L’esorcismo del Papa alla fine si è rivelato una bufala in piena regola come del resto appariva chiaro già guardando le immagini del presunto intervento anti-demoniaco di Bergoglio. Il Papa, domenica mattina al termine della messa, è rimasto una manciata di secondi con le mani giunte sulla testa di una persona gravemente malata in carrozzella, poco prima il sacerdote che accompagnava l’uomo di mezza età – non era un ragazzo come sembra, ed era affetto da gravissimi disturbi – ha detto qualcosa al Pontefice circa le condizioni del disabile. Per qualche motivo il tutto viene identificato come un possibile esorcismo: forse sono le mani giunte del Papa sulla testa del malato a suggerire la cosa, ma l’ipotesi non troverà riscontro. «L’esorcismo è un rito complesso» dicono nel frattempo in Vaticano, non è un’operazione di pochi secondi che si risolve con una breve preghiera.
Il caso era nato perché l’emittente della Cei, Tv 2000, annunciava lunedì stesso con una certa enfasi il fatto che il Papa avesse realizzato «una preghiera di liberazione o un vero e proprio esorcismo» in piazza San Pietro al termine della messa di Pentecoste con i movimenti religiosi Come è oramai noto Francesco al termine delle celebrazioni liturgiche s’intrattiene a lungo, anche un’ora e più, a salutare i fedeli e in particolare si sofferma con i malati, le persone in difficoltà, gli anziani. Cioè i più deboli. È un’applicazione di quel messaggio che Bergoglio sta diffondendo ormai da diverse settimane: la Chiesa si apra al mondo, vada all’esterno, non sia chiusa in sé stessa. Si tratta dunque di un segno tangibile del magistero che è stato sottolineato da molti osservatori. Tuttavia stavolta è accaduto qualcosa di nuovo, un gesto ha attratto l’attenzione di Tv2000, l’emittente della Conferenza episcopale, che ha colto l’episodio e ha promesso di approfondirlo in un programma dal titolo «Vade retro Satana».
La notizia si diffonde in modo rapido nella giornata di lunedì, anche perché ha un marchio in qualche modo autorevole, la televisione della Cei. L’esorcismo del Papa, poi, fa notizia, è a suo modo spettacolare. Già nella tarda serata dello stesso giorno però arriva una prima smentita da parte vaticana attraverso una smentita del direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, che diventa un atto ufficiale la mattina seguente, martedì, quando il bollettino informativo ufficiale del Vaticano la diffonde di nuovo: «Il Santo Padre – ha spiegato padre Lombardi – non ha inteso compiere alcun esorcismo. Ma, come fa frequentemente per le persone malate e sofferenti che gli si presentano, ha semplicemente inteso pregare per una persona sofferente che gli era stata presentata».
L’incidente non è passata però inosservato, anche perché da lunedì è in corso nell’Aula del sinodo in Vaticano l’assemblea generale della Cei. Nei corridoi si raccolgono voci stupite e amareggiate, non mancano le critiche alla tv dei vescovi anche per una certa spettacolarizzazione delle notizia e per aver fatto fare una brutta figura al Papa. Insomma la gaffe c’è e si sente. La pressione cresce fino al punto che il direttore di Tv 2000, un uomo di esperienza come Dino Boffo, deve intervenire per chiedere scusa al Papa. Lo fa con un lungo video in cui ricostruisce gli avvenimenti, ammette egli stesso di aver pensato a un caso di esorcismo o a qualcosa del genere quando ha visto l’episodio in diretta. Poi arrivano le scuse con qualche contrappunto non del tutto scontato.
«Come direttore» ha detto Boffo «non posso non rifarmi al patto di trasparenza e fiducia che c’è con i telespettatori e ammetto che questo episodio ha creato in me un certo disagio e rammarico, per aver involontariamente determinato la diffusione di una notizia vera ma vera solo in parte e in parte non vera, perché il Papa non si riconosce nella parola esorcismo». «Non scarico su nessuno, me ne assumo la responsabilità» ha proseguito «e mi scuso per aver intaccato la verità dei fatti e per le persone coinvolte, in particolare mi scuso con il Santo Padre. Non volevamo caricarlo di un gesto che non aveva intenzione di compiere». Ma c’è di più: Boffo parla esplicitamente di un ragazzo «sofferente» che «dava delle espressione di possessione da parte del demonio», «però il Papa ha ritenuto di non fare seduta stante un esorcismo, ma ha ritenuto di fare quello che abbiamo visto», cioè «uno speciale gesto di attenzione e una benedizione particolare».
Eppure secondo chi lavora con persone in questo stato, la reazione dell’uomo, gli spasmi mostrati, sono espressioni normali, abituali, in chi si trova in condizioni gravissime e prova un’emozione o cerca di comunicare; insomma la cosa non avrebbe avuto relazione con un caso di presenza demoniaca. La stessa preghiera di liberazione o guarigione, per altro, va interpretata come liberazione e guarigione dai mali e dal male, e anche dalla malattia, anche se alcuni movimenti tendono a usarla in modo più estremo con strumento simile all’esorcismo, e per questo è stata fortemente regolamentata dalla Chiesa e in molte diocesi sono stati pubblicati appositi decreti per evitare gli abusi.
La forzatura sembra abbastanza evidente, però va detto che la stessa Tv2000 ha trasmesso anche una dichiarazione video di padre Lombardi, nella quale si specifica che l’intenzione del Papa era quella di pregare per una persona sofferente, «in questo senso bisogna essere precisi e rispettosi dell’intenzione del Santo Padre che in questo caso non è stata affatto quella di fare un esorcismo». «Il Papa segue e partecipa del dolore delle persone che gli vengono presentante alle udienze», ha aggiunto Lombardi. Incidente chiuso? Questa sembra la linea prevalente nei sacri palazzi, ma certo resta un po’ di sconcerto per un inciampo la cui origine, questa volta, non va rintracciata nella stampa laica.