Gli italiani, si sa, fanno pochi figli. Il dato medio è sceso da 1,42 bambini per coppia nel 2008 a 1,4 nel 2012. La nascita del primo pargolo arriva relativamente tardi, quando la mamma ha già superato l’età di 31 anni. Da un lato, il calo del tasso di natalità è una tendenza quasi fisiologica nei Paesi sviluppati. Dall’altro, la crisi economica non aiuta. Gli italiani si trovano a fare i conti con lunghi periodi di disoccupazione o precariato e con una stretta sulle erogazioni di mutui che rallenta i tempi necessari per comprare casa – una condizione spesso ritenuta indispensabile da molte coppie. Chi supera tutti questi ostacoli si trova ad affrontare un nuovo scoglio, proprio quando le spese per il bambino gravano maggiormente sul bilancio famigliare: il temibile processo di ammissione dei bimbi agli asili nido. I fortunati assegnatari di un posto si ritrovano però la retta retta mensile da pagare, che in molti casi raggiunge quasi il valore di un affitto da fuorisede.
Linkiesta ha tracciato una mappa delle tariffe per l’anno scolastico 2013/2014 nei capoluoghi di tutte le regioni italiane, comprensiva dei criteri in base ai quali vengono stilate le graduatorie di inserimento negli asili. Ne emerge un quadro che, più che “a macchia di leopardo”, si potrebbe definire quasi schizofrenico. Basta spostarsi di pochi chilometri, da una provincia all’altra, per avere a che fare con regole, e costi, completamente diversi. Un esempio? A Milano sono attribuiti dei punti bonus in graduatoria ai minori in affido, ai gemelli, e alle famiglie che hanno già altri figli negli stessi asili nido. Nella provincia attigua di Monza non ci sono punteggi ma un ordine di priorità di ammissione; a parità di requisiti, si prendono in considerazione anche l’affitto o il mutuo pagati per l’abitazione.
È vero, le dimensioni dei due comuni non sono paragonabili, e un adeguamento delle regole alle caratteristiche della vita locale è auspicabile. Ma il confronto non risulta certo più omogeneo se si prendono in considerazione altre grandi città. Come rileva anche un’indagine realizzata da Codacons e Mdc, le differenze sono rilevanti soprattutto in termini di retta annuale: la spesa minima si aggira intorno ai 400 euro in città come Latina, ma se si sale nelle fasce di reddito si arrivano a spendere in media anche 5mila euro. Ci sono poi città particolarmente care, come Udine, dove l’esborso massimo sfiora i 7mila euro, e amministrazioni che invece permettono ai meno abbienti di lasciare i bambini in asilo senza pagare alcuna retta di base (come ad esempio accade a Milano, Bologna e Venezia).
Come principio generale, le tariffe sono stabilite in misura crescente sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e dell’orario richiesto dalle famiglie (part-time mattutino, full-time fino a metà pomeriggio, con possibilità di anticipare o posticipare l’ingresso e l’uscita). Il reddito delle famiglie in molti casi incide anche sulle graduatorie di ammissione, insieme con altri fattori che tendono a sostenere i nuclei che versano in situazioni disagiate e i bambini o genitori portatori di handicap.
Ancor più grave rispetto alla grande varianza di costi e regolamenti è la carenza cronica di posti a disposizione. Stando a dati Istat, nel 2011-2012 circa 150mila bambini di età compresa tra 0 e 2 anni hanno potuto usufruire degli asili nido comunali. Altri 50mila circa hanno frequentato strutture convenzionate o finanziate dai Comuni stessi. Una disponibilità di classi e insegnanti tutt’altro che sufficiente a soddisfare la richiesta: per quanto gli italiani siano poco fecondi, un bimbo su due è rimasto tagliato fuori dal servizio pubblico. In Regioni come la Calabria, stando a dati del coordinamento Genitori Democratici, solo il 6% delle famiglie ha potuto collocare i figli nelle strutture pubbliche.
