I grillini forse non ne sono consapevoli, ma si stanno comportando come i migliori discepoli di Francone Fiorito: anzi, se Fiorito fosse in parlamento sarebbe il primo sostenitore delle tesi con cui i pentastellini, contestando la Gabanelli e Zanda, finiscono per postulare la sostanziale impunità di un solo partito. Il loro, ovviamente. Ma di conseguenza, difendono – oggettivamente – anche l’impunità di tutti gli altri.
Questo atteggiamento mi sembra una follia, per un movimento come il Cinque stelle, che aveva fondato la sua identità sul rispetto delle regole e sulla mitologia della trasparenza e della democrazia diretta: è folle che Milena Gabanelli sia messa all’indice per aver fatto una domanda e posto una ragionevolissima questione sui finanziamenti del blog (“A chi vanno i soldi?”). Ed è altrettanto surreale l’accusa di liberticidio per il povero capogruppo al Senato del Partito democratico, Luigi Zanda, che aveva presentato un disegno di legge per ottenere il vincolo della democrazia interna e della rendicontazione dei bilanci per chiunque voglia correre alle elezioni.
Siccome anche su questo punto, come sulle connessioni con la Casaleggio e Associati, il M5s non ha le carte in regola, ecco che sul blog del deputato Roberto Fico, sulla prima pagina de Il Fatto Quotidiano e nelle invettive dei fedelissimi, una norma di buonsenso è diventata una legge “anti movimenti”. Ha fatto male, Zanda ad annunciare che ritirerà la sua proposta, che era fatta per mettere le manette ai partiti personali e spendaccioni. E fanno male i militanti del movimento a cedere alla peggiore malattia della vecchia politica: il vittimismo doppiopesista. Se sbagliano gli altri sono infami. Se sbagliano i miei fanno bene.
Il doppiopesismo è sempre un errore: ma se c’è un tema su cui è inaccettabile è quello dei soldi. Soprattutto per un movimento che sulla contestazione delle ruberie della Casta ha costruito la sua fortuna. Cari Grillini, non fare morire il vostro sogno consegnando idealmente le vostre battaglie nelle mani di Francone Fiorito.