17 MARZO
PUTIN RICONOSCE LA CRIMEA COME STATO SOVRANO
19.30 Secondo quanto riferisce l’agenzia russa Ria novosti, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un documento con cui riconosce la Crimea come stato sovrano. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il decreto sull’indipendenza della Crimea. Nel decreto, riporta l’Ansa, si prende atto della “volontà espressa dal popolo del Crimea nel referendum del 16 marzo 2014” e si formalizza che da questo momento la Russia riconosce la penisola come “Stato indipendente e sovrano”. Mosca riconosce inoltre “uno statuto speciale” per la città di Sebastopoli, dove si è tenuta una consultazione parallela. Pochi minuti dopo la firma a Sebastopoli è esplosa la gioia.
ANCHE IL CANADA ANNUNCIA SANZIONI ECONOMICHE E RESTRIZONI DI VIAGGIO
18.50 Lo riferisce la Reuters con una breaking: Il premier del Canada annuncerà oggi ulteriori sanzioni economiche e restrizioni di viaggio nei confronti di ufficiali russi e della Crimea. (RTRS * Canada PM says will be announcing on Monday more economic sanctions and travel restrictions on senior russian/crimean officials)
UE: “ACCORDO PER COOPERAZONE POLITICA CON UCRAINA PER PROSSIMO VENERDÌ”
18.30 Secondo quanto riferisce la Reuters, l’Ucraina firmerà un accordo per una più stretta cooperazione politica con l’Unione europea il prossimo venerdì, rimandando la firma di un accordo commerciale di vasta portata. L’Unione europea riferisce di aver deciso di separare in due parti l’accordo di associazione (quello che Yanukovich ha rifiutato di siglare lo scorso novembre, portando allo scoppio della rivolta di piazza Indipendenza a Kiev), spingendo per una firma del capitolo della cooperazione politica e del dialogo. Gli aspetti economici e commerciali utili a rinvigorire l’economia ucraina sono rimandati a dopo le elezioni presidenziali del 25 maggio, e dopo l’istallazione a Kiev di un nuovo, permanente governo.
Anticipando gli accordi commerciali, l’Ue ha già deciso, nei giorni scorsi, di fornire 500 milioni di euro di benefici commerciali all’Ucraina, eliminando i dazi su una vasta gamma di prodotti agricoli, tessili e altre importazioni, nel tentativo di sostenere l’economia ucraina.
HAGUE: “POSSIBILI ALTRE SANZIONI, DIPENDERÀ DA MOSCA”
18.30 Il ministro degli esteri britannico William Hague. Lasciando il Consiglio esteri Ue ha commentato: «È possibile aggiungere altre sanzioni, dipende da come reagirà la Russia» al referendum in Crimea. Hague ha sottolineato che si è anche discusso di «come ridurre a lungo termine la dipendenza della Ue dall’energia russa». «Questo – ha aggiunto – sarà a lungo termine il costo maggiore per la Russia».
KIEV: “PRONTI A NEGOZIARE CON RUSSIA SU CRIMEA”
17.30 Secondo quanto riferisce la Reuters, il presidente ucraino ha detto che Kiev è pronta a negoziare con la Russia sulla Crimea, ma che non accetterà mai l’annessione della penisola alla Russia.
I COSTI DELL’ANNESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA
17.10 Secondo il giornale russo Moskovsky Komsomolets, ripreso dal Washington Post, l’annessione della Crimea all’Ucraina costerebbe a Mosca 20 miliardi di dollari. La Crimea, infatti, è totalmente dipendente da Kiev per gas, energia e acqua potabile, e la Russia dovrà costruire nuove infrastrutture, compreso il ponte da tempo in programma che colleghi la Crimea direttamente alla Russia. Finché le infrastrutture non saranno pronte, Mosca dovrà pagare le utenze alla Crimea.
Un analista citato dal Moskovsky Komsomolets suggerisce che i costi dell’annessione sarebbero di 20 miliardi di dollari nei prossimi tre anni.
