«More data, less doubt», «Più dati, meno dubbi». È questo lo slogan di Drs Technologies, società Usa che si occupa di sistemi elettronici per la difesa, controllata da Finmeccanica e tra i principali fornitori del Pentagono. Uno slogan che il Dipartimento di giustizia statunitense non applicherà alla lettera, nel caso in cui dovesse scattare la Foreign corrupt practices act (Fcpa) – la legge anticorruzione – che prevede l’apertura di un’indagine penale in presenza di ipotesi di corruzione avvenuta in una giurisdizione diversa da quella Usa, da parte di una società che ha sede in America. Un’eventualità che potrebbe verificarsi dopo l’arresto stamani del presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi. L’ipotesi di reato è corruzione internazionale per la fornitura di 12 elicotteri AgustaWestland al governo indiano. Eppure, quando si tratta di società che hanno un rapporto privilegiato con il Dipartimento della difesa, il principio di salvaguardia della sicurezza nazionale prevale sulla sua “buona condotta”. «Con le società che operano con il governo Usa nel settore della Difesa l’approccio delle autorità è più soft», spiega a Linkiesta Mike Koehler, professore alla Southern Illinois University School of Law, uno dei massimi esperti di anticorruzione negli Stati Uniti.
Finmeccanica ha acquisito Drs nel 2008 per 5,2 miliardi di dollari. Drs è uno dei principali fornitori del Pentagono. Stamani il presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi è stato arrestato con l’ipotesi di corruzione internazionale. Ci sono abbastanza elementi per aprire un’indagine in base al Fcpa?
Mi lasci prima fare una panoramica genaerale del Fcpa e di come può adattarsi al caso specifico. La Fcpa si applica alle società con sede fuori dal territorio americano in due modi: se una società è quotata a Wall Street, oppure se la Sec (la Consob americana, ndr) ha richiesto alla compagnia la compilazione delle informazioni obbligatorie periodiche previste. Parlando in termini generali, la Fcpa è valida quando gli atti corruttivi hanno focus negli Usa, nel senso che gli episodi di corruzione sono avvenuti in America, i pagamenti delle tangenti sono transitati attraverso conti correnti di istituti americani, eccetera.
Ci sono eccezioni per i fornitori del Pentagono o del Dipartimento di difesa?
No, non c’è nessuna eccezione per le compagnie che hanno in essere contratti con il Pentagono o il Dipartimento di difesa, ma il presupposto generale di un trattamento di favore da parte delle autorità statunitensi per le società del settore difesa mi trova d’accordo.
Ci sono dei precedenti in cui la Fcpa è stata applicata in modo “soft”?
Il miglior esempio che sono in grado di raccontare riguarda Bae System, uno dei più grandi contractor inglesi nel settore della difesa. Bae è stata al centro di un’inchiesta per corruzione che ha coinvolto la Fcpa (per pagamenti a “intermediari” off shore sui contratti, ndr). Bae non ha eluso le sue responsabilità, e alla fine si è giunti a un accordo transattivo da 400 milioni di dollari. Tuttavia, i capi d’imputazione relativi alla Fcpa non sono stati accolti, in quanto – come spiegato in una nota dal Dipartimento di giustizia – le accuse di corruzione avrebbero potuto portare alla sospensione dei contratti con il governo Usa così come con l’Unione europea. In quel caso, dunque, Bae è stata sollevata dalle accuse che avrebbero avuto un impatto maggiore contro di lei, e a mio avviso una delle ragioni principali sta proprio nella tipologia di società e nel settore in cui opera. Ritengo però che questa distinzione sia la chiave di tutto: nella Fcpa non è prevista alcuna eccezione di questo genere, quindi si tratta semplicemente dell’applicazione o meno della Fcpa da parte delle autorità americane.
Dunque Finmeccanica se la caverà con una multa, seppure molto ingente, come Bae?
Tutto ciò che posso dire è che quando un contractor nel settore della difesa finisce sotto accusa in base alla Fcpa, le autorità allentano la presa. Dal punto di vista della multa, in ogni caso, sfido chiunque a dire che una multa da 400 milioni di dollari è “leggera”. Il tema è al centro del dibattito in Usa.