Iran, terremoto vicino alla centrale atomica di Bushehr

Terremoto di magnitudo 6,3 a circa 90 chilometri dall’impianto nucleare di Bushehr

Sarebbero 30 i morti e 650 i feriti in seguito al terremoto che ha colpito l’Iran verso le 16.22 locali. Il bilancio (provvisorio) è comunicato dalla televisione di stato che sottolinea come l’area coinvolta fosse molto ampia e abitata da almeno 100mila persone.

L’epicentro del sisma è stato individuato a 10 km di profondità e a metà strada tra Bandar Bushehr e Borazjan. Secondo quanto riporta il sito dell’Us Geological Survey è stato registrato un terremoto di magnitudo 6,3 a circa 90 chilometri dall’impianto nucleare di Bushehr in Iran. I danni causati sono molto gravi: sempre secondo Teheran, tre città avrebbero avuto molti problemi e due villaggi sarebbero stati distrutti, mentre la vicina centrale nucleare di Bushehr – come si premurano di sottolineare – è rimasta indenne. 

Khormouj, Dayer a Kangan sono le tre città della provincia di Bushehr colpite dal terremoto, mentre Shambé e Sana, due villaggi rurali, che contano insieme una popolazione di 3mila abitanti, sarebbero stati distrutti in modo completo. I soccorsi sono partiti fin dalla capitale. 

La scossa, che ha avuto origine a 10 chilometri di profondità, è stata avvertita alle 16:22 ora locale ed è stata percepita lungo i paesi del Golfo, fino a raggiungere gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein e il Qatar, senza provocare nessun danno. 

I timori di un danno nucleare riflettono, oltre che un rischio reale, un tema molto presente in Iran. Proprio oggi, martedì 9 aprile, il presidente Mahmud Ahmadinejad aveva annunciato l’entrata in funzione di un sito di produzione di uranio e di due miniere estrattive, a pochi giorni di distanza dal nuovo stallo che si è determinato fra l’Iran e i paesi del G5+1 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Russia e Cina) con cui sta discutendo il suo programma atomico.

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