Chi si è dovuto rassegnare a ricorrere agli asili privati ha dovuto sborsare in media 6.500 euro all’anno per figlio: una vera stangata, soprattutto quando molte famiglie italiane devono già tirare la cinghia per arrivare a fine mese.
ASILI NIDO 2013/2014 (0-3 anni) | |
COMUNE | TARIFFE MENSILI PER REDDITO ISEE |
L’Aquila |
Da 46,48 € (per un Isee fino a 2.500 €) a 284,05 € (per un Isee oltre 17.500 €) |
Potenza |
Per Isee inferiore a 4.132 €: esenzione |
Catanzaro |
Per isee inferiore a 1.500 €: esenzione. |
Napoli |
In caso di uscita antimeridiana con refezione, da un minimo di 12 € per Isee inferiore a 2.000 €, a un massimo di 230 € per Isee oltre 24.000 €. In caso di uscita pomeridiana, da 15 a 280 €. Esempio su Isee 19.000 €: 170 € antimeridiana, 210 € pomeridiana.In caso di uscita antimeridiana con refezione, da un minimo di 12 € per Isee inferiore a 2.000 €, a un massimo di 230 € per Isee oltre 24.000 €. In caso di uscita pomeridiana, da 15 a 280 €. Esempio su Isee 19.000 €: 170 € antimeridiana, 210 € pomeridiana. |
Bologna |
Per Isee al di sotto di 516,96 €: esenzione. Tempo pieno prolungato: da un minimo di 15,49 € per Isee compresi tra i 516,97 € e i 1.162,53 €, a un massimo di 575,71 € per Isee oltre 33.226,77 €. Tempo pieno standard: da 13,94 a 518,13 €. Part-time con pasto: da 11,62 a 431,78 €. Spazio bambini (2 gg a settimana al mattino senza pasto): da 3,10 a 115,14 €. Esempio su un Isee 19.000 €: rispettivamente 333,78 €, 300,40 €, 250,34 €, 66,76 €.Per Isee al di sotto di 516,96 €: esenzione. Tempo pieno prolungato: da un minimo di 15,49 € per Isee compresi tra i 516,97 € e i 1.162,53 €, a un massimo di 575,71 € per Isee oltre 33.226,77 €. Tempo pieno standard: da 13,94 a 518,13 €. Part-time con pasto: da 11,62 a 431,78 €. Spazio bambini (2 gg a settimana al mattino senza pasto): da 3,10 a 115,14 €. Esempio su un Isee 19.000 €: rispettivamente 333,78 €, 300,40 €, 250,34 €, 66,76 €. |
Trieste |
Per frequenza fino alle ore 13, da 90 € (tariffa minima per Isee fino a 7.250 €) a 413,95 € (per Isee oltre 40mila €). Per frequenza fino alle ore 16, da 90 a 487 €. Per frequenza fino alle 17.30, da 90 a 535,70 €. Esempi su Isee da 19.000 €: rispettivamente 303,45 €, 357 € e 392,70 €.Per frequenza fino alle ore 13, da 90 € (tariffa minima per Isee fino a 7.250 €) a 413,95 € (per Isee oltre 40mila €). Per frequenza fino alle ore 16, da 90 a 487 €. Per frequenza fino alle 17.30, da 90 a 535,70 €. Esempi su Isee da 19.000 €: rispettivamente 303,45 €, 357 € e 392,70 €. |
Roma |
Dalle 7 alle 14,30: da un minimo di 31,76 a un massimo di 278,37 €. Dalle 7 alle 16,30: da un minimo di 38,73 a un massimo di 339,83 €.Dalle 7 alle 14,30: da un minimo di 31,76 a un massimo di 278,37 €. Dalle 7 alle 16,30: da un minimo di 38,73 a un massimo di 339,83 €. |
Genova |
Tariffa ordinaria per Isee superiore a 30mila €: da 281,18 € a 515,50 € a seconda dell’orario di frequenza. Tariffa agevolata: da 15 a 448 € a seconda dell’orario e del reddito Isee |
Milano |
Isee da 0 a 6.500 €: gratuito. Isee da 6.500,01 a 12.500 €: 103 €. Isee da 12.500,01 a 27.000,00 €: 232 €. Isee oltre 27.000,01 €: 465 €.Isee da 0 a 6.500 €: gratuito. Isee da 6.500,01 a 12.500 €: 103 €. Isee da 12.500,01 a 27.000,00 €: 232 €. Isee oltre 27.000,01 €: 465 €. |
Ancona |
Orario 8-14,30: da 25 € (per Isee inferiore a 5.001 €) a 300 € (per Isee oltre 45.000 €). Orario 8-16: da 30 € a 355.Orario 8-14,30: da 25 € (per Isee inferiore a 5.001 €) a 300 € (per Isee oltre 45.000 €). Orario 8-16: da 30 € a 355. |
