Il rifugio Capanna del Corno Gries si trova in Svizzera, nel Canton Ticino, Valle del Corno, a 2.338 mt di altezza. Noto per la particolare forma a fungo, è stato ristrutturato nel 2008, è disposto su tre piani e ha 70 posti letto.
Il riscaldamento è a legna. L’illuminazione è prodotta da pannelli solari. Aperto tutto l’anno, è custodito da un guardiano solo d’estate, e durante questa stagione è possibile consumare pasti caldi preparati dal guardiano. Ci si arriva partendo dal parcheggio dell’Alpe di Cruina (2.002 mt), si attraversa la strada e si prende il sentiero segnato che indica la capanna Corno Gries. Dal rifugio è possibile salire al Blinnenhorn (3.374 mt), al Corno Gries (2.969 mt) e al Piccolo Corno Gries (2.930 mt), o camminare fino al Lago Gries (2.477 mt).
Neue Monte Rosa Hutte
È stato inaugurato nella primavera 2010 sul ghiacciaio di Gornergrat, nelle vicinanze di Zermatt, in Svizzera, a 2883 mt di altezza. È un edificio di 5 piani, con vista su Monte Rosa, Gornergrat e Cervino. Le fondazioni sono in acciaio, affondate nella roccia. La facciata è una copertura metallica in alluminio sagomata con forma poligonale. Gli interni sono di legno, prodotti con macchine a controllo numerico per ottimizzare costi e trasporto. Progettato dal professor Andrea Deplazes del Politecnico di Zurigo con un gruppo di studenti, e da alcuni ricercatori dell’Empa, Istituto nazionale svizzero per la ricerca nel campo dei materiali, è autosufficiente al 90 per cento.
Sulla facciata a sud ci sono 85mq di pannelli fotovoltaici, che forniscono l’energia necessaria al trattamento delle acque sporche, l’illuminazione e l’uso di tutti gli elettrodomestici. Degli accumulatori permettono di conservare l’energia in eccesso.
Può ospitare 120 persone. Il costo a notte è di 45 franchi svizzeri a notte (28 per i membri del Club alpino svizzero). In estate lo si raggiunge con 5 ore di cammino da Zermatt, 4h da Furi, 4 ore dalla stazione di Rotenboden.
Il Rifugio Dorigoni è situato a 2436 mt, nel Parco nazionale dello Stelvio, in una valle del Gruppo dell’Ortles-Cevedale. È a gestione familiare e offre la connessione internet via satellite. Produce energia idroelettrica attraverso una turbina che sfrutta la portata dei corsi d’acqua circostanti.
Lo si raggiunge salendo dalla Valle di Rabbì, lungo un sentiero popolato di marmotte. Il sito internet spiega in dettaglio l’itinerario. Il costo della mezza pensione è di 49 euro. Dal rifugio partono moltissime escursioni ed è possibile raggiungere il Rifugio Largo Corvo (2437 mt), il Lago della valletta (2349 mt) o il Rifugio Canziani (2561 mt). Sul sito sono spiegate nel dettaglio queste e altre escursioni.
La capanna Gnifetti si trova a 3647 mt di altezza sul ghiacciaio del Garstelet. È lo storico punto d’appoggio per le salite più impegnative sul Monte Rosa, per la salita alla Capanna Margherita e le traversate in quota. Dispone di 176 posti. La mezza pensione costa 60 euro a notte e include il pernottamento, la colazione a buffet con tè caldo per il thermos, la cena. Per il solo pernottamento si pagano invece14 euro. La capanna si raggiunge con un percorso su ghiacciaio di circa 1 ora dall’arrivo del nuovo impianto Passo Salati-Indren a 3275m, con un dislivello complessivo di salita di 372 m. Il passo dei Salati si raggiunge con gli impianti Monterosaski da Alagna o Gressoney Lt.
Il rifugio apre dal 23 marzo al 5 maggio 2013. E dal 21 giugno all’8 settembre 2013 (le date sono soggette a modifiche in base all’apertura degli impianti di risalita).
La Nuova capanna Gervasutti è un bivacco posto a 2.835 metri di altezza, sotto le pareti delle Grandes e Petites Jorasses, a Entrèves, alle pendici del Monte Bianco. È energeticamente autosufficiente (l’energia elettrica è prodotta da unità fotovoltaiche con accumulatori di ultima generazione) ed è dotato di un computer di bordo. Il computer gestisce l’impianto elettrico del bivacco, ma è anche collegato a internet. Il bivacco è dotato di una piastra elettrica per la cottura dei cibi e di una presa elettrica a 230 volt alla quale possono essere collegate piccole apparecchiature. Sul sito si trovano le istruzioni per l’uso ed è possibile scaricare l’itinerario per raggiungerlo a questo link.
Ha una struttura modulare ed è stato concepito per essere costruito interamente a valle, elitrasportato e installato con minime operazioni in loco. Dal bivacco partono tre ascese: la parete est delle Grandes Jorasses (4208 mt), la parete sud delle Petites Jorasses (3658 mt) e l’Aiguille de Leschaux (3759 mt).
