Come trovare lavoro in Svezia: le occasioni e i siti

Lavorare all’estero

Capitale: Stoccolma
Forma di governo: Monarchia parlamentare
Re: Carlo XVI Gustavo di Svezia
Primo Ministro: Fredrik Reinfeldt
Area: 450,295 km2
Popolazione: 9.119.423 (92°)
Densità della popolazione: 20 ab/km2
Lingua: Svedese (ufficiale)
Religione: Luterana (78%)
Pil (PPP): $197,476 miliardi
Pil pro capite (PPP): $36.395
Crescita del Pil: 0,8% (2012), 3,7% (2011), 6,6% (2010)
Debito pubblico: 38.6% del Pil (2012)
Tasso di disoccupazione: 7,7% (2012)
Tasso di disoccupazione giovanile: 23,7%
Moneta: Corona Svedese (cambio con l’euro)

I pro e i contro della Svezia

PRO Ammirata sia da destra che da sinistra, la “terza via svedese” è un modello economico che funziona. Grazie a una commistione di idealismo socialista e pragmatismo liberista, la Svezia è riuscita a combinare un capitalismo competitivo con una presenza molto estesa dello Stato – che dà lavoro al 30 per cento della forza lavoro svedese, mentre la media dei paesi Ocse è del 15 per cento. L’ex primo ministro socialdemocratico Göran Persson ha paragonato il sistema svedese a un calabrone. «Con il suo corpo troppo pesante e le sue piccole alette, il calabrone non dovrebbe volare. E invece vola».

La Svezia ha saputo riformarsi in modo pragmatico per garantire la tenuta del sistema. È riuscita a mantenere la sua economia competitiva. (Dal 1993 a oggi ha ridotto la spesa pubblica, in percentuale sul Pil, di 20 punti percentuali, dal 67 al 49 per cento. Dal 1983 a oggi ha ridotto l’aliquota sui redditi più alti di 27 punti percentuali, al 57 per cento; quest’anno ha intenzione di tagliare le aliquote sulle imprese dal 26,3 al 22 per cento). Ed è anche stata in grado di mantenere uno stato sociale esteso ma efficiente. Introducendo la competizione nel settore pubblico è riuscita a garantire un’erogazione efficiente dei servizi pubblici.

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È la patria di big mondiali come: Ikea, Scania, Ericsson, Electrolux, Volvo e H&M. Ha un’economia fortemente internazionalizzata che vende in tutto il mondo prodotti con un alto livello di valore aggiunto.

Ma, i governi svedesi hanno anche sempre riconosciuto l’importanza di stimolare l’imprenditorialità e di non adagiarsi sulle grandi imprese esistenti. Per questo il governo ha creato delle agenzie per la promozione delle start-up. Ha incoraggiato le università a commercializzare le idee nate in ambito accademico e le scuole a promuovere i valori dell’iniziativa imprenditoriale.

La Svezia è la quarta nazione più competitiva al mondo, soltanto Svizzera, Singapore e Finlandia hanno fatto meglio, secondo il World Economic Forum. È tredicesima nella classifica dei Paesi dove è più facile fare business. Nella classifica mondiale dei Paesi che producono il maggior numero di innovazioni è seconda, dopo la Svizzera. Ed è la quarta nazione con il livello di corruzione più bassa del mondo.

Infine ma non meno importante, la Svezia è un Paese dove la democrazia è pienamente applicata e i diritti e la ricchezza sono equamente distribuiti. Secondo l’Indice di Sviluppo Umano (HDI), la qualità della vita, in Svezia, è tra le più alte del mondo. Con un valore di 0,916 si colloca al decimo posto della classifica mondiale (la media è 0,69); nella regione scandinava è superata solo dalla Norvegia, che con un valore 0,955 è al primo posto. Si trova, inoltre, al secondo posto del Democracy Index dell’Economist, un indice che misura il livello di democrazia in un Paese. Con un valore di 9,73 è seconda solo alla Norvegia (9,93). Nella classifica delle nazioni dove il reddito familiare è distribuito più equamente è quarta, come pure nel Global Gender Gap Index 2012, che misura l’uguaglianza tra i sessi.

CONTRO Attualmente la domanda non riesce ad assorbire la continua crescita dell’offerta di lavoro, principalmente trainata dal flusso di immigrati. Nel 2011 più di 1,4 milioni di persone, circa il 15 per cento della popolazione svedese, erano nate fuori dalla Svezia. Solo la metà di queste è di origine europea. Quasi il 7 per cento della popolazione nel 2011 era un cittadino straniero. Questa immigrazione di massa sta creando dei seri problemi al paese. La Svezia, per permettersi il suo generoso Stato sociale, ha bisogno che l’80 per cento degli adulti faccia parte della forza lavoro, ma tra gli immigrati, in particolare quelli di origine non-europea, questa soglia non è raggiunta. Solo il 51 per cento degli immigrati di origine non-europea ha un lavoro, in contrasto con l’84 per cento dei cittadini nati in Svezia. In questo modo, l’immigrazione di massa sta creando una classe di individui fortemente dipendenti dallo Stato. Ciò pone una forte minaccia sul principio di redistribuzione al centro dello Stato sociale svedese.