Campobasso |
Servizio previsto esclusivamente a part-time (7.45-14.30). Tariffa minima: 75 € (per Isee entro 7.746,85 €). Tariffa massima: 200 € (per Isee oltre 20.658,29 €).Servizio previsto esclusivamente a part-time (7.45-14.30). Tariffa minima: 75 € (per Isee entro 7.746,85 €). Tariffa massima: 200 € (per Isee oltre 20.658,29 €). |
Torino |
Tempo lungo: da 53 € (per Isee entro 3.900 €) a 540 € (per Isee oltre 38.000 €). Tempo breve: da 32 a 324 €.Tempo lungo: da 53 € (per Isee entro 3.900 €) a 540 € (per Isee oltre 38.000 €). Tempo breve: da 32 a 324 €. |
Bari |
La retta mensile è pari all’1% del reddito Isee riferito all’anno precedente a quello d’iscrizione. La retta massima applicabile è pari a 400 €. La retta è gratuita per i bambini appartenenti a nuclei familiari con un reddito Isee inferiore a € 1.519,00 per i quali la Circoscrizione abbia erogato un sussidio mensile o straordinario. |
Cagliari |
Sezione lattanti: da 31 a 440 €. Sezione divezzi in contesto domiciliare: da 30 a 380 €. Sezione nido d’infanzia: da 30 a 380 €.Sezione lattanti: da 31 a 440 €. Sezione divezzi in contesto domiciliare: da 30 a 380 €. Sezione nido d’infanzia: da 30 a 380 €. |
Palermo |
Da un minimo di 12,50 € (per Isee fino a 5.000 € e frequenza sino alle 13,30) a un massimo di 375 € (per Isee oltre 60.000 € e frequenza sino alle 17,30). |
Firenze |
Valore Isee fino a 5.500 €: da 59 a 81 € a seconda dell’orario di frequenza. Valore Isee fino a 18.500 €: da 272 a 407 €. Valore Isee a partire da 32.400: da 357 a 532 €. |
Trento |
Limite minimo: da 26 a 45 € per Icef pari o inferiore a 0,05. Limite massimo: da 284 a 494 €, per Icef a partire da 0,3848. |
Perugia |
Personalizzato in base a Isee individuali e orari di frequenza (non ci sono più fasce prestabilite). |
Aosta |
Anno 2013: da un minimo di 135 € per Irsee pari a 5.000 €, a un massimo di 620 € per Irsee da 30.000 €. Anno 2014: da 155 a 620 €. |
Venezia |
Esenzione per Isee pari o inferiore a 6.204 €. Per Isee superiori, da un minimo di 105 € a un massimo di 370 €. |
ASILI NIDO 2013/2014 (0-3 anni) | |
COMUNE | CRITERI DI COMPOSIZIONE DELLE GRADUATORIE |
L’Aquila |
Punteggi: |
Potenza |
Punteggi: |
Catanzaro |
Preferenza ai bambini in condizione di maggiore necessità, determinata dall’esistenza di una o più |
Napoli |
Le graduatorie sono formate secondo il seguente ordine: 1.bambino già frequentante il nido d’infanzia del Comune di Napoli 2.bambino diversamente abile 3.bambino orfano di uno o entrambi i genitori, o separati, o divorziati, purché l’affidatario o il superstite lavori 4.figlio di madre lavoratrice nubile o padre lavoratore celibe 5.figlio di genitore diversamente abile tale da costituire titolo preferenziale per la frequenza dei bambini 6.figlio di grandi invalidi del lavoro 7.figlio i cui genitori lavorino 8.figlio il cui genitore, purché unico percettore di reddito, sia stato immesso in cassa integrazione 9.figlio i cui genitori siano iscritti nelle liste dei disoccupati e non percepiscono altri redditi 10.bambino il cui nucleo familiare presenti una situazione socio-ambientale segnalata dal servizio sociale competente, tale da essere di serio pregiudizio per un sano sviluppo psico-fisico del bambino stesso.Le graduatorie sono formate secondo il seguente ordine: 1.bambino già frequentante il nido d’infanzia