Così l’Italia è diventata euroscettica

C’era una volta l’europeismo

I dati di Ipsos European Pulse 2014 mostrano, oltre alla percezione dei cittadini europei rispetto all’andamento dell’Ue, nel dettaglio incidenza delle misure comunitarie da una parte e impatto positivo delle stesse dall’altra. Abbiamo riassunto tutte le voci riguardanti l’Italia nelle diverse categorie previste: Economia, Finanza pubblica, Immigrazione, Leggi e Normative, Agricoltura, Decisioni per il bene del Paese, Occupazione, Tassazione dei cittadini, Vita quotidiana e, a seguire, un confronto fra le principali voci in tutti i Paesi europei esaminati.

POLONIA 
La Polonia è il Paese con la visione più positiva sull’impatto dell’Unione su molti temi, tra cui l’occupazione, l’agricoltura, l’immigrazione. Tuttavia, I polacchi avvertono il divario di trattamento tra Paesi “poveri” e Paesi “ricchi”.
UNGHERIA

L’Ungheria è il Paese più favorevole all’ampliamento dei poteri centrali, è anche quello che avverte meno l’influenza sul Governo locale.
GERMANIA
Circa metà dei tedeschi ritiene che la UE abbia avuto un impatto positivo sull’economia, l’occupazione e la vita quotidiana del Paese. Sono tra coloro che meno pensano che l’Unione avvantaggi i Paesi più ricchi.
OLANDA
Gli olandesi si attendono il successo dei movimenti anti-europeisti alle elezioni di maggio. Sono pochi coloro che vorrebbero un Europa più federale.
BELGIO
I Belgi sono tra i più critici nei confronti dell’impatto della UE su occupazione e immigrazione. Circa un Belga su quattro vedrebbe di buon occhio un governo europeo centrale.
SVEZIA
Gli Svedesi sono tra gli europei che meno avvertono l’influenza dell’Unione sulla loro vita di tutti i giorni; ritengono che I partiti anti-europeisti avranno un certo successo alle elezioni di maggio.
REGNO UNITO
I più contrari ad un ampliamento dei poteri dell’Unione Europea, i britannici sono anche tra i più convinti che la Ue abbia influenza sull’immigrazione.
SPAGNA
Gli Spagnoli ritengono che la UE abbia avuto un pessimo impatto sulla loro economia e sulle finanze del loro Paese. Nonostante questo atteggiamento critico, sono tra i meno favorevoli a lasciare l’Unione.
ITALIA
Gli Italiani sono i più propensi a credere che l’Europa abbia avuto un effetto negativo sulla loro vita quotidiana. Circa la metà si aspetta un certo successo alle elezioni europee da parte dei movimenti anti – europeisti.
FRANCIA
I Francesi sono i più convinti del fatto che l’economia del loro Paese abbia risentito della pressione dell’Europa sulla spesa: circa un terzo è favorevole ad una riduzione dei poteri dell’Unione. 

Si tratta di un sondaggio realizzato su individui di età compresa tra 16 e 64 anni sono stati intervistati mediante Ipsos Global @dvisor, Panel Online in Belgio, Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia e Ungheria tra il 4 e il 18 Febbraio , 2014. 1.000 circa per Paese in Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna ; circa 500 interviste per Paese in Belgio, Polonia, Svezia e Ungheria. 1,017 interviste telefoniche condotte nei Paesi Bassi tra il 18 e il 20 febbraio, 2014, su un campione rappresentativo della popolazione olandese avente diritto al voto (18 anni e oltre). Campione ponderato per età, sesso, istruzione, occupazione, regione e voto passato.

Infografica realizzata da 

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