, Robert Biberti, venne richiamato al servizio militare. La guerra, così, sciolse quella che – fino a pochi anni prima – sembrava un’unione destinata a durare per lungo tempo ancora. La nuvola nera del nazismo oscurò il talento e le fortune dei Comedian Harmonists che, ancora oggi, è giusto ricordare come la prima boyband della storia.