È un tratto di autostrada A16 fra Avellino e Baiano quello dove è avvenuto l’incidente costato la vita a 39 persone (bilancio tragico in via di aggiornamento) e che ha fatto registrare 9 feriti, tutti in gravi condizioni. La zona dell’incidente sarebbe quella di Monteforte Irpino. Secondo le prime ipotesi, l’autobus, che proveniva da luoghi di pellegrinaggio relativi a Padre Pio avrebbe prima investito delle vetture ferme e poi sfondato il guard-rail a bordo strada, cadendo per oltre 25 metri in una zona impervia.
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Riguardo alle morti e feriti in incidenti stradali nel 2012, scrive l’ISTAT
Nel 2012, sulla base di una stima preliminare, si sono verificati in Italia 184.500 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 3.650, mentre i feriti ammontano a 260.500.Rispetto al 2011, si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti con lesioni a persone (-10,2%) e del numero dei morti (-5,4%); anche i feriti risultano in calo (-10,8%)
L’indice di mortalità, calcolato come rapporto tra il numero dei morti e il numero degli incidenti con lesioni moltiplicato 100, è pari a 2. Tale valore è in lieve aumento rispetto a quello registrato per il 2011 (1,85). Rispetto al 2001, il numero di morti è diminuito nel 2012 del 48,6%, (era -46,4% nel 2011). Il tasso di mortalità per incidente stradale in Italia, calcolato sulla base della stima preliminare per il 2012, è pari a 61 morti per un milione di abitanti. Tale valore ha registrato una riduzione superiore al 50% se confrontato con l’anno 2001, quando il livello del tasso era pari a 125.
Il maggior contributo alla diminuzione del totale delle vittime in incidente stradale è dato, nel 2012, dalla flessione del numero dei morti su strade urbane (-8%), mentre la diminuzione è più contenuta sulle strade extraurbane (-4%). Il valore è stabile, invece, sulle autostrade, per le quali, però, era già stato registrato un forte calo negli anni precedenti.
Nel primo grafico il numero di morti e feriti in valori assoluti e percentuali nel 2011 (3.860 morti) e 2012 (stima, 3.650) e la relativa variazione percentuale fra i due anni presi in esame. Nel grafico sottostante, la variazione (in diminuzione) dei morti per incidenti stradali a partire dal 2001 in poi.
Autostrade per l’Italia registra il numero di mortalità su 100 milioni di chilometri percorsi. Nell’istogramma il rapporto fra numero di decessi e 100 milioni di km. Rispetto al 2009 quando si registravano 0,32 decessi per 100 milioni di chilometri nel 2011 il dato è sceso a 0,29.
Aci e Istat hanno curato un grafico in cui si indica il numero di decessi per tipologia di strada, divise fra strade urbane e strade extraurbane, con serie storica che parte dal 1954 per arrivare al 2010.
L’Unione europea pubblica un report sulla differenza di mortalità fra 2010 e fine 2012. Nello specifico a Sinistra la riduzione di morti dovuti ad incidenti stradali fra 2012 e 2010. La media europea è di una riduzione pari all’11%, con l’Italia che fa registrare un dato più basso della media, con l’8%.
Nel grafico a sinistra invece, la mortalità per milioni di abitanti, con l’Italia che fa registrare 62 morti ogni milione di abitanti nei dati relaltivi al 2012. In arancio sono indicati gli incidenti che avvengono nei centri abitati, in verde le strade extraurbane e in blu le autostrade.