Povera «vecchina pensionata con 100mila euro di Bot da parte»: quante discussioni intorno ai suoi risparmi, la piccola risparmiatrice della terza età ha ormai ha superato – se non altro per censo – la leggendaria casalinga di Voghera, che era diventata famosa in tempi in cui nessuno le chiedeva il modello Unico. L’entità e il tenore della polemica che ha investito il ministro Graziano Delrio, per le sue dichiarazioni sui Bot a “In Mezz’Ora”, ospite di Lucia Annunziata, dovrebbero farci riflettere. Sembra infatti, che ogni qualvolta si parla di tasse, in questo paese (certo, non senza motivo) scatti un riflesso isterico. E invece non c’è dubbio, che di tasse bisognerà parlare, soprattutto su se sia giusto e opportuno rimodularle, e nel caso come, e in particolare su quali bisognerà alzare, se se ne vuole abbassare qualcuna.
Anche perché una cosa è certa: di questi tempi, è davvero difficile immaginare, che si possano trovare risorse per abbassare la pressione fiscale (come tutti vorrebbero) in modo uniforme e indiscriminato. Quindi il sottosegretario più importante del governo Renzi afferma un principio giusto, e indica un sacrificio possibile, anche se su dimentica di indicare quale potrebbe essere la contropartita. Provo a tradurre in questo modo: è possibile immaginare uno spostamento di pressione fiscale dalle tasse sul lavoro quelle sulla rendita? Credo proprio di sì, e credo che non sia un crimine immaginarlo.
E soprattutto: è davvero buffo che qualcuno abbia preso in prestito l’esempio utilizzato dal sottosegretario, per spiegarci che la vecchina con 100mila euro tassati al 12,5% se ne vedeva portar via dallo stato 12mila 500 euro. Ovviamente è solo terrorismo: la vecchina di Delrio paga le sue imposte soltanto sulle plusvalenze, quindi non più di 3-400 euro in tutto. ma il punto è: se i soldi che si possono recuperare aumentando di poco o molto queste tasse sulla rendita possano essere investiti o meno per abbattere il costo del lavoro. Era quello che prima di diventare ministro chiedeva a gran voce Pier Carlo Padoan, favorevole a imposte para-patrimoniali sulla casa, per rendere più competitive le busta paga italiane, abbassando gli oneri.
Ed è quello che si dovrebbe discutere serenamente se non prevalere l’isteria del “No alle tasse!”, di solito agitata da chi ha votato nei governo tecnici tutti gli aumenti di pressione fiscale di questi anni. Il problema è che se davvero esiste una pensionata così fortunata da avere 100mila euro in banca, la pensione, e magari la casa di proprietà, non sarebbe un’eresia chiederle 40 euro in più, come dice Delrio: se questo sacrificio rendesse più facile l’assunzione di suo nipote.