Matteo Renzi snobba la politica romana, non il libro di Bruno Vespa. Paradossi della rottamazione. Dopo essersi accreditato come la principale alternativa al Palazzo, da tempo il sindaco di Firenze ha dichiarato guerra alle pompose tradizioni del parlamentarismo capitolino. Per differenziarsi dalla massa dei politicanti appassionati di poltrone e autoblù, recentemente Renzi ha rischiato persino lo strappo all’etichetta. Invitato al Quirinale per gli auguri del presidente della Repubblica alle alte cariche dello Stato, lunedì scorso il sindaco rottamatore si è presentato alla tradizionale cerimonia a piedi, senza auto di servizio. Preferendo al più sobrio abito scuro un giovanile completo grigio chiaro (e quanto ne devono aver discusso i parrucconi presenti al Colle, a giudicare dalle scandalizzate cronache giornalistiche del giorno dopo….).
La crisi istituzionale si è sfiorata alla fine dell’incontro, però. Quando Renzi ha lasciato la residenza del presidente Napolitano senza partecipare al rinfresco. Apriti cielo! «Sono allergico ai buffet di Palazzo» si è giustificato poco dopo il segretario, genuinamente stupito da tanto interesse. Marcando definitivamente le distanze dalla politica tutta tartine e pasticcini.
Coraggioso e ribelle, Matteo Renzi. Eppure c’è una tradizione della politica romana a cui il segretario dem non è riuscito a sfuggire. La quintessenza stessa del Palazzo: la presentazione del libro di Bruno Vespa. Appuntamento obbligatorio per ogni leader che si rispetti. Vero status symbol per i fortunati ospiti invitati al tavolo con l’autore.
I cronisti parlamentari della Capitale sono già stati avvertiti. L’incontro chiave della giornata politica è in programma alle 17.30 a Palazzo Santa Chiara, quando il sindaco di Firenze vedrà il vicepremier Angelino Alfano per fare il punto sui prossimi impegni del governo. Tutto davanti a decine di copie di “Sale, zucchero e caffè”. È l’ultima fatica letteraria del giornalista Rai – impegnato senza sosta nella promozione natalizia del suo libro – la strenna del momento. Resta da chiarire un interrogativo. Perché i tramezzini del Colle sono più indigesti del tomo di Vespa? Misteri della rottamazione.