Come si fa a parlare con un operatore Tim? A quanto pare è un’impresa. Quasi disperata.
Chiunque abbia avuto un problema con la principale compagnia di telefonia mobile nazionale saprà di cosa stiamo parlando. Quando c’è bisogno di assistenza il numero da fare è il 119. Sul sito, nella pagina contatti, c’è anche l’immagine rassicurante di un’operatrice con tanto di cuffia e microfono, che ti guarda dal monitor sorridendo disponibile.
Pare tutto facile insomma. Ma se si digita il famoso 119 ecco che l’odissea ha inizio. Puntualmente la vocina automatica ti rimanda da un opzione all’altra, fino a riportarti al menu principale. All’operatore, insomma, non ci si riesce ad arrivare.
Si tratta di una precisa politica dell’azienda o cosa? Contattata in merito, la Tim nega l’esistenza del problema. «Può capitare nei momenti di maggiore traffico quando tutti gli operatori sono occupati. – ci dice l’ufficio stampa Tim – . In questo caso il sistema è costruito in modo da rimandare automaticamente il cliente al menu principale. Si tratta però di una procedura che subentra solo di momenti di picco, altrimenti il problema non esiste».
Il problema invece sembrerebbe esistere. Almeno stando all’acceso dibattito fiorito in rete sul tema. Digitando su Google “Come fare a parlare con un operatore tim” appaiono quasi 74mila risultati. Ben più di quelli (quasi 59mila) che si ottengono cercando la stessa voce per Vodafone, con cui pure la Tim si divide quasi equamente il mercato della telefonia mobile in Italia.
Tra blog e forum, in rete i post sull’argomento abbondano, e i titoli sono inequivovcabili: da “Parlare con un operatore Tim , ecco come fare” a “Impossibile parlare con operatore TIM”. Seguono appelli disperati dei clienti ai quali vengono fornite le risposte più varie da parte di quelli, fortunati, che nell’impresa sono riusciti. Soluzioni diverse che, però, alla prova dei fatti non danno sempre l’esito sperato.
Le lamentele arrivano anche via social, sulla pagina ufficiale Facebook della Tim.
Anche noi abbiamo provato a contattare la Tim via web, attraverso l’account twitter dell’azienda [@TIM_Official], e in effetti la risposta arriva.
Ma chi non ha un pc a portata di mano oppure vuole chiedere assistenza tecnica a un operatore in carne ed ossa? In effetti, stando ai consigli che girano in rete, qualche metodo poco convenzionale, esiste. Si può fingere di dover “segnalare il furto o lo smarrimento del proprio telefonino/SIM card”, oppure di volere chiarimenti sugli addebbiti effettuati sulla propria carta di credito. A quel punto si confessa l’inganno e, se tutto va bene, si espone la questione reale per la quale si è chiamato. Un trucco insomma.
Una volta arrivati a sentire una voce umana dall’altro capo del telefono non possiamo fare a meno di chiedere lumi, di domandare, a futura memoria, se esiste una procedura “normale” da seguire: «Ma è così difficile parlare con un operatore?», chiediamo. E a questo punto, finalmente, con candore, l’operatrice conferma i nostri timori: «In effetti il modo più sicuro è quello di fingere di aver perso la propria sim. È un escamotage, certo, ma è il migliore».
Ah, ecco.