Dai Parioli a San Saba, la Roma di Papa Francesco

La Capitale e il Pontefice

«Andrò a pregare la Madonna perché custodisca Roma». Sono bastate poche parole, le prime pronunciate dalla loggia centrale di San Pietro, perché tra Papa Francesco e la Capitale si creasse un legame speciale. Jorge Mario Bergoglio è il nuovo vescovo di Roma, una città che ama particolarmente. «Camminando per le sue vie si vede il vero volto di Dio» ha raccontato. Agli osservatori più attenti non è sfuggito un particolare: quando si è presentato ai fedeli per la prima volta, il nuovo pontefice ha voluto accanto il Vicario della Città Eterna. Il cardinale Agostino Vallini.

Papa Francesco e i romani. Stamattina, come promesso, il pontefice argentino si è recato all’Esquilino per rendere omaggio alla Vergine e chiedere la protezione della Capitale. È bastata una visita di mezz’ora nella Basilica mariana per paralizzare l’intero quartiere, a pochi passi dalla stazione Termini. Mentre il Papa pregava nella Cappella Paolina – dopo una breve sosta davanti alla tomba di San Pio V – all’esterno si radunavano curiosi e fedeli. Tra loro anche tanti giovani studenti di un vicino liceo classico. Il primo, tangibile, segno di affetto dei romani.

Dall’Esquilino a via della Scrofa. Lungo la strada che collega il mausoleo di Augusto al Senato della Repubblica, Papa Francesco ha soggiornato durante i giorni del Conclave. Giunto alla casa internazionale del Clero Paolo VI, poco distante dalla chiesa di San Luigi dei francesi nel rione di Sant’Eustachio, il Pontefice ha fatto i bagagli. Non prima di aver saldato personalmente il conto. Si trasferirà nella residenza Santa Marta, in Vaticano. In attesa che si concludano i lavori di ristrutturazione dell’appartamento papale, iniziati appena tolti i sigilli. Anche a via della Scrofa in questi giorni il Papa lo hanno visto in tanti. Specie al vicino convento di Sant’Agostino, dove i frati hanno ospitato il cardinale Bergoglio nei giorni che hanno preceduto la sua elezione. Raccontano che un paio di settimane fa il cardinale argentino si sia fermato a pregare davanti al sarcofago che custodisce le spoglie di Santa Monica.

Per il primo giorno da Pontefice Francesco ha chiesto di ridurre il più possibile la sua scorta. Non era possibile girare con i mezzi pubblici, come è abituato. Ha optato per un’auto della gendarmeria. Un Papa umile e semplice. Sono queste doti ad aver conquistato i romani. Eppure per trovare le radici romane del Papa povero bisogna andare nel quartiere più ricco della città. Ai Parioli, nella lussuosa Piazza Ungheria. Per creare un legame tra i cardinali e la Città Eterna, seguendo un’antica usanza, da tempo il Papa “assegna” ad ogni porporato una chiesa di Roma. Quando nel 2001 Giovanni Paolo II ordinò cardinale Bergoglio, gli affidò la parrocchia di San Roberto Bellarmino. Una chiesa della Compagnia di Gesù.

Ecco come scoprire l’altra Roma di Papa Francesco. Lui, gesuita, ha spesso scelto i luoghi di preghiera più legati al suo ordine. A partire dalla cinquecentesca Chiesa del Gesù in via degli Astalli, ironicamente vicina all’area archeologica di Torre argentina. Da ieri festeggiano l’elezione di Papa Francesco alla Pontificia Università gregoriana, l’ateneo dei gesuiti della Capitale. Così come nella chiesa barocca di Sant’Ignazio di Loyola a Campo Marzio – vicino via del Corso – altro luogo simbolo nella Roma della Compagnia di Gesù. Seguendo il corso del Tevere, superata l’isola Tiberina, si arriva alla chiesa di San Saba. Sull’Aventino sorge un altro punto di riferimento dell’ordine del Pontefice. «Preghiamo con tutta la Chiesa per Papa Francesco – raccontava stamattina padre Alessandro Manarese della parrocchia gesuita di San Saba – È un fratello di cui conosciamo il percorso».

Nei prossimi giorni i romani potranno abbracciare il loro Papa. Già domenica Francesco si affaccerà dal suo studio pontificio per l’Angelus. Si dovrà attendere martedì, invece, per la messa di inaugurazione del Pontificato a Piazza San Pietro. Il calore della città – e dei numerosi pellegrini – sarà tale che al Campidoglio stanno facendo gli straordinari per garantire la sicurezza dell’evento. Dopo la fumata bianca si sono presentati a Piazza San Pietro in centomila. Martedì, per l’intronizzazione di Papa Francesco, sono attesi almeno un milione di fedeli.

Il sindaco Gianni Alemanno – presente a San Pietro già dal pomeriggio di ieri – ha messo in allerta vigili e protezione civile. Domattina si riunirà il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che studierà la strategia per garantire lo svolgimento delle cerimonie. Salva, secondo le ultime indiscrezioni, la partita di calcio della Roma. I giallorossi sono impegnati domenica sera contro il Parma allo Stadio Olimpico. Con grande preoccupazione dei tifosi – dopotutto siamo sempre a Roma – negli ultimi giorni era stata persino ipotizzata la sospensione dell’incontro. 

Intanto stamattina si è chiusa una piccola polemica tra l’amministrazione Alemanno e il governo. Per coprire le spese impreviste sostenute in occasione del Conclave e dell’elezione del nuovo Papa, il Campidoglio aveva chiesto un aiuto a Palazzo Chigi. Circa 4,5 milioni di euro. Dopo un lungo silenzio, è arrivato l’ok dell’Esecutivo. «Ieri – ha rivelato il sindaco – il ministro dell’Economia Grilli mi ha ha detto che sta per firmare il decreto utilizzando i fondi previsti».  

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