Capitale: Berna
Forma di governo: Repubblica federale direttoriale
Presidente della confederazione: Ueli Maurer
Area: 41.285 km2
Popolazione: 8.036.917
Densità della popolazione: 190,63 ab/km2
Lingue ufficiali: tedesco (65,6 %), francese (22,8 %), italiano (8,4 %); romancio (0,6 %) (co-ufficiale)
Religione: Cattolica 41,8%, Protestante 35,3%, Musulmana 4,3%, Ortodossa 1,8%
Pil (PPP): $363,421 miliardi (2012)
Pil pro capite (PPP): $45.417,809 (2012)
Crescita del Pil: 1% (2012), 1,9% (2011), 3% (2010)
Debito pubblico: 52,4% del Pil (2011)
Tasso di disoccupazione: 4,2% (2012)
Tasso di disoccupazione giovanile: 7,7%
Moneta: Franco svizzero (cambio con l’euro)
PRO: Nella seconda metà dell’Ottocento, l’imprenditore e politico inglese Cecil Rhodes disse: «essere nati in Inghilterra è come vincere il primo premio nella lotteria della vita». A più di un secolo di distanza, l’Economist Intelligent Unit (Eiu) ci fa sapere che nel 2013 il primo premio va ai nati in Svizzera. Il centro di ricerca inglese ha provato a valutare in che misura diversi paesi riusciranno a fornire le migliori opportunità in termini di salute, sicurezza e prosperità economica ai loro cittadini. Il risultato è che le persone nate in Svizzera tenderanno ad essere più felici e a godere di una migliore qualità della vita in termini di ricchezza, salute e fiducia nelle istituzioni pubbliche. La Svizzera ha, infatti, ricevuto il risultato più alto, 8,22 su 10, grazie all’alta qualità della vita familiare, al senso di comunità, alla sicurezza dell’impiego, alle libertà politiche e alla sicurezza che il paese offre ai suoi cittadini.
La Svizzera è, infatti, un Paese dove la democrazia è pienamente applicata e i diritti individuali sono ben tutelati. Secondo l’Indice di Sviluppo Umano (HDI), la qualità della vita in Svizzera è tra le più alte del mondo. Con un valore di 0,913 si colloca al nono posto della classifica mondiale (la media è 0,69). Si trova, inoltre, al settimo posto del Democracy Index dell’Economist, un indice che misura il livello di democrazia di un Paese, con un valore di 9.09 (la media è 5,52). Nel Global Gender Gap Index 2012, che misura l’uguaglianza tra i sessi, si colloca al quarto posto con un valore di 0,76 (1 significa perfetta uguaglianza tra i sessi).
Non solo diritti, ma anche benessere economico. Nel mondo solo gli abitanti del Qatar, della Norvegia e del Lussemburgo possono godere di redditi medi più alti di quelli svizzeri. Mentre il resto dell’Europa arranca, economicamente e politicamente parlando, il Paese elvetico continua a fare bene. Tra il 2007 e il primo trimestre 2012, la sua economia è cresciuta stabilmente ad un ritmo del 2 o 3 per cento l’anno, mostrando una contrazione del 1,9 per cento nel 2009, nell’apice delle crisi finanziaria. Il Pil svizzero si è leggermente contratto nel secondo semestre del 2012, ma si prevede che ricomincerà a crescere ad un tasso superiore all’1 per cento a partire dal 2013.
Banche, orologi, cioccolato e formaggi non sono gli unici artefici del successo svizzero. La Svizzera è, infatti, il Paese più competitivo del mondo. È quello che produce il maggior numero di innovazioni a livello globale. È la nona nazione con il livello di corruzione più bassa del mondo. Ed è ventottesima nella classifica dei Paesi dove è più facile fare business. Il Paese ha il sistema di tassazione sui redditi delle società più attrattivo di tutti i paesi Oecd. La tassa sui redditi societari in Svizzera ha un’aliquota del 21,1 per cento, molto minore di quella statunitense pari al 39,2 per cento, che è la seconda più alta dopo quella del Giappone.
