“Graceland”, la serie che rifà l’immagine ai poliziotti

Ci sono tutti: Fbi, Dea e Dogana

C’è il surfista grezzo, un po’ filosofo un po’ maestro di vita, che non ama rispettare le regole e seguire le etichette. C’è il novello agente dell’Fbi che lavora sotto copertura. Ci sono le onde, gli scenari da sogno e quel clima da fine estate che grida nostalgia e rimpianti. Mancano Patrick Swayze e Keanu Reeves, per il resto l’allure di Point Break si respira in ogni scena. 

Graceland è la nuova serie tv di Usa Network: un nome che inganna i cultori musicali, dato che non ha niente a che vedere con l’omonimo album di Paul Simon o con la casa di Elvis Presley a Memphis. Ma sempre di case stiamo parlando, perché Graceland è una dimora di lusso, sulla spiaggia, in cui vivono un manipolo di agenti dell’Fbi, della Dea e della Dogana sotto copertura. Bellocci e bellocce, surfisti, tatuati (per finta), pronti a parlare spagnolo all’evenienza e a sfoggiare lo yo-yo slang da strada in caso di necessità. Ma la serie non è solo un mulinello promozionale per attori cool; ispirata a storie vere, lo show riporta finalmente dignità a una categoria, quella dei cops, troppo spesso bistrattata in televisione: quante volte gli agenti ci sembrano dei perfetti cretini e i casi (The Mentalist insegna) vengono risolti da illusionisti e bizzarri detective improvvisati?

In Graceland la giustizia ritrova il suo equilibro, tra partite di droga, vendite illegali di armi e risse con la mafia messicana. Apparentemente è una classica serie estiva, non troppo impegnata e non troppo difficile da seguire, eppure è dotata di una magistrale sceneggiatura e di molteplici livelli di lettura, come in una sorta di matrioska. Gli attori sono agenti che giocano a inventarsi storie, a crearsi identità e a fingersi ciò che non sono, sono drammaturghi intenti, in ogni episodio, a plasmare i propri alter ego.

Uno di loro, poi, ha una doppia copertura: deve indagare anche sul leader della squadra, Paul Briggs. Che, interpretato dal sexy Daniel Sunjata (Rescue Me), fa le veci (come stile e portamento) del compianto Patrick Swayze in Point Break. Il Keanu di turno è il neo agente Mike Warren, interpretato da Aaron Tveit. Che, quando dimentichiamo che era il Tripp di Gossip Girl, riconosciamo essere perfetto nei suoi panni.

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