Una firma di tutto riposoIl Cav, il conflitto di interessi e la noia dei 20 anni

Il Cav, il conflitto di interessi e la noia dei 20 anni

Ieri sera lo speciale “La Guerra dei Vent’Anni” ha sostenuto a spada tratta la tesi della persecuzione giudiziaria ai danni di Silvio Berlusconi. Lo ha fatto enfatizzando alcuni fatti e piallandone colpevolmente molti altri. Proprietà di un bene significa controllo, quindi c’è poco da stupirsi se Canale 5 trasmette un programma siffatto. Il tema sottostante è naturalmente quello del conflitto di interessi che – come ben sappiamo – non è mai stato risolto. Dal punto di vista della propaganda, però, un programma smaccatamente schierato rischia di non essere così efficace, se è chiaro l’intento di chi lo produce, e il collegamento con chi ne beneficia: messaggi meno espliciti e più sottili potrebbero essere più capaci di spostare le opinioni e i consensi elettorali, specialmente se si ha a che fare con cittadini-telespettatori-elettori che siano “abbastanza razionali”.

Tuttavia il lettore anti-berlusconiano non si faccia consolare dalla pia illusione che La Guerra dei Vent’Anni sia l’unica trasmissione a tema e  a tesi, che vuole manipolare i pensieri dei telespettatori. In gradi differenti, moltissime trasmissioni sono a tema, e la posizione ideologica di chi le crea e le conduce risulta chiara, basta fare un po’ d’attenzione. Anche solo per reazione al conflitto di interessi di cui sopra, ad esempio, non mancano poi le trasmissioni la cui tesi perenne e sottostante è l’accusa strutturale contro Berlusconi. In certi casi la tesi è palese, in altri casi è meno esplicita, ma poco importa. Per questo, caro lettore anti-berlusconiano, non consolarti: il palinsesto televisivo è pieno di trasmissioni ideologiche. Anche il sopracciglio ironico di Bianca Berlinguer che legge le notizie è ideologico…

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