del Comune di Napoli 2.bambino diversamente abile 3.bambino orfano di uno o entrambi i genitori, o separati, o divorziati, purché l’affidatario o il superstite lavori 4.figlio di madre lavoratrice nubile o padre lavoratore celibe 5.figlio di genitore diversamente abile tale da costituire titolo preferenziale per la frequenza dei bambini 6.figlio di grandi invalidi del lavoro 7.figlio i cui genitori lavorino 8.figlio il cui genitore, purché unico percettore di reddito, sia stato immesso in cassa integrazione 9.figlio i cui genitori siano iscritti nelle liste dei disoccupati e non percepiscono altri redditi 10.bambino il cui nucleo familiare presenti una situazione socio-ambientale segnalata dal servizio sociale competente, tale da essere di serio pregiudizio per un sano sviluppo psico-fisico del bambino stesso. |
Bologna |
La graduatoria è suddivisa in tre scaglioni di Isee: il primo da 0 a 29.999,99 €, il secondo da 30.000,00 a 41.999,99 € e il terzo da 42.000 € in poi. All’interno di ciascun scaglione le domande vengono graduate secondo il seguente ordine: 1. Bambini conviventi e residenti con un solo genitore esclusivamente nei seguenti casi: unico genitore che l’ha riconosciuto, un genitore è deceduto o detenuto in carcere o ha perso la potestà genitoriale; 2. Bambine/i conviventi e residenti con un fratello e/o sorella disabile ai sensi della Legge 104/92, e/o con un genitore con disabilità grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104/92 o con invalidità pari o superiore al 66%; 3. Bambini i cui genitori lavorano entrambi; 4. Bambini con entrambi i genitori di cui uno lavoratore; 5. Bambini con entrambi i genitori che non lavorano.La graduatoria è suddivisa in tre scaglioni di Isee: il primo da 0 a 29.999,99 €, il secondo da 30.000,00 a 41.999,99 € e il terzo da 42.000 € in poi. All’interno di ciascun scaglione le domande vengono graduate secondo il seguente ordine: 1. Bambini conviventi e residenti con un solo genitore esclusivamente nei seguenti casi: unico genitore che l’ha riconosciuto, un genitore è deceduto o detenuto in carcere o ha perso la potestà genitoriale; 2. Bambine/i conviventi e residenti con un fratello e/o sorella disabile ai sensi della Legge 104/92, e/o con un genitore con disabilità grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104/92 o con invalidità pari o superiore al 66%; 3. Bambini i cui genitori lavorano entrambi; 4. Bambini con entrambi i genitori di cui uno lavoratore; 5. Bambini con entrambi i genitori che non lavorano. |
Trieste |
Punteggi: – bambino in situazione di disabilità: 300 – bambino in situazione di rischio documentata: 300 – bambino in affidamento o adottato: 15 -presenza nel nucleo familiare del bambino di un genitore con disabilità o invalidità superiore al 70%: 60 -nucleo familiare per il quale i Servizi Assistenziali abbiano attuato nell’ultimo anno un intervento di sostegno economico: 50 .bambino con un solo genitore: 100 -bambino con genitori entrambi lavoratori o studenti: 80 -bambino con genitori entrambi disoccupati: 100 -per ogni minore convivente con il bambino per il quale si chiede l’iscrizione: 25-45 punti (a seconda dell’età -presenza di altro minore (convivente con il bambino) che sia iscritto al nido o alla scuola primaria ubicati nel medesimo complesso scolastico: 60 -residenza o domicilio del bambino nella medesima circoscrizione: 80 -bambino che nell’anno scolastico precedente