Tra Mediaset e Sky vince… la Rai. L’eterna regola de “tra i due litiganti, il terzo gode” si applica anche ai palinsesti televisivi. Perché in Italia la vera novità dell’autunno 2013, sul fronte delle serie tv, la regala la televisione pubblica. Alt, un passo indietro: diciamolo subito. Sky e Mediaset hanno una marcia in più in termini di quantità di novità e di prodotti di qualità che passano sulle loro Reti. Mamma Rai, fatta qualche rara eccezione (come quel piccolo gioiello di The Good Wife), ha sempre offerto poco. Pochissimo. Eppure quest’anno ha messo in saccoccia non uno, non due, bensì tre colpi grossi, accaparrandosi l’anteprima nazionale di tre serie degne di nota.
La prima è avvenuta in estate, con la trasmissione di Under The Dome, ispirata all’omonimo libro di Stephen King: un mystery drama senza grandi pretese ma sicuramente godibile, che in America sta tenendo incollati una media di 11 milioni di telespettatori a settimana e che ha già avuto il benestare per una seconda stagione. Le altre due novità, invece, si materializzeranno in autunno: si tratta di The Newsroom e di Bates Motel, prodotti di punta rispettivamente di Raitre e di Raidue. La prima approda nel Bel Paese (con data ancora da definire) con un anno e mezzo di ritardo rispetto agli States, un gap giustificato dal prodotto: The Newsroom non è per tutti. È una serie complicata, tant’è che ha infiammato la critica ma allo stesso tempo suscitato il disappunto dei giornalisti, infastiditi dalla rappresentazione bonaria e irrealistica di una redazione televisiva. Critiche sensate, ma che non vanno però a sminuire lo show: Aaron Sorkin (già papà di The West Wing) è uno che le serie le sa scrivere.
Dal 13 settembre la seconda serata di Raidue ruoterà intorno alle vicende di Norman Bates, proprietario insieme alla madre del famoso Bates Motel, scenario del film Psycho di Hitchcock: un prequel intimo e dai tratti retrò, con un’interpretazione convincente di Vera Farmiga nei panni della mamma di Norman (e non è un caso che sia in lizza per vincere l’Emmy come miglior interprete in un drama).
Mediaset e Sky fanno spallucce, incassano il colpo, e rispondono proponendo il loro ricco palinsesto, fatto di cult e flop. Al di là del ritorno dei grandi “classici” (The Walking Dead e i series finale di Dexter e Breaking Bad per Sky, 2 Broke Girls e Parenthood per Mediaset), le reti pullulano di new entry. Fox Life è pronta a stordire con la musica latineggiante di Devious Maids (da ottobre), degna erede delle Desperate Housewives (con cui condivide il creatore Marc Cherry e la presenza di Eva Longoria, anche se ora solo nelle vesti di produttrice). Le domestiche diaboliche incantano e seducono e poco importa che sembrino una copia, nemmeno tanto celata, delle disperate cugine casalinghe. Il pubblico amava le prime, adorerà le seconde.
Italia 1 lancia in orario cena e senza censure Hannibal (dal 19 settembre), serie-evento del 2013 che porta sul piccolo schermo la saga di Thomas Harris, regalando un’interpretazione di Hannibal Lecter che non farà sentire la nostalgia di quella magistrale messa a punto da Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti.
Pollice in su anche per le commedie I vicini del terzo tipo (dal 18 settembre su Fox) e 1600 Penn (a ottobre): la prima è esilarante, un ritratto grottesco dell’essere umano letto in chiave aliena; la seconda è una simpatica family story ambientata nelle retrovie della Casa Bianca. Sì anche per Mistresses (10 settembre su Fox Life), storia di donne, amanti, traditrici e cornute: godibile intrattenimento che ricorda che, ogni tanto, la tv deve fare anche solo passare il tempo. Ni, invece, per The Carries Diaries (attualmente in onda su Fox Life), la serie sulla vita adolescente di Carrie Bradshaw: abbiamo convissuto 6 anni con l’eroina di Sex and The City, i suoi vaneggiamenti in chiave teen possiamo anche risparmiarceli.
Deludono le aspettative, invece, Cult (Premium Action) e Ben&Kate (Fox), che si sono trovati la strada sbarrata (leggasi non rinnovo) dopo pochi episodi messi in onda negli States. Flop congiunto, infine, per la pay TV italiana: entrambi i colossi hanno acquistato i diritti per Golden Boy (che Premium Crime trasmetterà dal 18 settembre e Fox Crime dal 26): l’ennesimo poliziotto di cui, a quanto pare, non si sentiva il bisogno. Cassato dagli ascolti.