Di complimenti a Linkiesta ne hanno fatti in tanti, dopo un solo anno di vita il giornale vinse il Premiolino, uno dei maggiori premi di giornalismo del paese, e quasi arrossimmo, ma quello che ci fa oggi il Financial Times ci sorprende. Scrive l’editorialista Wolfgang Münchau (con cui collabora il nostro Fabrizio Goria) nel suo «Expect the unexpected in Italy’s volatile election» che Bersani rischia il pareggio e che Grillo di essere la vera sopresa. Ma soprattutto che «un ulteriore fattore di incertezza, è il cambiato ruolo dei media. In particolare i giornali hanno perso molta della loro influenza, mentre siti internet come Linkiesta.it e i social network stanno diventando più importanti».
Grazie per il riconoscimento, meritato o no che sia, non può che renderci felici vista l’abnegazione di una redazione che lavora 12 ore al giorno pancia a terra cercando di tenere il più alto possibile la qualità e l’indipendenza.