Silvio Berlusconi non molla Banca Arner. Secondo quanto risulta a Linkiesta, in un conto corrente dell’istituto di corso Venezia a Milano, intestato all’ex premier, sono ancora parcheggiati cinquanta milioni di euro, suddivisi nelle holding di famiglia e a deposito titoli. Sebbene abbia progressivamente ridotto la sua esposizione, che fino al 2010 ammontava a circa 2-300 milioni di euro, il numero uno di Forza Italia rimane dunque cliente della banca con sedi a Lugano, Dubai e a Nassau, capitale delle Bahamas. Forse in virtù dell’amicizia con Paolo Del Bue, uno dei fondatori dell’istituto.
Nonostante il parterre di correntisti illustri includa il patron di Mediolanum, Ennio Doris, e Cesare Previti, Banca Arner rimane in seria difficoltà. Da due anni la capogruppo Arner SA (il secondo azionista al 9,5% è la cooperativa forlievese Confidi-Prof presieduta da Gianluca Selvi, già amministratore di Arner) è sotto il controllo delle autorità elvetiche, mentre gli amministratori stanno ancora tentando – dopo un fallimento nel 2011 – di organizzare una cordata di imprenditori a loro vicini. Una missione tanto difficile quanto necessaria a evitare la liquidazione oppure un’inevitabile svendita, visto il danno reputazionale derivante dalle inchieste della magistratura. A onor del vero di recente un compratore si era palesato: Francesco Belsito, l’ex tesoriere della Lega Nord che aveva messo sul piatto 20 milioni, stando a quanto ha riferito ai magistrati il promotore finanziario Paolo Sala.
La data che cambia il corso di Banca Arner è il maggio 2008, quando su richiesta della procura di Palermo l’allora presidente Nicola Bravetti finisce ai domiciliari con l’accusa d’intestazione fittizia di beni riferibili a Cosa Nostra. Il processo, poi trasferito a Milano, vede imputati anche i costruttori siciliani Francesco e Ignazio Zummo (padre e figlio) e Paolo Sciumè. Secondo l’accusa, tramite conti accesi presso la Arner Bank di Nassau, gli Zummo avrebbero occultato 13 milioni di euro.
A settembre del medesimo anno, invece, arriva il commissariamento da parte della Banca d’Italia per le irregolarità riscontrate nelle procedure anti riciclaggio. Dopo i rilievi di Via Nazionale, Arner riparte con Mauro Costa come amministratore delegato e Ferdinando Superti Furga alla presidenza, approva un piano industriale e lanciata Orienta Sgr, con focus su investimenti immobiliari e un patrimonio di 50 milioni di euro.
Gli azionisti forti dell’elvetica Banca Arner SA sono Ivo Sciorilli Borrelli (19,6%), Giovanni Schraemli (35,6%) e il fondatore Paolo Del Bue (9,8%) – prescritto nel processo Mills e assolto in quello sui diritti tv Mediaset – oltre a Nicola Bravetti (9,934%) e alla Cafmagil (25%), holding partecipata dai familiari di Del Bue. Confidi-Prof è invece salita al 10% di Arner Spa la scorsa estate, con un investimento di 10 milioni di euro e l’obiettivo di sfruttarne la licenza bancaria e 100 milioni amministrati in private banking per trasformarla nella banca dei commercialisti.
L’istituto, tuttavia, rimane nell’occhio dei magistrati. Lo scorso febbraio Nicola Bravetti, l’ex ad Davide Jarach e il consigliere Marco Milla, l’ex commissario Bankitalia Alessandro Marcheselli, l’ex sindaco Mauro Bontempelli, Giuseppe Poggioli, Giuseppe Cappanera, Elisa Gamondi e Piegiorgio Rivolta, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di ostacolo alla vigilanza, violazione del testo unico bancario e infedele dichiarazione dei redditi in riferimento al progetto immobiliare della Flat point ad Antigua, per il quale erano stati impegnati 34 milioni di cui 20 appartenenti a Berlusconi.
Nella relazione al bilancio 2012 – chiuso con una perdita di 6,1 milioni (5,3 nel 2011), un attivo di 17 milioni (15 nel 2011), liquidità per 26 milioni e crediti nei confronti dei clienti per 63 milioni – si legge che lo scorso aprile Arner ha ricapitalizzato per 1,75 milioni di euro in modo da rimanere sopra dell’asticella fissata dalla Banca d’Italia in una perdita massima di 6,3 milioni per non intaccare il limite minimo del patrimonio di vigilanza. Soglia oltre la quale si sarebbe rischiata la liquidazione. Dai verbali del consiglio di amministrazione si apprende inoltre la nomina a presidente di Andrea Conso, partner dello Studio Annunziata, dell’omonimo ex presidente del consiglio di sorveglianza della Popolare di Milano.
Aggiornamento 29 novembre 2013
Riceviamo e pubblichiamo
In relazione a quanto pubblicato da Linkiesta, si precisa quanto segue:
1) Banca Arner SA svolge la propria attività senza alcun vincolo operativo e non è pertanto “sotto il controllo delle autorità elvetiche”.
2) Banca Arner SA, come affermato nel comunicato diffuso dalla società il 2 maggio 2012 in seguito a indiscrezioni di stampa, non ha mai avuto relazioni di alcun tipo, né tantomeno ricevuto offerte di acquisizione della controllata Banca Arner Spa da parte di dirigenti della Lega Nord.
3) Sono attualmente in corso le valutazioni degli azionisti per un nuovo assetto proprietario di Banca Arner Spa.
4) La Confidi Prof detiene una partecipazione non qualificata nel capitale di Banca Arner Spa. La partecipazione, acquisita in data 18 aprile 2012 da CP Partners, inizialmente pari al 9,5%, si è ridotta al 7,09% in seguito all’aumento di capitale sottoscritto da Banca Arner SA in data 30 aprile 2013. I ratio patrimoniali di Banca Arner Spa sono sempre stati in linea con le disposizioni della Banca d’Italia.
Direzione Generale
Banca Arner SA