Eccoli i nomi dei saggi. Belli. Chiari. E soprattutto uomini. Tanto uomini. Dallo sconosciuto ministro Moavero al famosissimo Violante. Uomini pescati dal presidente della Repubblica nel vasto arco cotituzionale. Eppure in un arco talmente ampio, la caccia del Capo dello Stato non ha portato in saccoccia neanche una Maria, una Anna o addirittura una Genoveffa. Niente: quote rosa uguali a zero.
«Saggi tutti uomini», scrive Anna Paola Concia su Twitter. «Conosco tantissime donne, ma tantissime più sagge di quelli che ho letto. Donne del Pd e non solo che si fa? Zitte?». E le donne di Monti, Fornero, Severino, Cancellieri, le uniche che hanno fatto qualcosa in questo letargico governo di tecnici, cosa ne pensano?
Anche perché, per dirla tra noi, tra i saggi ci sarebbe anche un leghista (vogliamo vederli leghisti a fare i saggi con i baffi verdi sul parto di Pontida) e uno di nome Quagliariello (quello, per intenderci, che dopo la morte di Eluana Englaro disse: «Non è morta, è stata uccisa»). Ma qualcosa di positivo in tutto questo profluvio di saggezza c’è: dopo aver visto i nomi dei #saggi, commentano ancora da Twitter, la nostra autostima (soprattutto quella femminile) è schizzata alle stelle…