A suo modo, fu un’eccezione. A differenza del fratello maggiore Pro, la cui uscita venne annunciata in grande stile all’inizio del 2006, il MacBook 1.1 venne infatti messo in vendita sul sito di Apple senza grandi annunci e proclami. Anzi, nessuno. Era un lunedì mattina, il 16 maggio 2006: nonostante la scarna promozione iniziale, uno dei prodotti consumer di maggior successo nella storia dell’azienda allora guidata da Steve Jobs entrava sul mercato, destinato a cambiarne gli equilibri.
Il MacBook bianco, dal colore dell’involucro di policarbonato che lo racchiudeva, rappresentò un passo importante per Apple rispetto al passato. Dotato di un processore Intel Core Duo e di una batteria ai polimeri di litio, si distingueva dal Pro – lanciato qualche mese prima – per un peso maggiore, una risoluzione peggiore e uno schermo più piccolo. Ne era il cugino “proletario”, nonostante il prezzo: quando venne messo in vendita, il MacBook bianco costava 999 euro; il MacBook Pro, invece, 1149. In ogni caso, il “bianco” ha rappresentato per molti il primo accesso al mondo dei computer Apple. Oggi non è più in commercio: Il 20 luglio 2011, infatti, in contemporanea con il lancio del nuovo sistema operativo Mac OS X 10.7, la compagnia di Cupertino ha sospeso le vendite del portatile. A cinque anni di distanza dal lancio.