Usa ridanno all’Italia otto volumi sottratti in guerra

La vicenda delle opere d’arte in guerra sarà presto al centro di un film con Clooney

WASHINGTON – Dopo 70 anni, l’ex militare dell’esercito americano Irving Tross ha finalmente trovato pace. Gli otto rari volumi con le poesie di Francesco Petrarca e i pensieri di Isaac Newton che l’allora soldato dell’88esima divisione fanteria aveva recuperato tra i topi e le macerie di un convento a Minturno torneranno in Italia. «Provo quasi vergogna. Avrei dovuto restituire quei libri tanto tempo fa» ha detto Tross, oggi 96enne, in una intervista diffusa dalla Monuments Men Foundation, una organizzazione non–profit americana impegnata nel restituire all’Europa le opere d’arte sottratte durante il secondo conflitto mondiale. Il presidente della fondazione Robert Edsel, a cui Tross ha consegnato i volumi, non si dà invece tregua.

«Questi libri sono solo la punta dell’iceberg per milioni di oggetti d’arte perduti dalla Seconda guerra mondiale» ha detto Edsel mercoledì scorso in occasione della cerimonia di consegna dei volumi presso l’Ambasciata italiana a Washington, DC. Ex campione nazionale di tennis ed ex pioniere nella perforazione orizzontale di pozzi di gas, Edsel ha deciso 12 anni fa di cercare di risolvere quella che ha chiamato «la più grande caccia al tesoro della Storia». Autore di libri fra cui il recente “Saving Italy”, il suo maggiore successo, “The Monuments Men”, arriverà a dicembre al cinema in un film diretto ed interpretato da George Clooney.

I Monuments Men – istituiti su volontà del generale Dwight Eisenhower – erano un gruppo di uomini e donne provenienti da 13 nazioni e in gran parte direttori di musei, architetti, storici d’arte e archivisti, che cercarono di proteggere dai convulsi ultimi anni della guerra alcuni dei più grandi capolavori del mondo, inclusa “L’Ultima Cena” di Leonardo Da Vinci e il “David” di Michelangelo. Tross, un eroe più per caso che per scelta, non faceva parte di quel gruppo. Edsel ha auspicato che il suo esempio ispiri altri veterani di guerra e le loro famiglie a consegnare eventuali opere in loro possesso. «Il recupero di opere d’arte è una nostra priorità» ha detto l’Ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero.

Gli otto volumi restituiti da Tross saranno consegnati all’Università di Napoli, dove si ritiene appartenessero prima di essere trasferiti nel convento ormai distrutto di San Francesco a Minturno, mite località in provincia di Latina che fu teatro di violente rappresaglie sul finire della guerra. Fra i volumi, datati tra il XVI e il XVIII secolo, vi sono una traduzione in latino di un’opera di Isaac Newton, una grammatica della lingua ebraica edita a Colonia nel 1567, una edizione della “Fiammetta” del Boccaccio del 1533 ed una selezione di opere del Petrarca del 1542.  


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