Il rapporto fra cuneo fiscale e occupazione

Il rapporto fra cuneo fiscale e occupazione

Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori nella scala bassa del reddito fu una delle grandi armi economiche del primo governo Prodi, che nel 1997 tagliò di ben 4 punti percentuali l’incidenza media delle tasse sul lavoro nei confronti di questo gruppo. L’effetto occupazionale sui gruppi target potenziali della misura in questione (giovani, e lavoratori poco qualificati) è visibile nel secondo grafico, che mostra la variazione annuale del cuneo fiscale versus la corrispettiva variazione annuale nel tasso di occupazione per gruppi. Tenendo a mente che non si controlla per nessuna altra variabile che potenzialmente potrebbe avere un effetto su entrambi gli indicatori, si può notare come il gruppo che sembra aver giovato di più da tale taglio (e risentito di più del successivo aumento dal 2004 in avanti) sembra esser stato quello dei 25-29enni, mentre la relazione fra cuneo e occupazione degli altri gruppi sembra sì negativa, ma meno forte. Un aumento di ben 7.9 punti percentuali dal 1998 al 2004 del tasso di occupazione dei 25-29 sembra sosrtanzioso, sebbene non del tutto ascrivibile al taglio del cuneo fiscale. Un esperimento da riprovare con il governo Renzi?

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