Opa su Impregilo, Salini offre 1,1 miliardi per il 70%

Opa su Impregilo, Salini offre 1,1 miliardi per il 70%

Aggiornamento ore 13.00

Il titolo Impregilo sale del 5,25% a 4,052 euro per azione

Salini ha lanciato un’Opa totalitaria sul gruppo di costruzioni Impregilo al prezzo di 4 euro per azione. L’offerta, annunciata ieri sera in tarda serata, è subordinata al raggiungimento di una quota di capitale pari al 50% più un’azione ordinaria. Salini possiede già il 29,84% di Impregilo, mentre la parte restante è divisa fra Gavio (circa 29%), banche, mercato. 

L’esborso massimo previsto per il costruttore romano è di 1,129 miliardi di euro. Il prezzo offerto è più alto del 5% rispetto al prezzo medio di Impregilo nell’ultimo mese (+ 20% sulla media degli ultimi sei mesi e + 28,6% rispetto agli ultimi 12 mesi). In questo momento Impregilo ha in cassa una rilevante liquidità avendo ricavato 925 milioni, al netto delle imposte, dalla vendita della partecipazione nella brasiliana Ecorodovias, cessione che è stata sin da subito uno dei capisaldi dell’ingresso nella partita di Salini. L’obiettivo strategico di Salini è integrarsi industrialmente con Impregilo, cedendo tutte le partecipazioni non strategiche (essenzialmente le concessioni già mature), creando così un campione italiano con forte proiezione internazionale.

L’Opa arriva al termine di una contesa che dura da più di un anno e che ha visto cambiare azionariato e gestione di Impregilo. Salini aveva cominciato a farsi avanti nell’ultimo trimestre 2011 ed era stato seguito da un costante rastrellamento di titoli fino a raggiungere la quota del 29 per cento. In parallelo, Gavio si era rafforzato comprando le quote dei Benetton e del gruppo Ligresti. A luglio 2012 Salini è riuscito a far revocare il cda di Impregilo espresso da Gavio e a insediare, con l’appoggio di altri azionisti –  in particolare il fondo Amber (socio al 7,2%) – un nuovo consiglio guidato da Pietro Salini. In relazione al cambio di gestione, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per aggiotaggio connesso un ipotetico concerto sulla scalata Impregilo, in cui sono indagati Pietro Salini e altri esponenti del gruppo Salini e del fondo Amber. Sempre gli inquirenti milanesi, stanno lavorando su un’ipotesi di conflitto interesse relativa a una gara d’appalto in Romania, alla quale partecipavano sia Salini sia Impregilo.

Il prezzo offerto è di poco più alto delle quotazioni correnti di Impregilo (3,8 euro), ma a questo punto il mercato starà ad attendere la reazione di Gavio, da cui potrebbe arrivare una contro-Opa o per lo meno qualche mossa tesa ad aumentare il prezzo d’uscita a vantaggio di tutti gli azionisti. La previsione di revoca della quotazione, qualora il flottante rimasto fosse insufficiente, dovrebbe infatti indurre Gavio a scelte nette, abbandonando così la tattica ostruzionistica messa in atto dopo il cambio gestionale avvenuto a luglio scorso. Salini è finanziata da Banca Imi di Intesa Sanpaolo e dalla banca francese Natixis; mentre Unicredit e Mediobanca sono gli istituti storicamente vicini alla famiglia Gavio.  

Clicca qui per leggere il comunicato ufficiale dell’Opa

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