BERLINO – Più di dieci anni ai vertici della politica a livello locale, Henryk Wichmann, deputato regionale tedesco della Cdu non sembra essersi montato la testa. Dopo essere stato riconosciuto dai lavoratori di un Ostello a Potsdam, è finito al centro dell’interesse di quotidiani e televisioni. A 36 anni, quando partecipa alle sedute del Landtag, il parlamento del Brandeburgo, dorme in una camerata condivisa. Paga 31,50 euro a notte per un letto a castello con bagno comune e colazione inclusa.
E il fatto è che Wichmann risiede a Uckermark, a 175 km da Potsdam, la sede del parlamento del Brandeburgo. In macchina impiega più di due ore di tragitto, e spesso le sedute finiscono tardi, quando con i mezzi pubblici sarebbe impossibile muoversi. Non gli resta che dormire fuori, dalle sei alle otto notti al mese. Pernotta nell’ostello della gioventù di Potsdam dato che, calcolatrice alla mano, con quattro figlie e la moglie a carico, arriverebbe a fatica a fine mese se dormisse in una pensione da 50 euro a notte. Lo stipendio mensile lordo di un parlamentare del Brandeburgo è di 4.390,20 euro, e il contributo per i pernottamenti è di 243 euro al mese.
«Perché dovrei pagare di più?», si chiede in un’intervista alla Bild. «Con più di trenta euro al mese significa che devo aggiungere soldi prendendoli dal mio stipendio. (…) Sono l’unico che guadagna in famiglia, ho quattro figlie tra uno e dieci anni, il denaro che riesco a risparmiare va nella loro istruzione e nelle spese familiari». Basta un rapido calcolo per vedere che con trenta euro a notte, per otto notti al mese, si può stare perfettamente dentro al contributo pernottamenti.
Nonostante sieda nel Landtag dal 2009, e sia un volto conosciuto della politica tedesca, la storia dei pernottamenti di Wichmann è giunta solo ora alle pagine dei tabloid locali. Non è però la prima volta. Per altre ragioni il deputato è già finito al centro dell’attenzione mediatica. La sua storia è oggetto di due documentari girati dal famoso regista Andreas Dresen.
In quali occasioni? La prima nel 2002: in una regione dove il centrosinistra vince ininterrottamente dalla riunificazione tedesca, Wichmann riuscì, senza sponsor e con la sola onnipresenza fisica sul territorio, a conquistare un mandato diretto per la Cdu per il parlamento federale. Il risultato complessivo delle elezioni non gli permise di arrivare al Bundestag, ma la sua vicenda ebbe enorme risonanza proprio grazie al documentario, girato da Dresen, che riprende dal vivo quella che fu una notte elettorale, nel suo piccolo, storica. Riguardo alle sua attività come politico,lo stesso regista ha girato per la televisione un’altra pellicola nel 2012, intitolata «Herr Wichmann dalla terza fila» in cui racconta la quotidianità della politica fatta dal basso.