Un altro serio problema, in parte collegato a quello dell’immigrazione di massa, è la disoccupazione giovanile. Secondo l’International Labor Organization (Ilo), il tasso di disoccupazione giovanile svedese nel 2012 era del 23,7% contro una media europea di 10,5%. Questo dato avvicina la Svezia più alle economie dell’Europa meridionale, come Spagna (53,2%) e Italia (35,3%), che alle ricche economie scandinave e dell’Europa settentrionale, come Olanda (9,5%) e Germania (8,1%).

Un’altra barriera per uno straniero che decide di entrare nel mercato del lavoro svedese è la lingua. Secondo l’Eurobarometro, l’84 per cento degli svedesi sa parlare l’inglese, ma la conoscenza dell’inglese non è sufficiente. Uno dei requisiti spesso richiesti dai datori di lavoro svedesi è infatti una buona conoscenza della loro lingua, lo svedese.

Le tasse svedesi sono alte. Sebbene negli ultimi 20 anni siano state notevolmente ridotte, in particolare per le imprese e i redditi più alti, nel 2011 le entrate fiscali erano pari al 44,3% del Pil. Solo la Danimarca ha una pressione fiscale più alta. È, tuttavia una pressione che gli svedesi sembrano tollerare, poiché gran parte delle tasse pagate dai cittadini torna direttamente nelle loro tasche, sotto forma di servizi e prestazioni sociali di ottimo livello.

Infine, non bisogna dimenticare il clima. Il clima della Svezia varia enormemente da Nord a Sud: le regioni meridionali e le regioni costiere hanno un clima continentale freddo, l’entroterra ha un clima subpolare e boreale mentre si parla di clima polare all’estremo nord. L’inverno è lungo e rigido per chi è abituato al clima mediterraneo. Nelle zone meridionali, la temperatura media invernale è di -3°. Le punte minime sono circa -12°, ma va detto che nelle notti più fredde le temperature possono scendere di molti gradi rispetto alla norma. All’estremo nord, le temperature in gennaio sono -30° di minima e -10° di massima. Il sole tramonta a dicembre e sorge solo a marzo. Inoltre, l’inverno è lunghissimo, anche maggio presenta una minima di -1°, e anche a settembre si inizia a scendere sotto lo zero, media minima di 1°. In estate la situazione è più uniforme: le massime vanno dai 18° ai 21°. Al sud, in luglio, si possono raggiungere punte massime anche vicine ai 35°. Le notti rimangono molto fresche, 10° di media tra nord e sud in luglio. L’autunno e la primavera sono brevi e quasi assenti mentre al nord sono solo un prolungamento dell’inverno.

TROVARE CASA

Il costo di un alloggio può variare molto a seconda della qualità dell’abitazione e della sua posizione geografica. La disponibilità di alloggi è molto minore nelle grandi città, e il loro prezzo è ben sopra la media nazionale. Nel 2013 è stato deciso di abolite il tetto sul prezzo degli affitti. Questo avrà probabilmente l’effetto di aumentarne notevolmente i prezzi, in particolare nelle grandi città.

I giornali, locali e nazionali, pubblicano molti annunci di case in affitto o in vendita. Ma il modo più semplice per trovare un alloggio è su internet. A seconda del tipo di sistemazione scelta (affitto o compravendita), è possibile contattare il proprietario attraverso la rete, sia che sia privato sia che sia un ente pubblico. Anche nei siti delle singole città è possibile trovare informazioni sulle case in affitto nella zona. Altre risorse sono il Gula Sidor (le pagine gialle svedesi) e le Bostadsförmedling per l’assegnazione degli alloggi.

Affitti. Il prezzo medio per affittare una casa con tre stanze e una cucina è di circa 700 euro. Le spese e le utenze sono generalmente incluse nell’affitto. Bisogna ricordare però che nelle grandi il costo dell’affitto è molto più alto della media. Soprattutto dopo la riforma del 2013 che ha eliminato il tetto degli affitti.

Compravendita. Il prezzo medio, a livello nazionale, di una casa di piccole dimensioni nel 2012 era di circa 260.597 euro. A Stoccolma, però, questo costo è circa il doppio.

MERCATO DEL LAVORO

La Svezia ha più di 9 milioni di abitanti. Ci si aspetta che la popolazione crescerà di circa 600.000 tra il 2012 e il 2020. Più di 1,4 milioni di persone, circa il 15 per cento della popolazione svedese, sono nati fuori dalla Svezia. Solo la metà di questi sono di origine europea, soprattutto di nazionalità finlandese. Quasi il 7 per cento della popolazione nel 2011 era un cittadino straniero.

La forza lavoro è aumentata di quasi 19.000 lavoratori nel 2012. L’aumento è soprattutto dovuto all’immigrazione, che negli scorsi anni è stata molto elevata. Nel 2013, ci si aspetta che la forza lavoro continuerà ad aumentare ma ad un tasso molto più basso, soprattutto a causa della contrazione del mercato del lavoro.

