Tra qualche ora sarà ufficiale. Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia, sarà candidato al Senato nelle liste della Lega Nord che nel prorpio simbolo contiene il partito 3L (Lista lavoro e libertà), non dopo qualche polemica e qualche impasse al ministero dell’Interno. Non avrà ricevuto la tessera come chiedeva Umberto Bossi, ma Tremonti avrà il ruolo di capolista in Emilia Romagna e Piemonte, mentre sarà secondo dietro a Roberto Calderoli in Lombardia. Tra le particolarità: dietro al suo nome in Emilia Romagna ci sarà quello Mauro Monti, nome molto simile a quello dell’ex presidente del Consiglio Mario, nonchè storico militante romagnolo. È questa una delle novità delle liste del Carroccio per le politiche del 2013.
A sorpresa in Lombardia 1, come capolista per Montecitorio, ci sarà Matteo Salvini, l’europarlamentare che potrebbe correre pure in regione nella lista che appoggia Roberto Maroni a governatore. In Lombardia 2, dove la Lega conta di piazzare almeno sette parlamentari, ci sarà come capolista Umberto Bossi, appena dietro Giancarlo Giorgetti, mente economica del Carroccio prossimo a sostituire Maroni alla segreteria federale in caso di vittoria al Pirellone: probabile che in futuro sarà affidato un ruolo di portavoce del movimento al sindaco di Verona Flavio Tosi. In Lombardia 3 il capolista alla Camera sarà Gianni Fava, leghista di Mantova.
La presenza di Bossi rappresenta una magra consolazione per i bossiani di ferro che negli ultimi giorni hanno lamentato le «purghe maroniane»: a saltare sono praticamente tutti da Marco Reguzzoni fino a Giuseppe Leoni, che entrò per primo in parlamento insieme con Bossi, fino a Carolina Lussana o al senatore Giovanni Torri e a Marco Desiderati, detto anche sottiletta. La sorpresa resta comunque Tremonti che dovrebbe riuscire a far candidare con in Senato il fidato Paolo Naccarato, suo uomo di fiducia.