Dal vendoliano incomprensibile al montiano pedante: 10 elettori al bar

Dal vendoliano incomprensibile al montiano pedante: 10 elettori al bar

«Quello Che Vota Al Pd entra e ordina caffè al vetro, così, giusto per cacare il cazzo, tanto non è che cambia il sapore, poi srotola Repubblica e comincia a commentare i fatti del giorno con aria saputa e sparando cazzate retrograde a pappagallo». 

«Quello che vota a Monti ordina un tè col manico, facendo incazzare il barista che non sa cosa sia, così ha l’occasione di rimproveragli la sua scarsa professionalità».

«Quello Che Vota A Vendola: spesso il barista gli inibisce l’entrata al locale, perché già quando ordina non si capisce un cazzo, visto che se ne esce con frasi vorrei, non voglio badi bene ma vorrei, anzi avrei bisogno che lei mi narrasse la lista degli infusi».

L’ultimo bestiario degli elettori italiani lo ha redatto Amleto de Silva, altisonante nome d’arte di uno scrittore napoletano autore del blog amlo, che nella sezione «Lubriche», come la chiama lui, vanta rubriche del calibro di Generatore dei saggi detti di Bersani («Se se, l’acqua non va mai a maraschini se l’alzivalvola è intasata, sai?»), Bestemmie moderne («Possa tua figlia un giorno venire da te e dirti papà mi vorrebbi iscrivere a Scienza delle Comunicazioni») e Fuoribordo («Lega all’attacco sul crocifisso: “1200 euro di multa se non viene esposto”. Gesù: vi dò il doppio se mi tirate giù»).

Gli elettori, Amleto de Silva, li immagina tutti al bar, e li descrive, con sfoggio di par condicio, spaziando dai grillini “novelli” a quelli che ancora votano i Verdi e Rifondazione comunista. Disegna il peggiore di ogni specie, caricature esasperate di un’Italia fotografata al bancone del bar, che in campagna elettorale come non mai rivela le mille faccie della sua creativa antropologia politica. 

«Entra sbattendosi la porta alle spalle come a un Gary Cooper per dentro al saloon e comincia a guardarsi intorno come un bounty killer in cerca di ricercati», il grillino. «Saluta tutti gli avventori del bar, uno per uno, chiedendo loro come stanno le mogli, le date delle prossime comunioni cresime, battezzi e matrimoni al fine di poter fare sontuosi regali ai festeggiati», il casiniano. E c’è anche l’elettore di Pannella, che «attacca bottone con gli avventori casuali, innescando discussioni nelle quali lui prima è a favore dell’ergastolo poi, quando si sono formate due fazioni pronte a venire alle mani tra loro, diventa improvvisamente contro, poi di nuovo pro, poi ancora contro, finché non chiede soldi per Radio Radicale».

Il panorama si colora anche una nuova specie, quella di chi invita tutti al voto, a qualunque costo: «Quello Che “Che Significa Non Vai A Votare Ma Allora Vuoi Far Vincere A Berlusconi Alle Destre Allora Lo Vedi Che Il Vero Reazionario Sei Tu Sì Tu Tu E’ Inutile Che Fai La Faccia Schifata E Anzi Lo Sai Che Ti Dico Che sei Un Qualunquista E Che Se Non vai A Votare Perdi Anche Il Diritto Di Lamentarti Anzi Mi Sa Che Votare Non E’ Un Diritto E’ Un Preciso Dovere Ha Ha Caro Mio Nei Paesi Civili Se Vieni Meno Ai Tuoi Doveri Di Cittadino Elettore Ti Fai Almeno Due O Tre Anni Di Carcere … E Anzi Sa Che Ti Dico Non Sei Nemmeno Di Sinistra Toh Beccati Questa. E’ per questo motivo che ho cominciato a girare con la mazza, mica no”».

Assente l’elettore berlusconiano-leghista. «E quello che vota PDL e Lega?» commenta un lettore. «Quello sono tutti», risponde il blogger.