Infine, la Svizzera ha quattro lingue nazionali, una di queste è l’Italiano. Per quegli italiani che vogliono cercare lavoro all’estero ma che non conoscono bene una lingua straniera, il Canton Ticino potrebbe rivelarsi una buona soluzione.
CONTRO: Il costo della vita è molto alto, anzi è tra i più elevati a livello mondiale. In Europa è preceduta solo da Norvegia, Danimarca e Finlandia. Secondo l’Ufficio federale di statistica (BFS), nel 2010 il reddito medio disponibile delle economie domestiche svizzere era poco più di 5.517 euro al mese. Le principali voci a gravare sul bilancio sono le varie assicurazioni, come l’assicurazione malattia (5%), i contributi per l’assicurazione sociale AHV e per la cassa pensionistica (10%), altre assicurazioni (3,4%), l’alloggio e l’energia (15,6%), le imposte (12%), l’alimentazione e ristorazione (13%). Le altre spese mensili includono i costi sostenuti per la mobilità, fra cui le assicurazioni e le tasse per i veicoli (10%), per la salute (5,4%) e per il divertimento, lo svago e la cultura (6,6%).
Quattro delle dieci città più costose del mondo sono svizzere. Secondo una ricerca effettuata dalla multinazionale delle consulenze ECA, che ha analizzato il costo della vita a seconda dei prezzi medi di prodotti e servizi comuni nella vita quotidiana, nella top ten Svizzera è la nazione più rappresentata, con ben quattro città: Zurigo (settima), Ginevra (ottava), Basilea (nona) e Berna (decima).
Infine, nella società svizzera si sta insinuando un sentimento di paura verso le orde di lavoratori stranieri, più o meno qualificati, che ogni anni giungono nel paese elvetico in cerca di un’occupazione. La sensazione è che questo piccolo paese non abbia abbastanza spazio per accogliere tutti e che sia arrivato davvero il momento di mettere un po’ di ordine alle frontiere. Il 9 giugno gli svizzeri si sono pronunciati con ampio margine a favoredi un inasprimento della legge sul diritto di asilo. La paura dell’immigrazione potrebbe portare ad altre decisioni simili, privando il paese della manodopera necessaria.
Il governo svizzero ha deciso di limitare l’afflusso di manodopera dall’Unione europea. Cedendo alle pressioni della destra, ha prolungato di un anno la cosiddetta “clausola di salvaguardia“, in virtù della quale la Svizzera può accorciare i permessi di lungo soggiorno, per i paesi dell’Est e l’ha estesa anche ai lavoratori provenienti dagli altri Stati dell’Ue. Nel corso dei prossimi 18 mesi saranno indetti fino a tre referendum per decidere se gli stranieri potranno o meno varcare la frontiera elvetica.
TROVARE LAVORO IN: GERMANIA, DANIMARCA, NORVEGIA, SVEZIA, FINLANDIA
In Svizzera il prezzo degli alloggi è piuttosto elevato. Poche persone possono permettersi di acquistare una proprietà e molti ricorrono quindi all’affitto. Il contratto di affitto deve contenere i seguenti elementi: nome del locatore e dell’inquilino, designazione dell’oggetto preso in affitto e suo impiego, durata dell’affitto (in genere indeterminata), affitto e spese accessorie. Se il contratto lo prevede esplicitamente, occorre anche depositare una cauzione. L’importo della cauzione, equivalente al massimo a tre mesi di affitto per un alloggio, è indicato nel contratto e deve essere depositato su un apposito conto, intestato all’inquilino. In genere, prima di consegnare un appartamento viene effettuato un sopralluogo in presenza del locatore o anche del precedente inquilino.
