Il mondo è diviso in quattro categorie. Quelli che odiano George R.R. Martin da un paio di settimane, perché hanno seguito Game of Thrones in diretta con l’America. Quelli che odiano Martin da ieri, perché hanno visto la programmazione italiana. Quelli che lo detestano da tempo perché hanno letto i libri. E infine quelli che non seguono la serie e non sanno cosa si stanno perdendo.
Se fate parte dell’ultima categoria, correte ai ripari: Game of Thrones va vista, senza se e senza ma. E non perché è la moda televisiva del momento. Non perché ci sono le scene di sesso e il sangue che scorre a fiotti. La domanda non è “perché vederla?” quanto piuttosto “perché non vederla?”. E, statene certi, una risposta sensata non c’è.
Insomma, tutto il mondo odia ufficialmente lo scrittore della saga fantasy-medioevale. Lo odia e lo ama, in fondo. E a ragione. Ogni stagione è un colpo allo stomaco, duro, inaspettato, doloroso. I pochi che non si sono fatti contagiare dalla Game of Thrones mania ne condannano la lentezza: la prima parte di ogni annata procede sì a rallentatore, ma solo per prepararci psicologicamente e visivamente al momento clou (che di norma avviene nella puntata 9, quella precedente al grande finale). E quel momento vale tutta l’attesa. L’ultimo anno, se possibile, ha battuto i precedenti. La Battaglia delle Acque Nere, al confronto, è nulla. La drammatica scena finale di Ned? Solo un lontano ricordo. No, qui si è andati oltre. Con una puntata che ci segna, come telespettatori e come esseri umani. E se ancora non avete trovato una ragione valida per vedere la serie, eccola: per entrare nel club di quelli che ora, in massa e tutti insieme, maledicono Martin. Ma che poi venereranno come un piccolo Dio per tutto il prossimo anno, in attesa che inizi il quarto capitolo della saga. Del resto è uno show per masochisti e chi non lo è, in fondo, almeno un pochino?
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Ai personaggi rimasti “caduti” nelle varie serie è stato però reso un omaggio durante la manifestazione Comi-Con di San Diego, il 22 luglio. Sono stati ricordati in un video e in un panel, che ha visto la partecipazione degli attori, oltre che dell’autore dei libri a cui la serie è ispirata, George R.R. Martin.
Il video: l’omaggio ai morti di Game of Thrones
La tavola rotonda con gli attori di Game of Thrones
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