Masters of sex, la serie parla di sesso ma con stile

Niente porno o scene scabrose

Diciamolo subito: non fatevi confondere dal titolo. Masters of sex è, sì, una storia di sesso, ma non come quelle a cui la televisione ci ha abituato. Non ci sono nudi integrali come in Spartacus o in True Blood né tanto meno scene erotiche al limite del porno come in Girls. Se quindi è questo che cercate, lasciate stare, cambiate canale. Qui il sesso è per lo più raccontato: si vede, è un filo conduttore tra una puntata e l’altra, ma è solo funzionale ai fini della trama. Racconta le vicende di William Masters e Virginia Johnson, due pionieri della rivoluzione sessuale, due studiosi che negli anni Cinquanta hanno deciso di iniziare a indagare e analizzare le risposte fisiche alle pulsioni esterne.

La scelta di Showtime è più che coraggiosa: non perché la produzione messa in onda parli di sesso, quello ormai lo vediamo da tutte le parti. Nell’era in cui i giornali piazzano in prima pagina la farfallina di Belen, nell’epoca in cui tette e lati B imperversano in prima serata in ogni show e in ogni momento, mostrare il sesso non è più una scelta temeraria. È semplicemente seguire la massa, accettare e condividere quella regola del marketing per la quale le 5 S (sesso, soldi, sangue, spettacolo, sport) sono vincenti: basta puntare su una di queste e il gioco è fatto. No, il vero coraggio della cable è stato quello di usare questo argomento battuto e ribattuto e affrontarlo in modo serio, intellettuale, delicato. Ecco che l’intimità esce dalla dimensione privata per diventare, al di là degli sguardi voyeuristici, un fenomeno da discutere, da rileggere, da indagare. Masters of sex lo fa declinandolo in chiave femminile, rendendo così l’argomento ancora più sofisticato. 

La serie è appena iniziata in America ed è ancora inedita in Italia. C’è da capire se un prodotto del genere nel Belpaese possa trovare il suo posto al sole: con le associazioni dei genitori e quelle religiose sempre “sul chi vive” e con la ghigliottina della censura sempre pronta ad abbattersi sui palinsesti, difficile che abbia qui vita facile. Poi però c’è il Grande Fratello, in cui si fa sesso in diretta tv e nessuno dice niente. Ma, si sa, l’incoerenza è spesso il marchio di fabbrica della televisione italiana. 

Twitter @aleamu

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