L’offerta immobiliare sul mercato svizzero è più o meno limitata a seconda della regione, per cui a volte è molto difficile trovare un alloggio, soprattutto in città. Non va dimenticato che in Svizzera i canoni di locazione sono relativamente elevati rispetto a quelli praticati in altri paesi europei. A titolo indicativo, nel 2012 il prezzo medio di un alloggio di tre locali si aggirava attorno a 1.162 franchi svizzeri, ossia a circa 967 euro. Nei pressi delle città gli affitti possono essere molto più elevati.
A lungo termine la locazione è una soluzione alquanto costosa. In alternativa, i cittadini dell’Ue hanno la possibilità di acquistare un appartamento o una casa. Per ottenere il prestito necessario all’acquisto bisogna tuttavia disporre del 20 % almeno di fondi propri. Per cercare una proprietà abitativa si può ricorrere agli stessi canali utilizzati per gli alloggi in affitto (siti web, quotidiani, agenzie).
In Svizzera ci sono principalmente due modi per cercare un alloggio: consultare regolarmente gli annunci immobiliari pubblicati su Internet o nei giornali locali e regionali, oppure contattare le agenzie immobiliari attive nella regione in cui ci si vuole stabilire.
Nel terzo trimestre del 2012, le persone con un’occupazione in Svizzera erano 4,81 milioni. La quota della popolazione attiva (percentuale di popolazione che svolge un’occupazione a partire da 15 anni) è del 67,8 per cento. La partecipazione delle donne al mercato del lavoro (quota della popolazione attiva dai 15 ai 64 anni) è del 76,7 per cento. I contratti di lavoro a tempo determinato sono più diffusi che nella maggior parte degli Stati membri dell’Unione europea (uomini: 14 %, donne: 58 %). L’orario di lavoro settimanale è di 41,7 ore, superiore di oltre un’ora alla media comunitaria.
Il 73,7 % dei lavoratori è impiegato nel settore dei servizi, il 22,8 % nel settore industriale-artigianale e circa 3,5 % in quello primario. Rispetto alla media UE, in Svizzera il settore dei servizi registra una percentuale più alta.
In Svizzera la popolazione è aumentata notevolmente. Basti pensare che nel 1970 la Svizzera contava 6,1 milioni di abitanti, mentre nel 2012 è stata toccata la soglia degli 8 milioni di abitanti. Dall’introduzione dell’accordo sulla libera circolazione nel 2002, l’immigrazione si è intensificata: nel 2012 il numero di abitanti è aumentato al netto di 73.000 unità.
La popolazione straniera ha una notevole rilevanza per il mercato del lavoro svizzero. Quasi il 29 per cento delle persone occupate è di nazionalità straniera (1,39 milioni di lavoratori). Circa due terzi provengono dal territorio dell’Unione europea. Tra questi gli italiani, con una percentuale del 3,7 per cento, costituiscono la rappresentanza straniera più consistente; seguiti dai tedeschi con il 3,6 per cento, dai portoghesi con il 3 per cento e dai francesi con l’1,3 per cento. Accanto agli stranieri stabilmente occupati, in Svizzera lavorano 54.000 titolari di un permesso di soggiorno di breve durata e oltre 264.000 transfrontalieri di ambo i sessi, che provengono per la maggior parte anche dai paesi confinanti. L’elevata partecipazione al lavoro dei cittadini Ue si spiega anche con il fatto che la migrazione interessa principalmente gruppi di professionisti altamente qualificati, molto richiesti da parte delle imprese svizzere.
Il tasso di disoccupazione medio destagionalizzato per il 2012 è stato pari al 2,9 per cento. Si osserva una notevole eterogeneità tra le varie regioni; nella Svizzera francese e italiana raggiungeva il 4,2 per cento, mentre nell’area germanofona si attestava sul 2,2 per cento. Il tasso di disoccupazione della popolazione straniera (4,5 %) è più del doppio di quello della popolazione svizzera (2,1 %). Per l’anno in corso il gruppo di esperti prevede un tasso del 3,2 per cento. Il numero di persone che hanno un’occupazione retribuita, tenendo conto degli aggiustamenti stagionali, è aumentato di 22.000 nel dicembre 2012; preceduto dagli aumenti di 21.000 di novembre e di 4.000 di ottobre.
