Andersen 2013, grandi autori per piccoli lettori

Oggi, nel ricordo di Roberto Denti, i premi per l’editoria per ragazzi

È un gioco da ragazzi, pare, e se è un libro il gioco si fa ancor più bello. Per i giovani lettori spesso è così, o forse il mio è un po’ troppo un auspicio?

Certo non è un gioco per chi dentro quei libri vi si annida, nascosto tra le righe, nello spessore della carta, nelle pieghe della legatura e nei colori della copertina. Sono gli autori, di quei libri, per i quali tutto questo è un lavoro, non un gioco, ma se è un gioco ci si lavora più volentieri. Il trucco per tutti è mettersi in gioco e se si è in ballo si balla: slow, slow, quick-quick.

Si leggono così, i libri per bambini e ragazzi: alcuni slow, altri quick-quick e si arriva alla fine che si ha già voglia di farsi un altro giro. Sono certo che da bambina se li faceva leggere slow, Emanuela, e poi quick-quick, e che da grande li ha letti lei alla sua, di bambina, e da nonna ai nipoti. Slow, slow, quick-quick, come i passi del tango che non perde occasione di seguire.

È Premio Andersen 2013 come autrice completa, Emanuela Bussolati, che nei libri che crea ci mette le sue parole, i suoi suoni, i suoi colori, i suoi ritagli e tutto quello che le va, purché sia suo. Perché un libro non si fa: un libro si crea, si scrive, si legge, si corregge, si rilegge, si illustra, si scarabocchia. Si regala, un libro, o lo si presta, anche se io non li presto mai; si prende in prestito o lo si sbircia da chi ti siede accanto. Si acquista, un libro, per far campare Emanuela e quelli come lei; si smarrisce, si dimentica, ma un libro non si fa.

Infatti lei li crea, da sempre, completamente: dalla scelta del tipo di carta e dei centimetri del formato, fino al pensiero stupendo di cosa metterci dentro. E il premio che le farà battere il cuore slow, slow, quick-quick è della categoria più bella di tutte, o forse no, ma per me sì. È una categoria dal breve albo d’oro, che non sono in tanti a far tutto da sé, ma chi c’è, c’è davvero. Qualche nome? Altan con la sua Pimpa, Leo Lionni, Emanuele Luzzati, Grazia Nidasio, Bruno Munari e pochi altri.

Non tutti lo sanno che una bella parte della cultura d’Italia ha transitato e transita in silenzio tra le pagine dei nostri bambini, ma è così. Ed Emanuela quasi tutti li ha conosciuti e alcuni li tiene con sé nel suo modo di essere e di fare, libri e non solo. È fiera e felice di aver rubato a Lionni l’essenzialità e la semplicità delle cose, ma certi furti si fanno volentieri e quasi quasi queste cose le rubo ora anch’io a lei… Ti svela che il bambino che è in lei ha il volto di Munari e chissà che sguardo aveva il volto del bambino che era in lui… Forse un giorno lo troverò scritto in un libro. O illustrato.

Hanno più immagini che parole, i libri per bambini; quelli per ragazzi hanno più parole che immagini; i libri per adulti hanno solo parole e niente immagini e molti adulti ho come l’impressione che abbiano perso anche l’immaginazione. Ma non è il caso di Lucia Scuderi, Premio Andersen come migliore illustratrice, con il sorriso mediterraneo della sua Sicilia e i polpastrelli variopinti dal suo mondo a colori. È bello perdersi anche nelle storie dipinte e se sono illustrate da Lucia, slow, slow, con il pennello grande e quick-quick con quello piccolo, è più bello ancora.

Un meritato premio va quest’anno alla tosta testa di Federico Taddia, che all’anagrafe ha almeno il doppio degli anni che dimostra, ma con i ragazzi sa averne anche la metà e un sorriso o un ghigno non lo nega a nessuno. Scrive spesso le parole di gente famosa, Federico, che in questo caso si mette accanto, non dietro, alle teste più toste che trova e ci chiacchiera tra le pagine che è un piacere. Il classico caso di libri per ragazzi che, se qualche adulto li leggesse pure lui… Il classico caso in cui una collana è un gioiello davvero.

