Le elezioni preoccupano la Bce (e anche i mercati)

Le elezioni preoccupano la Bce (e anche i mercati)

L’incertezza politica in Italia rischia di essere un serio problema per l’Europa. A dirlo apertamente è la Banca centrale europea, ma non solo. Dopo un anno vissuto pericolosamente, l’Italia sembrava aver ritrovato una credibilità internazionale di fondo. Questa potrebbe rivelarsi più effimera di quanto si immagini. Colpa delle elezioni e dei suoi protagonisti.

La crisi è finita? L’emergenza è terminata? La tempesta è passata? Non proprio. Lo è, forse, solo per i politici italiani che sono in campagna elettorale. Non lo è di certo per la Bce, né per le banche d’investimento. L’Italia, nonostante le misure introdotte da Mario Draghi fra luglio e settembre, è potenzialmente il nuovo focolaio da cui potrebbe divampare nuovamente la crisi. Fra recessione, tasso di disoccupazione che toccherà il 12% durante l’anno e credit crunch, l’Italia forse affronterà un anno più duro di quello appena passato.

«L’accresciuta incertezza politica in Italia ha condotto al flight-to-safety di alcuni flussi di capitali verso i titoli emessi dai Paesi con rating AAA». Così la Bce nel suo bollettino mensile. In altre parole, l’istituzione di Francoforte ha messo nero su bianco ciò che tutti gli operatori finanziari vedevano da mesi. Una mai sopita fuga di capitali verso Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera e Lussemburgo. Nonostante le tensioni sul mercato obbligazionario si siano affievolite, l’Italia resta ancora un Paese dal quale i capitali, soprattutto stranieri, fuggono. E la conferma arriva dai dati diramati ieri dall’Associazione bancaria italiana (Abi). Secondo la lobby bancaria guidata da Giuseppe Mussari in dicembre il trend è stato particolare: depositi italiani in aumento del 5,7%, depositi esteri in diminuzione del 14,8%, entrambi su base annua.

Come la Bce ritiene che l’Italia sia un rischio, pure gli investitori istituzionali cominciano a ritenerlo. Uno di questi è BlackRock, il più grande gestore di fondi d’investimento del mondo. In una nota riservata ai clienti, il colosso americano ha messo proprio le elezioni italiane fra i tre eventi con un possibile impatto negativo sui mercati finanziari statunitensi. Giusto per chiarirci, gli altri due sono il debt ceiling, il tetto del debito Usa, e un possibile rallentamento dell’economia statunitense. E dire che BlackRock nell’ultima asta di Btp a 15 anni è stato uno dei protagonisti, nonché uno dei pochi clienti stranieri che si sono visti. Lo strano assetto con cui Roma sta arrivando al voto potrebbe quindi essere la vera sorpresa di questo inizio di 2013.

Qual è stato il momento in cui le elezioni italiane hanno iniziato a essere un motivo di preoccupazione? Due sono i punti, sollevati anche da Lombard Street Research. Il primo è la discesa in campo di Silvio Berlusconi. Anche nel caso in cui non corra per la presidenza del Consiglio, è chiaro che il suo apporto in termini di preferenze sarà elevato. Del resto, da quando è tornato alla carica nelle trasmissioni televisive, i consensi per il suo partito, il Popolo della Libertà, sono in aumento. La seconda ragione è lo sbarco di Mario Monti nell’arena politica. «La sua scelta ha avuto un impatto rilevante sullo scenario italiano, aumentandone l’incertezza», spiega la casa d’affari londinese. È facile capire il motivo. Se prima Monti rappresentava una figura esterna alla campagna elettorale, in grado però di garantire una sorta di sicurezza, ora sono cambiate le carte in tavola. Di conseguenza, è mutato anche il grado di rischio dell’Italia. È concreta l’ipotesi di avere un Parlamento con maggioranze in bilico, nonostante le banca americana Morgan Stanley non ritenga che questa sia una possibilità concreta. La popolarità del candidato di centrosinistra Pier Luigi Bersani è in calo, complice l’ingresso in politica di Monti, e potrebbe esserci una maggioranza sempre più risicata. Il tutto escludendo gli accordi post-elettorali.

A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato anche Peer Steinbrück. Il candidato cancelliere del Partito socialdemocratico tedesco (Spd) alle elezioni di quest’anno ha spiegato che uno dei maggiori timori per l’eurozona è quello politico. «Ci potranno essere crisi politiche in alcuni Stati membri», ha detto Steinbrück, non specificando altro. Data la vicinanza delle elezioni italiane, è possibile che il riferimento fosse alla particolare situazione che sta vivendo Roma.

Quello che è certo è che, grazie alle azioni della Bce, il mercato obbligazionario continua a sorridere all’Italia. I rendimenti promessi alle aste di titoli di Stato condotte dal Tesoro sono ai minimi degli ultimi anni e i segnali continuano a essere positivi. Non è un caso che Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, scriva che «a un certo punto ci si azzufferà, tra italiani e stranieri, per accaparrarsi la carta italiana e spagnola». Non ci sarà invece la Germania, dice Fugnoli, per colpa di un’attitudine legata alla finanza comportamentale: «Dopo essere scappati dai Btp a 80 o 70 faranno fatica a riacquistarli a 110». La speranza è che anche i grossi fondi statunitensi e asiatici non la pensino nello stesso modo.  

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