La storia fra Neill Blomkamp è Halo potrebbe essere una fiaba della Disney. Tanto tempo fa c’era un giovane film maker che sbalordì tutti con il proprio talento negli effetti speciali e con una visione del futuro che mescolava tecnologia sporca, riprese in soggettiva e stile documentaristico, grazie a ad alcuni corti che divennero presto molto cliccati in rete.
Ma prima di questi corti, ce n’erano stati altri tre, una piccola trilogia, che prende il nome di Landfall, dedicata al grande amore della sua vita.
Una donna? No, Halo.
Halo è una saga di videogiochi della Microsoft che ha come protagonista Master Chief, un supersoldato, ultimo della sua razza, impegnato di volta in volta a salvare la razza dalla minaccia del momento. La serie al momento vanta quattro titoli dedicati al protagonista principale (e un quinto in lavorazione), tre spin-off, una collana di fumetti, numerosi libri, un cartone animato e svariati bellissimi spot pubblicitari, tra cui la trilogia di Blomkamp.
Un bel giorno arrivò Peter Jackson, si guardò tutto il materiale prodotto da Blomkamp e vide che era cosa buona. Decise quindi, improbabile fatina della nostra fiaba, di far incontrare i due amanti. Il ragazzo sarebbe stato il prescelto per dirigere l’adattamento cinematografico di Halo.
Il problema di quando si desidera tanto una cosa è che capita di ottenerla quando ancora non sei pronto a gestirla, e il giovane Neill non lo era. Non tanto di girare il film, quanto di gestire i rapporti con 20th Century Fox, le cui smanie di controllo creativo si misero tra lui e Halo come un drago che imprigiona la bella nella torre. Un drago ancora troppo potente, pur con tutto l’aiuto che ti può dare avere l’appoggio di Peter Jackson, e il film implose.
Più tardi, il regista sudafricano ammise che sul momento fu la scelta migliore: «immagina una persona che viene flagellata, quello sono io che dirigo Halo».
Poco male, perché Jackson aveva così voglia di far lavorare Blomkamp, che produsse l’adattamento cinematografico del suo corto Alive in Joburg, trasformandolo in ciò che poi è diventato quel gran bel pezzo di cinema chiamato District 9.
A questo punto i cammini di Halo e Blomkamp sembravano essere diventati due percorsi paralleli, del primo uscirà una un cortometraggio molto convincente, Forward Unto Dawn , che mostrerà al mondo cosa potrebbe essere un film dedicato a Master Chief, il secondo tornò al cinema con Elysium, ma è proprio durante la presentazione del film che il regista confessa di aver ancora tanta voglia di lavorare sul progetto Halo.
«Amo ancora molto il mondo e la mitologia di Halo. Se avessi il pieno controllo, vorrei fare quel film — spiegò Blomkamp — ma è questo il problema, quando lavori su qualcosa di preesistente c’è la tua interpretazione contro quella delle 150 persone coinvolte nel progetto, poi c’è l’interpretazione del pubblico. Tutto ciò non mi attira, le storie originali sì».
Solo che adesso i tempi sono cambiati, e produrre un film, nonostante la piaga delle trilogie, può essere un’operazione meno interessante (e molto più costosa) che produrre una serie TV, soprattutto se hai per le mani un universo vasto come quella di Halo, che potrebbe richiedere del tempo per essere adeguatamente caratterizzata.
Dunque Microsoft, che si è ripresa i diritti, decide che invece di un film vuole una serie TV, una serie che verrà trasmessa attraverso il suo nuovo giocattolo: l’Xbox One. Dunque contatta Spielberg per metterlo al timone del progetto e annuncia il tutto alla presentazione della console, a Maggio 2013.
E infine giungiamo a quello che potrebbe essere il lieto fine di questa favola. Il condizionale è d’obbligo perché la notizia, anche se proveniente da “fonti attendibili” non è ancora stata confermata, ma a quanto pare Blomkamp sarebbe stato incaricato da Spielberg della direzione del pilot, la cui data di uscita è ancora avvolta nelle nebbie.
Cosa possiamo aspettarci da questa serie? Se la notizia di Blomkamp dovesse essere confermata, sicuramente un primo (e speriamo) altri episodi creati da una persona con passione per la materia e i mezzi necessari per realizzare un prodotto di qualità. Discorso diverso quello di Spielberg, che quando si è imbattuto con la narrazione seriale ha rimediato dei sonori schiaffi. Terra Nova, inconcludente serie a base di dinosauri, è stata cancellata dopo la prima stagione e Falling Skies e Under the dome (che è tutta farina del sacco di Stephen King) non sono mai del tutto decollate.
Per quanto riguarda la storia, qualunque idea potrebbe essere valida come assolutamente sbagliata. Halo è ricco di libri che raccontano la genesi del personaggio e le sue prime avventure, e che potrebbero rappresentare una buona base di partenza, ma niente vieta che potremmo anche trovarci di fronte ad una storia originale, o perché no, anche a un racconto non basato su Master Chief (ma visto l’amore dei fan per questo super soldato, sarebbe una mossa decisamente avventata non includerlo).
Certo è che al momento Blomkamp sta terminando le riprese del suo nuovo film: Chappie, una commedia sci-fi, anche stavolta tratta da un suo corto, chiamato Tetra Vaal . Alla pellicola parteciperanno Sharlto Copley, Hugh Jackman, Dev Patel e Sigourney Weaver, e considerando i tempi di postproduzione e montaggio, questa lunga storia d’amore dovrà aspettare ancora qualche mese, ma forse questa potrebbe essere la volta buona.