In principio, fu lo stupore. Poi venne il disappunto, strisciante sui blog e sui social network. Infine, arrivò la petizione, firmata da quasi 150mila persone. La rete non si rassegna alla perdita di Google Reader, annunciata da Big G ormai un mese fa. L’aggregatore di feed RSS lanciato nel 2005 chiuderà i battenti ufficialmente il primo luglio 2013, insensibile ai gridi amorosi lanciati dagli affezionatissimi utenti.
Per Google, sarà un po’ come levarsi un bruscolino da un occhio: con “solo” 100 milioni di utenti, il Reader comportava più spese che guadagni già da un paio d’anni. Era da tempo, inoltre, che gli ingegneri del software non proponevano alcun miglioramento al programma, segno evidente del disinteresse nutrito dalla compagnia di Mountain View nel suo prodotto. “Il numero di utenti è diminuito, e stiamo cercando di veicolare tutte le nostre energie in meno prodotti”, hanno provato a spiegare dalla California. Un mezzo fallimento?
La chiusura di Google Reader non preoccupa solo gli utenti. Nel tempo, l’aggregatore era diventato una fonte di traffico importante anche per le testate. Secondo un’analisi condotta da BuzzFeed sui siti che compongono il proprio network, Reader veicola tantissimi lettori sui giornali del network: circa un settimo rispetto a Facebook, ma oltre venti volte di più rispetto a Google+, tanto per citare un altro prodotto targato Big G. Le testate dovranno riuscire a convincere gli utenti a trasferire i loro feed RSS nel più breve tempo possibile, per non rischiare di perderne troppi per strada.
Che cosa sostituirà questa probabilissima emorragia di traffico? Da un lato, ci hanno già pensato Facebook e Twitter: i social network – pur lavorando in modo diverso – sono i “feed RSS” del presente, in termini di fruizione delle news. Dall’altro, ecco fiorire decine di nuovi strumenti simili al semi-defunto Reader. Per molti, l’eredità del lettore di Google sarà presa da Feedly, che ha registrato una grande crescita nelle ultime settimane. Altrimenti ci sono già diverse alternative: Digg e Flibboard puntano molto sui social. O ancora Fever, Pulse e Newsblur, entrambi già attivi e rodati.
Per i nostalgici e i temerari, e soprattutto per gli appassionati della trilogia di Star Wars, ecco invece uno strumento cui sarà difficile rinunciare: Star RSS, ovvero un feed strutturato come i titoli di testa dei film diretti da George Lucas. Basta aggiungere il Feed di partenza, e i titoli degli articoli cominciano a scorrere accompagnati, in sottofondo, dalla celebre colonna sonora firmata John Williams. Che la forza – delle notizie – sia con noi. E ci aiuti a sopportare la mancanza di Google Reader.