Il livello di occupazione, delle persone di età compresa tra i 16 e i 64 anni, è aumentato di 10.000 persone nel 2012, e il tasso di disoccupazione è stato del 7,7%. Nel 2012, la crescita dell’occupazione è stata più ridotta per gli uomini che per le donne, ciò è dovuto soprattutto al fatto che le occupazioni a prevalenza maschile sono state colpite più duramente dalla recessione. Per il 2013, ci si aspetta che l’occupazione diminuirà sia per gli uomini che per le donne, ma la diminuzione dovrebbe essere più pronunciata per gli uomini. Nel 2012, quasi l’80 per cento delle persone occupate aveva un lavoro a tempo pieno.

Il numero di persone con età superiore ai 65 anni sta crescendo significativamente. Allo stesso tempo, l’occupazione sta crescendo per le fasce della popolazione di età avanzata, in particolare nel gruppo della fascia di età 55-64, ma anche per le persone con più di 65 anni.

Durante il 2012, sono emersi crescenti segnali di indebolimento del mercato del lavoro. Questi segnali sono più chiaramente visibili nel settore dell’industria. Si prevede che la domanda di lavoro diminuirà ulteriormente nell’autunno 2013, ma che si riprenderà nel 2014. Allo stesso tempo, l’offerta di lavoro sta continuando a crescere, ma a un tasso ridotto rispetto allo scorso anno. Il maggiore declino è previsto nel settore dell’industria, seguito da quello delle costruzioni, dei servizi privati e dell’agricoltura e delle foreste. Nel 2013 si prevede una crescita dell’occupazione nel settore dei servizi pubblici. Nonostante ciò ci si aspetta che il tasso di disoccupazione aumenterà all’8,4 per cento.

LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO

In Svezia, Paese membro dell’Unione europea, si applica il principio fondamentale di libera circolazione dei lavoratori sancito nell’articolo 45 del trattato sul funzionamento dell’Ue e ulteriormente precisato dal diritto derivato e dalla giurisprudenza della Corte di giustizia europea. I cittadini dei Paesi membri della Ue godono del diritto di cercare lavoro in un altro Paese dell’Ue, lavorarvici senza bisogno di un permesso di lavoro, viverci, godere della parità di trattamento rispetto ai cittadini nazionali per quanto riguarda l’accesso al lavoro, le condizioni di lavoro, nonché qualsiasi altro beneficio sociale e fiscale.

I cittadini di Paesi membri dell’Ue possono anche chiedere il trasferimento di alcuni tipi di copertura sanitaria e previdenziale verso il Paese in cui si trasferiscono.

LINK UTILI PER TROVARE LAVORO

1. EURES – Il portale europeo della mobilità professionale
Tutte le informazioni e i dati ufficiali su mercato del lavoro, condizioni di vita e di lavoro e legislazione europea sulla mobilità europea.

2. ACADEMIC WORK
Un’agenzia di collocamento che assume soprattutto giovani professionisti e studenti nelle regioni dell’Europa settentrionale. Ti puoi registrare, inserire gratuitamente il tuo curriculum vitae e cercare tra le offerte di lavoro contenute nel database.

3. MANPOWER
Un portale da cui puoi cercare lavoro nelle compagnie registrate nel database del sito. È anche possibile inserire il proprio CV nel database del sito e ricevere e-mail di aggiornamento sulle offerte di lavoro disponibili, o alternativamente aspettare che i datori di lavoro ti contattino direttamente.

4. PROFFICE
Puoi cercare offerte di lavoro nel database del sito. È anche possibile registrarsi, allegare il proprio curriculum e ricevere e-mail con le offerte di lavoro, o aspettare che i datori ti contattino direttamente.

5. ARBETSFORMEDLINGEN
Il sito contiene molte informazioni utili sul mercato del lavoro. Sono inoltre pubblicate molte offerte di lavoro, che gli stessi datori di lavoro possono gratuitamente pubblicare.

ALTRI LINK UTILI PER VIVERE IN SVEZIA

Informazioni pratiche di viaggio in Svezia
Acqua potabile, carte di credito, norme sanitarie, festività, orari di apertura, tutto ma proprio tutto per un soggiorno sereno in Svezia.
www.visitsweden.com/svezia/

Meteo
Previsioni del tempo dettagliate per tutto il territorio svedese.
www.smhi.se

Passaporti e visti
Informazioni su passaporti e visti a cura del Ministero degli Affari Esteri della Svezia.
www.government.se

Norme doganali
Informazioni sulle norme doganali svedesi.
europa.eu

Viaggiare in aereo
Per pianificare il vostro viaggio, consultate gli orari di arrivo e di partenza sul sito dell’operatore nazionale più grande presente nei principali aeroporti svedesi.
www.flysas.com

Biglietti e orari dei treni
Viaggiate comodamente in treno lungo tutta la Svezia.
www.sj.se

La rete svedese degli autobus
Collegamenti capillari anche con i più piccoli paesi della nazione.
www.swebus.se

Che fare in caso di emergenza?
Il numero di emergenza da contattare in qualunque Paese Ue è il 112: è gratuito e può essere chiamato sia da telefono fisso che da cellulare.

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