L’imprenditore: «Niente governo? Non paghiamo le tasse»

Gian Luca Brambilla, amministratore delegato di Eagisco, propone lo sciopero fiscale

La proposta rischia di fare rumore. Perché Gian Luca Brambilla, amministratore delegato di eAgisco, già noto alle cronache quando nel 2012 si definì un «indignados» tra gli imprenditori, ha lanciato l’idea: se non si fa un governo entro il 16 maggio non pagheremo più le tasse. Detto da un bocconiano… Ecco il testo del comunicato: «Signori della Politica, l’intero mondo degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, con i loro collaboratori e le loro famiglie vi avvisa: se entro il 16 maggio 2013 non avrete eletto il nuovo Capo dello Stato, varato una Riforma Elettorale dove potremo scegliere chi eleggere come nostro rappresentante a Roma e deciso se fare un governo o andare alle elezioni, noi inizieremo, tutti uniti, a non versare più nessuna imposta, tassa o contributo previdenziale. Il 16 maggio 2013 inizieremo con il versamento dell’Iva del primo trimestre 2013 e andremo avanti a oltranza sino a quando non avremo modo di votare con la nuova legge elettorale».

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