La Svizzera non fa parte dell’Unione europea. Tuttavia, nel 1999, la Svizzera e l’Unione europea hanno siglato un accordo sulla libera circolazione delle persone, assicurando ai cittadini di entrambe le parti il diritto di entrare, vivere e lavorare nei rispettivi territori. La Svizzera è uno degli Stati membri dello Spazio Schengen, uno spazio libero dai confini tra stati (nel caso della Svizzera con alcune limitazioni).
I cittadini dell’Unione europea possono entrare in Svizzera e lasciare il paese semplicemente presentando una carta d’identità o un passaporto validi. Se il soggiorno dura meno di tre mesi non necessitano di un permesso. Se la ricerca di un impiego si protrae oltre i tre mesi, l’autorità comunale o cantonale rilascia, sempre per la ricerca di un’occupazione, un permesso di soggiorno di breve durata (permesso L/UE-EFTA) valido altri tre mesi. Una volta ottenuto un contratto di lavoro, si acquisisce il diritto di soggiornare e di esercitare un’attività lucrativa in tutto il territorio svizzero. Secondo il principio generale della libera circolazione, una persona attiva ottiene un diritto di ingresso e di soggiorno su semplice presentazione di un contratto di lavoro, di un documento d’identità valido e di una dichiarazione di assunzione o della prova dell’esercizio di un’attività indipendente.
Per poter esercitare un’attività lucrativa occorre semplicemente presentare all’autorità cantonale competente in materia di migrazione il documento che vi ha permesso di entrare sul territorio elvetico (passaporto, carta d’identità), il contratto d’affitto e una dichiarazione di assunzione del datore di lavoro o un attestato di lavoro. Il permesso di soggiorno è valido per la durata del contratto di lavoro se quest’ultimo è stato concluso per un periodo inferiore a un anno (permesso L/UE-EFTA); negli altri casi la sua validità è di cinque anni (permesso B/UE-EFTA). Il permesso di soggiorno vale su tutto il territorio dello Stato ospitante, secondo il principio della mobilità geografica.
LINK UTILI PER TROVARE LAVORO
1. EURES – Il portale europeo della mobilità professionale
Tutte le informazioni e i dati ufficiali su mercato del lavoro, condizioni di vita e di lavoro e legislazione europea sulla mobilità europea.
Cercare un lavoro, informazioni sui benefici fiscali, contatti dettagliati. Il sito dell’autorità federale del mercato del lavoro fornisce tutte le informazioni di cui avrete bisogno. Il sito permette inoltre di accedere a JOB-ROOM, un portale di annunci di lavoro online.
Posti vacanti presso la Confederazione, i Cantoni, i Comuni e le aziende pubbliche sono messi a concorso su publicjobs, il portale svizzero dell’impiego pubblico.
Ogni cantone ha almeno un centro di consulenza per il lavoro. Su questo sito è possibile trovare tutti i siti e gli indirizzi utili per cercare lavoro in Svizzera, divisi per cantone.
5. SECO- Segreteria di Stato dell’Economia
Contratti di lavoro, sindacati, ferie, malattie, scala stipendi. Una fonte di informazioni dettagliate sul mercato del lavoro svizzero.
ALTRI LINK UTILI PER VIVERE IN SVIZZERA
Meteo
Previsioni del tempo dettagliate per tutto il territorio svizzero.
www.meteoschweiz.admin.ch
Norme doganali
Informazioni sulle norme doganali svizzere.
www.ch.ch
Biglietti e orari dei treni
Viaggiate comodamente in treno in tutta la Svizzera.
www.ffs.ch
Che fare in caso di emergenza?
Il numero di emergenza da contattare in Svizzera è il 112: è gratuito e può essere chiamato sia da telefono fisso che da cellulare. Sul sito troverete l’elenco di tutti i numeri di emergenza in Svizzera.
www.ch.ch
Twitter: @SaraBanfi88