Cinque freelance che hanno cambiato la storia del mondo

Liberi professionisti d’autore

Li ricordiamo tutti per le loro capacità di aver realizzato qualcosa di unico, qualcosa che è rimasto nella storia e che di fatto l’ha cambiata. Ma per questi personaggi – che siano artisti, scrittori, disegnatori o imprenditori – prima del successo la vita ha riservato dei momenti difficili. E il parallelismo non può che farsi con il mondo di oggi: troppo spesso freelance è infatti sinonimo di sfruttamento, fatica e scarsa retribuzione, se non addirittura disoccupazione. Chissà che magari per coloro che si trovano ad essere loro malgrado catalogati come lavoratori autonomi, questa condizione non rappresenti l’anticamera del successo. Per gli artisti che sono stati descritti dal sito Hongkiat.com è stato proprio così: ecco chi sono.

Walt Disney

Quando Walt aveva 4 anni vendeva già i suoi disegni ad un vicino, un medico in pensione di nome “Doc” Sherwood. Il soggetto era quasi sempre il cavallo del medico, Rupert. Walt Disney fu poi anche vignettista per il giornale della scuola quando aveva 15 anni. Ha abbandonato la scuola a 16 anni per arruolarsi nell’esercito, ma essendo minorenne fu allontanato. Quindi scelse di aderire alla Croce Rossa e diventare  autista di ambulanze in Francia durante il dopoguerra. Dopo essere ritornato a casa lottò per vendere i suoi disegni, caricature politiche e fumetti a quotidiani, riviste e cinema. Purtroppo per Disney perònon c’erano molte possibilità di fare soldi come designer in quel periodo.
Alla fine ottenne un lavoro presso Pesmen-Rubin Art Studio, dove incontrò Ubbe Iwerks dando vita alla “Iwerks-Disney Commercial Artists”. Il business però non si rivelò vincente, e così si mise in società con Laugh-O-Gram per vendere vignette in teatri locali. Walt divenne freelance vendendo disegni nel suo garage trasformato in studio. Nonostante la frustrazione, continuò a persistere, facendo anche il fotografo freelance per racimolare abbastanza soldi che gli permettessero di arrivare ad Hollywood. Alla fine grazie all’aiuto di suo fratello, al terzo tentativo in affari, nacque lo Studio dei fratelli Disney.

Alfred Nobel

Alfred amava scrivere poesie e inventare qualsiasi cosa. Il suo profilo freelance probabilmente oggi reciterebbe così: “sperimentare sempre con il design del prodotto” Egli è soprattutto conosciuto per la creazione della dinamite, dopo anni di tentativi ed errori. Si interessò di nitroglicerina dopo l’incontro con Ascanio Sobrero, il chimico che la inventò. Poi Nobel continuò a cercare di vendere la sostanza, da utilizzare per demolizioni controllate. Dopo numerosi tentativi falliti di vendita, tornò al tavolo da disegno. Brevettò la sua prima invenzione nel 1867 e la iniziò a vendere immediatamente. Nella sua vita, Nobel possedeva 355 brevetti nel campo della fisiologia, elettrochimica e biologia. Alcuni di questi sono stati utilizzati dai suoi clienti, altri erano in licenza, mentre altri ancora sono stati venduti. Era sempre alla ricerca di persone con cui lavorare sui suoi brevetti con lo scopo di commercializzarli. Infine, come ampiamente intuibile dal suo cognome, è conosciuto per l’ideazione del premio Nobel.

Ernest Hemingway

Ernest Hemingway fu un famoso scrittore americano. La sua prima esperienza come freelance la ebbe scrivendo diversi pezzi di ‘The Trapeze’, il giornale della scuola. Nel 1916, pubblicò il suo primo articolo sotto lo pseudonimo Ring Lardner Jr. A 18 anni, si arruolò sul fronte italiano come autista di ambulanze, proprio come Ray Kroc e Walt Disney. Forse predestinato, vincerà poi il Premio Nobel per la letteratura. Durante i suoi due anni come autista di ambulanza, conobbe il suo primo amore Agnes von Kurowsky (che poi lo rifiutò), vinse la medaglia d’argento italiana di coraggio e quasi perse le gambe a causa di diverse ferite da schegge. Dopo il ritorno a casa, tornò a fare lo scrittore freelance e vide i suoi articoli pubblicati sul Toronto Star Weekly.

Charles Dickens

Dickens è noto per essere stato uno dei più grandi romanzieri che siano mai vissuti. Certo, non si può dire che i suoi primi anni di vita siano stati facili. Con i suoi genitori e il fratello fu in carcere quando aveva solo 12 anni, a causa di debiti non pagati, e in seguito Charles venne lasciato in balia di se stesso. Viveva nella casa di Elisabetta Roylance, un’ amica di famiglia, e poi in una soffitta. Lasciò la scuola per lavorare in una fabbrica, per aiutare la famiglia con i debiti. Alla fine, la famiglia uscì di prigione, grazie ad un’eredità lasciata dalla bisnonna di Charles. La sua unica possibilità di sopravvivere era quella di diventare un giornalista libero professionista, un lavoro che aveva visto praticare da Thomas Charlton, un lontano parente della famiglia. A 21 anni, ha presentato il suo primo racconto pubblicato , “A dinner at Poplar Walk” per il periodico di Londra, Monthly Magazine. Da allora, diventò un vero e proprio giornalista freelance, viaggiando per tutta la Gran Bretagna.

Ray Kroc

Che ci crediate o no, il creatore ceco-americano della più grande catena di ristoranti fast food del mondo, McDonald Inc., un tempo era solo un libero professionista in difficoltà. Fu venditore di bicchieri di carta, autista di ambulanze, agente immobiliare e anche venditore di un frullatore multilama. Lo strumento di miscelazione venduto era una macchina capace di produrre 5 frullati alla volta. Era il suo prodotto migliore, venduto solo da lui. Lavorò faccia a faccia con i clienti e li gestiva personalmente. Ray Kroc era un libero professionista delle vendite con un talento che riusciva a interpretare come sarebbe andato il futuro. Si può dire che fu un lavoratore autonomo da 15 anni, quando si unì alla Croce Rossa come autista di ambulanze, fino al giorno del suo 53esimo compleanno. Dopo aver venduto il suo multi-mixer per i fratelli McDonald, sfruttando la sua ventennale abilità di venditore, decise di entrare in affari con loro. Da qui prenderà il via, dopo aver chiesto i diritti per poter utilizzare il nome McDonald, il business della catena di fast food più famosa al mondo.

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