Levante, Alfonso e una “vita di m…” di grande successo

Video intervista

Levante arriva in bicicletta. «Rimango quella ragazzaccia che da bambina giocava a calcio», dice. Levante è Claudia Lagona. Torinese d’azione (ma siciliana nelle radici), è l’autrice di Alfonso. Hit per caso che sta facendo il giro delle radio e del web. In poche settimane ha superato quota 260 mila accessi su Youtube. Grazie all’ukulele? Grazie al ritornello dove la sua voce sbarazzina esclama «che vita di merda»? Soprattutto, grazie al talento di Claudia. Che è tutto suo. Lei che ora ha 26 anni e ha incominciato a scrivere canzoni quando ne aveva la metà, per liberarsi dai pensieri tristi. «A un certo punto ho scoperto che sapevo dare emozioni e sono uscita dalla mia cameretta». Barista per pagarsi l’affitto ma con la speranza di vivere di musica, è pronta ad aprire i concerti estivi di Max Gazzè.   

 https://player.vimeo.com/video/69960005?autoplay=0 

Alfonso entra in testa e difficilmente ne esce. Presto, gli è stata appiccicata l’etichetta «tormentone estivo». Ma, per quanto frizzante, la canzone è nata in un momento non così allegro per Claudia. «Mi sentivo a disagio, fuori luogo in qualsiasi situazione. Ho immaginato il contesto di una festa in cui tutti hanno un ruolo preciso, mentre io non mi sento a mio agio. Ecco, spiegato il dolce-amaro di Alfonso».

Mai, mai, mai mi perdonerei 
Mai… ho tagliato i capelli da sola
Mai…mi sento una persona nuova
Ho messo le scarpe da sera
E sembrerò seria e sembrerò in vena
Shalalà che gioia mi dà
Stare in mezzo alla ressa
Si parla di festa
Tu ru ru, berrei volentieri un caffè
Mi pestano i piedi da un’ora
Ho le scarpe da sera ma non sono in vena
Corre l’anno 2013, in mano alcolici… e niente più
Che vita di merda…

Alfonso è il singolo del suo primo album (disponibile su itunes), Manuale distruzione, che uscirà per la torinese Inri a ottobre. «Ho scritto questo disco per me stessa. E questo successo improvviso proprio non me lo sarei aspettato. Forse c’era bisogno, in questa fase storica, di urlare insieme che vita di m…, beh io lo posso dire, di merda, magari sotto note più leggere».

 https://player.vimeo.com/video/69960272?autoplay=0 

«Sono cresciuta a pane e Consoli». Carmen, catanese come lei, la prima e unica volta che l’ha conosciuta le tremavano le gambe. Amo Janis Joplin, Tori Amos, Alanis Morrisette. Cantautrici, donne che sapevano raccontare cose molto forti in modo diretto. Ultimamente mi sono appassionata a Feist, Bon Iver e Alt J con Matilda. «Come scrivo canzoni? Inizio con la composizione della musica poi passo al testo, spesso di ispirazione autobiografica».

 https://player.vimeo.com/video/69961071?autoplay=0 

Dall’11 luglio al 5 settembre Levante aprirà il tour di Max Gazzè. «Paura e felicità. Spero di essere all’altezza di Max e del suo pubblico… Tutto è arrivato così velocemente e non riesco ancora a rendermi conto del bello che sta capitando a me e ad Alfonso. Non è cambiata la mia vita, a parte gli impegni. Sarà il tempo a decidere se sarò un personaggio pubblico o meno».

 https://player.vimeo.com/video/69964263?autoplay=0 

«Sono venuta a Torino da adolescente. Le mie radici siciliane contano tantissimo, forse anche la mia vena malinconica dipende da quelle. Torino mi ha regalato un’altra vita. Mi sono risollevata da un periodo buio della mia vita. È una città che offre tantissimo. Il bar dove lavoro per ora non lo lascerò, sono barista per necessità – l’affitto bisogna pur pagarlo – mi auguro che la musica mi dia da vivere presto».

 https://player.vimeo.com/video/69966971?autoplay=0 

«I social network sono un quarto del lavoro artistico. È importante mantenere il rapporto col pubblico». Ha un profilo Facebook e, ovviamente, uno Twitter. Il videoclip di Alfonso è stato girato in un ascensore montacarichi. «Le mie faccine ammiccanti? In realtà le faccio sempre, anche quando parlo, mi aiuto con lo sguardo e con il volto».