Ecco, se ogni adulto una volta all’anno aprisse un libro per ragazzi e si lasciasse rapire, senza timore di essere visto da qualcuno, forse il mondo sarebbe un po’ più allegro e di sicuro la sua giornata più frizzante. Uno all’anno, dico, mica chissà cosa… anche se lo so che poi c’è il rischio di appassionarsi e lasciarsi prendere la mano! Forse, però, anche questo è un po’ troppo un auspicio…

Sono tante, le categorie appassionate del Premio Andersen, e comunque sembrano quasi troppo poche, una volta che entri nel mondo di questa piccola editoria, prima slow, slow, poi quick-quick, e ti accorgi che tanto piccola non è e di quanto siano grandi, pur piccoli, i suoi giovani lettori.
Sono grandi e piccini anche Guido Quarzo e Luigi Dalcin, ognuno con un libro premiato, ed è grande Lara Albanese e il suo modo sorridente di raccontare l’universo. È uno splendido universo anche la libreria Viale dei Ciliegi 17, di Rimini, premiata pure lei, dove il mare è un mare di libri per chi prende il largo come Geppetto, per chi suona il piano come Novecento e per chi legge in spiaggia, sotto l’ombrellone.

Ma sono altri due, i premi che rendono il Premio Andersen un appuntamento sentito e importante, riconosciuto e riconoscente: quello che gratifica, una volta tanto, chi lavora nel silenzio e nel buio, slow, slow, e ogni libro che apre è una lampadina che si accende. La biblioteca scolastica dell’Istituto Comprensivo di via San Biagio Platani a Roma, tanto in periferia, da essere il centro del mondo. E un giorno magari ci passo, a sbirciare il sorriso di chi ci lavora. O ci gioca.
E poi c’è quel premio, che vien voglia di non esser premiati mai per poterlo vincere tu, il Premio al miglior libro mai premiato. Una trovata geniale, che solo chi ha nuotato nel mare dei libri per ragazzi poteva ideare. È un premio che è un gioco e se è un gioco è più bello ancora, soprattutto se da ragazzi, o per ragazzi, come i libri più belli che mai.

PREMI ANDERSEN 2013

Miglior autrice completa
EMANUELA BUSSOLATI
Miglior illustratrice
LUCIA SCUDERI
Miglior collana di divulgazione
TESTE TOSTE, (Editoriale Scienza) ideata e curata da Federico Taddia
Miglior collana di narrativa
FREEWAY, (Piemme)
Miglior libro 0/6 anni
OH-OH!, di Chris Haughton (Lapis)
Miglior libro 6/9 anni
NEL BOSCO DELLA BABA JAGA, di Luigi dal Cin (Panini)
Miglior libro 9/12 anni
LA MERAVOGLIOSA MACCHINA DI PIETRO CORVO, di Guido Quarzo (Salani)
Miglior libro oltre i 12 anni
L’INDIMENTICABILE ESTATE DI ABILENE TUCKER, di Clare Vanderpool (EDT-Giralangolo)
Premio speciale per la traduzione
RICO, OSCAR E IL LADRO OMBRA, di Andreas Steinhöfel, traduzione di Chiara Belliti (Beisler)
Miglior libro oltre i 15 anni
QUINDICI GIORNI SENZA TESTA, di Dave Cousins (San Paolo)
Miglior libro di divulgazione
MAPPE, di Aleksandra e Daniel Mizielinsky (Mondadori Electa)
Miglior libro fatto ad arte
A CHE PENSI?, di Laurent Moreau (Orecchio Acerbo)
Miglior albo illustrato
NONNO VERDE, di Lane Smith (Rizzoli)
Miglior libro mai premiato
A CACCIA DELL’ORSO, di Michael Rosen, illustrazioni di Helen Oxenbury (Mondadori)
Premio speciale della giuria
LE CRONACHE DI HARRIS, autori vari, illustrazioni di Chris Van Allsburg (Il Castoro)
Riconoscimenti per la promozione della lettura
CARLA IDA SALVIATI, studiosa di letteratura per l’infanzia
LARA ALBANESE, astronoma e divulgatrice
libreria VIALE DEI CILIEGI 17 di Rimini
biblioteca scolastica FRANCESCA MORVILLO, dell’Istituto Comprensivo di via San Biagio Platani a Roma