«Non ci sono mai stati margini di trattativa con il centrosinistra». E non c’è stato alcun incontro con deputati o senatori del Pd, ma «soltanto una telefonata istituzionale». L’attesissima conferenza stampa dei capigruppo di Camera e Senato del M5S, Roberta Lombardi e Vito Crimi, non ha aperto a nessuna strana alleanza. Smentita anche la vociferata richiesta, da parte della base degli eletti, di un referendum interno per un’ipotesi di intesa con il Pd: «Non c’è stata nessuna persona – ha detto la Lombardi – che si è alzata per sollevare la questione».
Piuttosto i due capigruppo evocano un governo monocolore a trazione “Cinque Stelle”: «La nostra unica proposta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà quella di un governo a Cinque Stelle». Guidato da chi? Niente nomi: «Non è importante il nome del Presidente», risponde Lombardi a precisa domanda di un giornalista, «quello che importa sono i 20 punti del programma al quale stiamo lavorando. Collaboreremo con chiunque verrà incontro ai venti punti». I cronisti incalzano il duo Crimi-Lombardi, ma i capigruppo del M5S sanno chi hanno davanti, e cercano di essere il più vaghi possibile: «Se nelle consultazioni Napolitano dovesse dire sì a un governo Cinque Stelle sui 20 punti, a quel punto noi comunicheremo il nome». Si presenterà questo scenario? Presto lo scopriremo.