Secondo l’ex ministro dell’energia Kudrin, costerebbe invece 50 miliardi a trimestre, qualora fossero imposte sanzioni economiche europee contro la Russia.
ASHTON: “SPERIAMO IN DISTENSIONE DELLA SITUAZIONE”
Catherine Ashton, Alto rappresentante per gli Affari esteri della Ue, interviene dopo l’approvazioni di sanzioni europee contro 21 personalità russe e ucraine: “Il nostro obiettivo è distendere la situazione in Ucraina in vista delle elezioni presidenziali di maggio”
L’ELENCO DEI RUSSI SANZIONATI DAGLI USA
16.20 Lo diffonde la Casa Bianca sul suo sito:
- Vladislav Surkov: Surkov is being sanctioned for his status as a Presidential Aide to Russian President Vladimir Putin.
- Sergey Glazyev: Glazyev is being sanctioned for his status as a Presidential Adviser to Russian President Vladimir Putin.
- Leonid Slutsky: Slutsky is being sanctioned for his status as a State Duma deputy, where he is Chairman of the Duma Committee on CIS Affairs, Eurasian Integration, and Relations with Compatriots.
- Andrei Klishas: Klishas is being sanctioned for his status as a Member of the Council of Federation of the Federal Assembly of the Russian Federation and as Chairman of the Federation Council Committee of Constitutional Law, Judicial, and Legal Affairs, and the Development of Civil Society.
- Valentina Matviyenko: Matviyenko is being sanctioned for her status as Head of the Federation Council
- Dmitry Rogozin: Rogozin is being sanctioned for his status as the Deputy Prime Minister of the Russian Federation.
- Yelena Mizulina: Mizulina is being sanctioned for her status as a State Duma Deputy.
- Sergey Aksyonov: Aksyonov is being designated for threatening the peace, security, stability, sovereignty, or territorial integrity of Ukraine, and for undermining Ukraine’s democratic institutions and processes. Aksyonov claims to be the Prime Minister of Crimea and has rejected the authority of the legitimate government in Kyiv.
- Vladimir Konstantinov: Konstantinov is being designated for threatening the peace, security, stability, sovereignty, or territorial integrity of Ukraine, and for undermining Ukraine’s democratic institutions and processes. Konstantinov is the speaker of the Crimean parliament, which on March 11, 2014, declared independence from Ukraine.
- Viktor Medvedchuk: Medvedchuk, leader of Ukrainian Choice, is being designated for threatening the peace, security, stability, sovereignty, or territorial integrity of Ukraine, and for undermining Ukraine’s democratic institutions and processes. He is also being designated because he has materially assisted, sponsored, or provided financial, material, or technological support to Yanukovych and because he is a leader of an entity that has, or whose members have, engaged in actions or policies that undermine democratic processes or institutions in Ukraine and actions or policies that threaten the peace, security, stability, sovereignty, or territorial integrity of Ukraine.
- Viktor Yanukovych: Former Ukrainian President Yanukovych is being designated for threatening the peace, security, stability, sovereignty, or territorial integrity of Ukraine, and for undermining Ukraine’s democratic institutions and processes. After abandoning Kyiv and ultimately fleeing to Russia, Viktor Yanukovych called upon Russian President Vladimir Putin to send Russian troops into Ukraine.
GORBACIOV: “REFERENDUM CRIMEA CORREGGE UN ERRORE STORICO”
16.00 Il mondo dovrebbe accogliere con favore il ricongiungimento della Crimea con la Russia perché questa correggerà un errore storico commesso in epoca sovietica. Lo sostiene l’ultimo leader dell’Urss Mikhail Gorbaciov, che ricorda che la Crimea è finita a far parte del territorio ucraino solo perchè fu trasferita dal leader sovietico Nikita Khruscev quando entrambi i Paesi facevano parte dell’Urss.
Così TmNews:
«Per imporre sanzioni occorrono basi molto gravi. E queste vanno sostenute dalle Nazioni unite» ha detto Gorbaciov all’Interfax. «La possibile assunzione della Crimea in territorio russo non costituisce una tale base», ha detto, descrivendo il referendum di ieri, in cui il 97% degli abitanti della Crimea ha votato il ricongiungimento a Mosca, «un successo che ha risposto alle aspettative degli abitanti».