era nelle liste di attesa e non ha mai ricevuto proposte di accoglimento: 20-40Punteggi: – bambino in situazione di disabilità: 300 – bambino in situazione di rischio documentata: 300 – bambino in affidamento o adottato: 15 -presenza nel nucleo familiare del bambino di un genitore con disabilità o invalidità superiore al 70%: 60 -nucleo familiare per il quale i Servizi Assistenziali abbiano attuato nell’ultimo anno un intervento di sostegno economico: 50 .bambino con un solo genitore: 100 -bambino con genitori entrambi lavoratori o studenti: 80 -bambino con genitori entrambi disoccupati: 100 -per ogni minore convivente con il bambino per il quale si chiede l’iscrizione: 25-45 punti (a seconda dell’età -presenza di altro minore (convivente con il bambino) che sia iscritto al nido o alla scuola primaria ubicati nel medesimo complesso scolastico: 60 -residenza o domicilio del bambino nella medesima circoscrizione: 80 -bambino che nell’anno scolastico precedente era nelle liste di attesa e non ha mai ricevuto proposte di accoglimento: 20-40 |
Roma |
In ordine di priorità: -bambini portatori di handicap certificato dalle UU.SS.LL.; -bambini il cui nucleo familiare presenti una situazione socioambientale tale da essere di serio pregiudizio per un sano sviluppo psicofisico del bambino stesso; -bambini di madre nubile lavoratrice o padre celibe lavoratore o vedova/o o comunque provenienti da famiglie dissociate; -bambini conviventi con un solo genitore; -bambini i cui genitori lavorano entrambi. -bambini gemelli. -Saranno inoltre privilegiati i bambini appartenenti a nuclei familiari le cui posizioni lavorative configurino redditi più bassi e comunque documentati. In ordine di priorità: -bambini portatori di handicap certificato dalle UU.SS.LL.; -bambini il cui nucleo familiare presenti una situazione socioambientale tale da essere di serio pregiudizio per un sano sviluppo psicofisico del bambino stesso; -bambini di madre nubile lavoratrice o padre celibe lavoratore o vedova/o o comunque provenienti da famiglie dissociate; -bambini conviventi con un solo genitore; -bambini i cui genitori lavorano entrambi. -bambini gemelli. -Saranno inoltre privilegiati i bambini appartenenti a nuclei familiari le cui posizioni lavorative configurino redditi più bassi e comunque documentati. |
Genova |
1. Bambino portatore di handicap: 100. 2. Bambino residente con almeno un genitore nel Comune: 20 3. Bambino con genitori lavoratori: 14 4. Bambino con genitori lavoratori di cui uno in regime part-time: 13 5. Bambino con genitori lavoratori entrambi in regime p.time: 12 6. Disagio economico della famiglia: 0-9 7. Bambino e/o famiglia in condizioni di disagio sociale: 8,1 8. Gravi problemi del bambino: 8 9. Bambino con un solo genitore: 7,2 Bambino con genitore o fratello con necessità di assistenza: 6,5. 10. Bambino in affido: 6 11. Presenza in famiglia di persone con necessità di assistenza: 5,5. 12. Famiglia con 3 o più figli minori a carico: 5. 13. Presenza di fratelli che frequentano ma non frequenteranno l’anno prossimo lo stesso servizio educativo: 2,7. 14. Residenza o lavoro di un genitore nello stesso quartiere: 1,8 15. Provenienza del bambino/a da altri servizi educativi: 11. Bambino portatore di handicap: 100. 