La cronaca, il ruolo della diplomazia e lo scenario internazionale.
Le nostre analisi:
Il presidente ucraino Viktor Yanukovich ha fermato il novembre scorso la firma di un Accordo commerciale di libero scambio tra Unione europea e Ucraina. Da quel giorno, migliaia di manifestanti pro Ue hanno occupato le piazze di numerose città ucraine. Le proteste più grandi si sono verificate a Kiev, in Piazza Indipendenza (Piazza Maidan). I manifestanti, guidati dall’opposizione al governo di Yanukovich, hanno chiesto nuove elezioni. Per giustificare la decisione presa,il presidente ucraino in occasione del Vertice del Parternariato orientale di Vilnius di fine novembre ha dichiarato che «sfortunatamente l’Ucraina nell’ultima fase è rimasta sola ad affrontare i suoi gravi problemi economici e finanziari». Dietro la decisione di Yanukovich si cela l’ombra di una Russia intenzionata a mantenere Kiev nella sua orbita, e a creare una Unione doganale euro-asiatica parallela all’Unione europea. Martedì 17 dicembre Yanukovich ha firmato un accordo con la Russia che prevede l’abbassamento del prezzo importato da Mosca e 15 miliardi di dollari russi investiti in titoli di stato ucraini.