Il rifugio Zamboni Motta si trova a 2070 metri di altezza, ai piedi della parete est del Monte Rosa (4635m) nel comune Walser di Macugnaga. Sorge nella conca dell’Alpe Pedriola, attraversata da un torrente e bastionata dalle morene del ghiacciaio. Nel prato che lo circonda restano enormi massi erratici che ben si prestano all’attività di bouldering (arrampicata su massi).
È aperto nella stagione estiva e il costo del pernottamento, con cena e prima colazione, è di 45 euro. Si può raggiungere a piedi da Macugnaga, oppure si sale in seggiovia fino a quota 1900 metri per proseguire a piedi per tre quarti d’ora di cammino, attraversando il ghiacciaio. Il sito del rifugio fornisce tutte le indicazioni con l’itinerario.
È il punto di partenza per camminate di tutti i livelli, comprese quelle su ghiaccio e roccia. Tra le mete raggiungibili il Pizzo bianco (m. 3215), la Punta Battisti (m. 2754), Punta Grober (m. 3467), Punta Gnifetti (m. 4554) e Punta Tre Amici (m. 3620).
Il rifugio Francesco Gonella sorge a 3071 mt sul Monte Bianco, nel Gruppo del Miage, in Valle d’Aosta. Costruito nel 1891 per permettere l’ascesa al monte Bianco dal versante italiano, è stato demolito, ricostruito e aperto nel 2011. La nuova struttura offre riscaldamento, luce elettrica e radio telefono. Il costo per pernottamento a mezza pensione è di 57 euro a testa. Sul sito del rifugio si trova l’itinerario per raggiungerlo, attraverso il ghiacciaio dei Miage.
La meta tradizionale di chi pernotta al Gonella è il Monte Bianco, seguendo l’itinerario percorso per la prima volta in discesa il primo agosto 1890 da Luigi Graselli, Giovanni Bonin e Achille Ratti, il futuro papa Pio XI, con le guide Joseph Gadin e Alexis Proment. Sono possibili altre passeggiate: Dôme du Goûter (4.304 mt), Aiguille de Bionnassay (4.052 mt) e Aiguilles Grises (3.837 mt)
Sempre sul Monte Bianco ma sul versante francese, il Rifugio del Goûter si trova nel comune di Saint-Gervais-les-Bains, nel massiccio del Monte Bianco (Alpi Graie), a 3.817 mt. È la base di partenza per la via normale francese di ascesa al Monte Bianco e sarà inaugurato nel giugno 2013 (Il giorno previsto era il primo giugno ma il cattivo tempo non ha permesso l’apertura). Sorge 200 mt più in basso del vecchio rifugio del Gouter.
Ribattezzato l’uovo di metallo, è costruito in acciaio e offre 120 posti letto (ogni anno sono in 20mila a tentare la salita al ghiacciaio del Monte Bianco). È provvisto di finestre capaci di sostenere la forza del vento (che può raggiungere i 300 km/h), ed è alimentato da turbine eoliche e da pannelli solari posti sul tetto. L’impianto idrico si avvale della neve circostante: sciolta e usata sia come acqua per la cottura dei cibi che per gli scarichi dei servizi igienici. Le prenotazioni sono aperte dallo scorso 2 maggio. I contatti per prenotare sono disponibili a questo link.
Il Rifugio Guido Muzio si trova a Ceresole Reale, nel Parco del Gran Paradiso, sulla strada provincile del Colle del Nivolet a 1667 mt di altezza. Possiede 22 posti letto e una zona giorno divisa in una sala polifunzionale (con workshop e laboratori per adulti e bambini), una biblioteca di montagna con riviste e carte in consultazione, una salabar e ristorante con oltre 60 coperti. Il parcheggio si raggiunge anche in macchina.
È base di partenza per escursioni all’interno del Parco del Gran Paradiso, ed è possibile scaricare un pdf con tutti gli itinerari direttamente dal sito. La Valle dell’Orco è famosa per l’arrampicata e il rifugio offre indicazione su percorsi e corsi. Il pernottamento con la colazione costa 30 euro, la mezza pensione 40 euro.
Il Rifugio Brioschi si trova a pochi metri dalla vetta della Grigna settentrionale, nel lecchese, sulle Prealpi lombarde a 2410 mt di altezza. Famoso per la vista, amplissima, che offre. Da qui infatti è possibile vedere una buona fetta del Lago di Como, la Pianura Padana, le cime orobiche, il gruppo del Disgrazia, le Alpi Retiche, le cime della Valle Spluga, fino alle cime svizzere e francesi.
Dispone di 36 posti letto. D’estate, sono due i possibili percorsi per raggiungerlo: dal versante sud c’è il sentiero che parte poco sotto le baite Comolli e passa per il bivacco Merlini. Dal versante nord invece si percorre la Via della Ganda, lungo il sentiero numero 25 che parte dal Cainallo e passa dal Rifugio Bogani. La traversata più famosa che parte dal Brioschi è la Traversata Alta che permette di raggiungere la vetta della Grigna Meridionale. Il costo del pernottamento è di 22 euro, 45 per la mezza pensione.
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