2. Bambino residente con almeno un genitore nel Comune: 20 3. Bambino con genitori lavoratori: 14 4. Bambino con genitori lavoratori di cui uno in regime part-time: 13 5. Bambino con genitori lavoratori entrambi in regime p.time: 12 6. Disagio economico della famiglia: 0-9 7. Bambino e/o famiglia in condizioni di disagio sociale: 8,1 8. Gravi problemi del bambino: 8 9. Bambino con un solo genitore: 7,2 Bambino con genitore o fratello con necessità di assistenza: 6,5. 10. Bambino in affido: 6 11. Presenza in famiglia di persone con necessità di assistenza: 5,5. 12. Famiglia con 3 o più figli minori a carico: 5. 13. Presenza di fratelli che frequentano ma non frequenteranno l’anno prossimo lo stesso servizio educativo: 2,7. 14. Residenza o lavoro di un genitore nello stesso quartiere: 1,8 15. Provenienza del bambino/a da altri servizi educativi: 1 |
Milano |
Punteggi: membro del nucleo famigliare con invalidità fisiche o psichiche: 5 altri figli di età compresa tra 0 e 10 anni: 0,5 per figlio minore convivente con un solo genitore: 1,5 minore invalido: 2 minore in affido: 1 minore gemello: 0,5 presenza di fratelli iscritti in altri nidi o scuole primarie comunali: 1 condizione lavorativa dei genitori: da 2 a 5 sede di prima scelta: 10 sede di seconda scelta: 5Punteggi: membro del nucleo famigliare con invalidità fisiche o psichiche: 5 altri figli di età compresa tra 0 e 10 anni: 0,5 per figlio minore convivente con un solo genitore: 1,5 minore invalido: 2 minore in affido: 1 minore gemello: 0,5 presenza di fratelli iscritti in altri nidi o scuole primarie comunali: 1 condizione lavorativa dei genitori: da 2 a 5 sede di prima scelta: 10 sede di seconda scelta: 5 |
Ancona |
a) condizioni del figlio (orfano, riconosciuto da un solo genitore, genitori disabili o invalidi, genitori divorziati): da 15 a 23 punti. b) condizioni lavorative dei genitori: da 6 a 13 punti. c) condizioni familiari particolari (parenti disabili, altri figli, ecc.): da 1 a 6 punti. a) condizioni del figlio (orfano, riconosciuto da un solo genitore, genitori disabili o invalidi, genitori divorziati): da 15 a 23 punti. b) condizioni lavorative dei genitori: da 6 a 13 punti. c) condizioni familiari particolari (parenti disabili, altri figli, ecc.): da 1 a 6 punti. |
Campobasso |
Priorità a minori in situazioni di handicap o in situazione disagiata. Ulteriori criteri prioritari: condizioni particolari della famiglia e dei genitori. |
Torino |
Punteggi per la graduatoria: -priorità assoluta – bambini con disabilità certificata, in situazione di disagio sociale o con gravi problemi di salute: 150-60 punti. -un solo genitore coabitante: 36-59. -fratelli conviventi o frequentanti lo stesso nido: 12-22. -condizione lavorativa dei genitori: 8-27. -già in lista d’attesa: 18. -trasferimento da altri asili per cambio residenza: 24. Punteggi per la graduatoria: -priorità assoluta – bambini con disabilità certificata, in situazione di disagio sociale o con gravi problemi di salute: 150-60 punti. -un solo genitore coabitante: 36-59. -fratelli conviventi o frequentanti lo stesso nido: 12-22. -condizione lavorativa dei genitori: 8-27. -già in lista d’attesa: 18. -trasferimento da altri asili per cambio residenza: 24. |
Bari |
Priorità a minori in situazioni di handicap o in situazione disagiata. Ulteriori criteri prioritari: condizioni particolari della famiglia e dei genitori. |
Cagliari |
