L’ombrello di Maradona è rivolto a te

L’attacco del campione a Equitalia in tv

Ieri, uno degli ausiliari del traffico sguinzagliati in giro per Roma a far multe, uno che evidentemente nemmeno conosce bene il codice della strada, mi ha messo una multa per la macchina parcheggiata sulle strisce blu, anche se non avrebbe dovuto farlo perché avevo il titolo per la sosta senza pedaggio. Forse era distratto, forse non gliene fregava nulla: una in più o una in meno, avrà pensato, è la stessa cosa.

Con un ricorso otterrei sicuramente ragione, ma la sanzione è tale – 29 euro – che mi costa più contestarla (36 euro) che pagarla. Quindi pago, quindi mi rode, quindi vorrei fare anch’io il gesto dell’ombrello, e magari peggio. Vorrei non pagare, vorrei maledire EquiItalia quando mi arriverà quella cartella con ventinove euro più la maggiorazione, più non so quale tasso applicato, più la mora.

Tuttavia pago, pagherò, come la maggioranza degli italiani. Come tutti quelli italiani che pagano, anche quando pensano di non doverlo fare. Anche quando non hanno i soldi. Anche quando non hanno in famiglia un parente, un protettore nel comando dei vigili urbani che gli toglie la multa. Anche quando magari hanno lasciato l’auto in doppia fila, perché è un bambino piccolo da portare a scuola. Anche quando, come in questi giorni, magari devono chiedere un prestito, per pagare il 100% di acconto irpef sulle tasse, perché altrimenti gli scatterà una mora di cinque del 5 per cento.

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E quindi arriverà loro una cartella esattoriale, maggiorata, per il ritardo sul pagamento di un acconto, che in realtà è un saldo su dei soldi che non hanno ancora guadagnato. E quindi gli rode, e quindi giustamente vorrebbero non pagare. Anche quando magari sono incazzati – questi italiani – perché la cedolare secca del 20% si abbatte sui piccoli affitti pagati in chiaro, e arricchisce tutti quelli che cedono la loro casa in nero, guadagnandoci su due volte. Anche quando domani dovranno pagare una parte della Trise, anche se non sono proprietari. Anche quando – dovranno pagare il canone, per un televisore che non utilizzano mai. 

Fabio Fazio e Diego Armando Maradona nella trasmissione Che Tempo Che Fa di domenica 20 ottobre 2013 

Tutti gli italiani, tutti quelli normali, intendo, nella loro vita, in Italia, hanno avuto almeno una volta un ottimo motivo – piccolo o grande, grave o gravissimo – per fare il gesto dell’ombrello. Tutti vorrebbero aggiustarsi le tasse, le sanzioni, le regole alla loro misura, e scoprire che quando sbagliano gli altri sono feroci evasori, mentre quando sbagliano loro, è solo evasione di sopravvivenza. 

Di tutte le scuse che ho sentito (o che mi sono dato) però, quella di Diego Armando Maradona è la più patetica, e rischia di minare l’incredibile simpatia che ho per l’uomo. Io, che ho amato molto Maradona, anche quando ha fatto gol con una mano, non posso credere che ci consideri così deficienti, da sostenere la tesi paradossale che il contratto non l’ha firmato lui ma il suo procuratore, e per questo motivo le tasse non le deve pagare. E nemmeno posso credere, che abbia rifiutato degli sponsor, che si offrivano di pagare il debito, per una questione di onore, come una divinità ferita, come uno che non si piega una terribile Ingiustizia: potrà anche essere il più grande campione della storia del calcio, ma se poi mi dici che è giusto evadere, e vuoi convincermi che 40 milioni di euro sono il piccolo errore nella scrittura di un contratto, una cosetta in cui non eri consapevole, allora mi arrabbio. 

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Perché il vero equivoco è questo: i quaranta milioni di Maradona non sono alleati dei miei 29 euro ma sono i loro nemici. Dobbiamo pagare più tasse, più servizi, più cartelle, per ogni servizio perché qualcuno non paga, e fa il furbo.

In fondo il nodo tutto qui: abbiamo tutti dentro – noi italiani intendo – qualcosa che non va: la simpatia per i nostri nemici. abbiamo tutti un fondo di sovversivismo, un radicato sentimento antistato, qualche corposo retaggio brigantistico, qualcosa che ci impedisce di leggere con chiarezza, che in quel gesto dell’ombrello, fatto dal grande Diego Armando Non è indirizzato ad EquiItalia, oggi il suo direttore Attilio Befera: è indirizzato tutti noi. Quindi, solo per questa volta, grazie a Maradona, pago i miei 29 euro con il sorriso sulle labbra. Lui ha gli avvocati per combattere, ha la notorietà per vendicarsi in diretta tv, ha i soldi per eludere, ha la faccia tosta per vendicare una offesa che non ha subito come un’ingiustizia. Maradona è il problema, non la soluzione del problema. 

Twitter: @lucatelese

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