ROMA – Guglielmo Epifani è stato da poco eletto segretario nazionale del Pd (fino al congresso del prossimo ottobre) e Matteo Orfini, leader della corrente dei giovani turchi, uscendo dalla megasala alla Nuova Fiera di Roma che ha ospitato l’assemblea commenta a caldo con Linkiesta l’elezione dell’ex segretario generale della Cgil.
Onorevole Orfini, Guglielmo Epifani è stato eletto con l’85% dei voti utili. Soddisfatto?
Oggi era importante trovare l’unità e questo fa premio su tutti. La scelta di Epifani è utile a questo obiettivo: deve garantire un congresso ordinato e ridare un vero Pd al Paese.
Quindi primarie aperte anche per l’elezione del prossimo segretario?
Credo che non si debba cambiare lo Statuto. Per cultura politica io sarei tra quelli che pensano che il segretario politico debba essere scelto tra gli iscritti. Ma siamo in una fase d’emergenza in cui il Pd va ricostruito con il contributo di tutti.
Fra i cosiddetti giovani turchi lei, Orfini, è l’unico ad essere rimasto a bocca asciutta. Deluso?
Io l’avevo detto che non ero interessato a nessun incarico di governo o parlamentare. Penso in questa fase sia più importante impegnarsi sul partito.
In questo momento in vista del congresso ci sono in pista tre candidature: Gianni Cuperlo, Pippo Civati e Gianni Pittella. Anche Matteo Orfini scenderà in campo?
No, naturalmente per noi conta la politica, il progetto di ricostruzione del Pd. Noi ci siamo sempre ritrovati sulla politica. In questi anni abbiamo fatto una battaglia che serviva più sinistra al partito democratico. Ad oggi tra queste candidature finora in campo il candidato più vicino al nostro pensiero è certamente Gianni Cuperlo.
Sia Cuperlo sia Renzi hanno parlato di un Pd “open” aperto a tutti. Si può pensare a Cuperlo segretario del Pd, e Renzi candidato premier del centrosinistra?
Questo non lo so, anche perché non sappiamo quando saranno le prossime elezioni. La politica italiana cambia continuamente. Credo che una delle battaglie sarà quella sull’idea di partito. Penso che in queste settimane abbiamo pagato un prezzo altissimo alla torsione oligarchica. Quindi la battaglia per aprire il Pd è quella che può unire noi Renzi e tanti altri. Insomma non dobbiamo aver paura dei nostri elettori.
Ultima domanda: mentre qui il Pd cerca di ripartire dalla figura di Guglielmo Epifani, il vice Presidente del Consiglio e Ministro dell’Interno manifesta a Brescia contro la magistratura.
Questo è la dimostrazione che questo governo mantiene tutte le contraddizioni che sapevamo e temevamo. E ciò comporta che Berlusconi possa utilizzare questo governo per tirare la corda. Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha fatto bene a dire che “non governerà a tutti costi”.
(Matteo Orfini, classe ’74, romano, ma tifoso del Milan. Ultimo prodotto della scuola dalemiana, è uno dei leader della corrente democratica dei “giovani turchi”. Uscendo dall’Assemblea si sofferma con i cronisti e dice: «Adesso posso fare la formazione del fantacalcio. Schiero Aquilani o Pizarro?»).