Punteggi: -minori portatori di handicap: 18 -minori assistibili o in affido familiare: 16 -famiglia monoparentale: 9-13 -famiglia in cui i genitori siano entrambi lavoratori: 2-12 in base al reddito Isee -famiglia in cui i genitori siano entrambi non lavoratori: 1-8 in base al reddito IseePunteggi: -minori portatori di handicap: 18 -minori assistibili o in affido familiare: 16 -famiglia monoparentale: 9-13 -famiglia in cui i genitori siano entrambi lavoratori: 2-12 in base al reddito Isee -famiglia in cui i genitori siano entrambi non lavoratori: 1-8 in base al reddito Isee |
Palermo |
In ordine di priorità: 1 – disagio del minore all’interno del nucleo familiare; 2 – Bambini in situazione di handicap; 3 – Minori segnalati e presi in carico dai servizi sociali del Comune di Palermo; 4 – Assenza di un genitore; 5 – Bambini con padre, madre, fratello o sorella beneficiari della legge 104/92; 6 – Bambini che hanno fratelli che frequentano il nido; A parità di condizioni, gli ulteriori criteri prioritari: 1 – Figli di genitori entrambi lavoratori; 2 – Figli di genitori di cui uno lavoratore; 3 – Figli di genitori entrambi disoccupati. |
Firenze |
Priorità assoluta a : -bambini segnalati dai Servizi Sociali; -bambini diversamente abili certificati dal S.S.N; -bambini segnalati dai Servizi Sociali in affidamento familiare ed etero familiare non preadottivo |
Trento |
Punteggi: -assenza di un genitore: 8-10 punti. -presenza nel nucleo famigliare di persone disabili: 4-6 punti. -presenza di altri figli: 1-3 punti. -situazione lavorativa dei genitori: 2-6 punti. -situazione economica: 0-7 punti. -tempo di attesa per le domande non soddisfatte nella graduatoria precedente: 10 punti. |
Perugia |
Punteggi per la graduatoria 1. Bambino che presenta disabilità psico -fisica: Massimo 2. Bambino inserito in nucleo familiare in gravi difficoltà: massimo 3. Bambino figlio di genitore con gravissima infermità certificata: Massimo 4. Bambino orfano o non riconosciuto da un genitore: 30 5. Per ogni fratello/sorella frequentante il nido al primo settembre: 2 Condizione lavorativa del padre e della madre: da 2 punti (casalinghe, pensionati) a 18 punti (lavoratori dipendenti da 31 ore a settimana o autonomi che non esercitano con coniuge fuori casa). |
Aosta |
Criteri di priorità: a) bambini con problemi sanitari o psicologici o di handicap; b) bambini appartenenti a famiglie multi-problematiche; c) bambini con genitore/i in grave stato di inabilità psicofisica; d) bambini affidati a parenti o a terze persone. Criteri di valutazione: a) punteggio crescente in funzione del maggior impegno lavorativo dei genitori; b) punteggio crescente in funzione della consistenza del nucleo familiare (numero di figli minori coabitanti, presenza di componenti disabili, presenza di minori in affidamento, ecc.); c) a parità di punteggio precede il possessore dell’Irsee inferiore |
Venezia |
Hanno priorità, nell’ordine: – i bambini dichiarati invalidi almeno del 70% e/o portatori di handicap – i bambini in situazione di disagio psico-socio-ambientale – i residenti nel Comune di Venezia e nella Municipalità in cui è ubicato il Nido. Altri punteggi per la graduatoria: -Bambini privi di entrambi i genitori: 6 -Bambini con un genitore solo: 5 -Bambini i cui genitori sono entrambi disoccupati: 3 -Bambini i cui genitori sono entrambi studenti: 3 -Bambini i cui genitori lavorano entrambi: 3 -Presenza di altri figli al di sotto dei nove anni: 1-2 punti -Presenza in famiglia di familiari conviventi portatori di handicap o invalidi al 70%: 2 -Presenza di fratelli frequentanti il medesimo nido: 1 |