«Finora la Crimea è stata legata all’Ucraina a causa di leggi sovietiche approvate senza chiedere alla gente, ora la gente di Crimea ha deciso di correggere l’errore», ha detto il padre della perestroika. «Questo andrebbe accolto con favore e non con l’annuncio di sanzioni».
MOGHERINI: “SANZIONI UE SOLO PER SEI MESI E SENZA MEMBRI DEL GOVERNO RUSSO”
16.00 Tra le 21 persone colpite dalle sanzioni, la «cui durata è sei mesi», di divieto di visti e congelamento dei beni «non ci sono membri del governo, né giornalisti, né rappresentanti di società e aziende». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, precisando che nella lista di nomi «tre sono militari». «La nostra priorità ed il nostro obiettivo è evitare che la Russia cada nelle proprie tentazioni di isolamento internazionale», ha aggiunto il ministro degli Esteri.
Il ministro Mogherini ha aggiunto che l’Unione europea «non riconosce» il risultato del referendum in Crimea considerandolo «illegittimo e illegale». E la reazione a questo atto è stata «univoca e unitaria». «Il primo messaggio è rivolto a Mosca per evitare che che compia gli atti necessari per annettere la Crimea»
UCRAINA RICHIAMA SUO AMBASCIATORE A MOSCA PER CONSULTAZIONI
15.55 Lo riferisce il ministro degli Esteri ucraino, ripreso dalla Reuters. Kiev ha richiamato da Mosca il suo ambasciatore per consultazioni.
OBAMA: “CI SARANNO ULTERIORI SANZIONI PER CHI SUPPORTERÀ LA RUSSIA”
15.50 L’intervento di Barack Obama dopo l’approvazione di una prima tranche di sanzioni Usa contro militari e politici russi:
“Adotterò misure contro la Russia perché è responsabile di quel che sta accadendo. Imporremo sanzioni perché la Russia ha minato la sovranità della Crimea. Ho firmato un nuovo ordine esecutico che aumenterà le sanzioni. Ci saranno sanzioni contro chi ha supportato il governo russo”.
“Nel frattempo continueremo le consultazioni con i nostri partner europei”.
“Questa settimana incontrerò i leader della Nato, Polonia, Lituania e Paesi Baltici”
“Calibreremo la nostra risposta in base a quel che farà la Russia. Vorremmo risolvere la questione in modo diplomatico, con una soluzione che rispetti sia Russia che Ucraina”
“Ora tocca a Mosca scegliere se far aumentare o far calare la tensione”
Lo stesso Obama ha inoltre affermato che contro Mosca c’e’ l’isolamento internazionale. E nessuno riconosce il referendum in Crimea. Il Presidente Usa ha concluso dicendo che un percorso diplomatico per risolvere la crisi in Ucraina resta ancora valido.
#Obama calls for #Russia pulling soldiers in #Crimea back, and more international observers to be deployed there. http://t.co/OxlChSljtw
— AJELive (@AJELive) 17 Marzo 2014
Obama: “We’ll continue to make clear to Russia that further provocations will achieve nothing except to further isolate Russia.” #Ukraine
— The White House (@WhiteHouse) 17 Marzo 2014
ROGOZIN, VICE PREMIER RUSSO COLPITO DALLE SANZIONI SCRIVE:
Il vice-premier russo Dmitry Rogozin, uno degli 11 personaggi russi sanzionati dagli Usa, si rivolge al presidente Usa con questo tweet:
«Compagno Obama, cosa farai con coloro che non hanno né conti né proprietà all’estero? O non hai pensato a questo?»
Comrade @BarackObama, what should do those who have neither accounts nor property abroad? Or U didn’t think about it?)http://t.co/16KUTJPXOl
— Dmitry Rogozin (@DRogozin) 17 Marzo 2014
I think some prankster prepared the draft of this Act of the US President)
— Dmitry Rogozin (@DRogozin) 17 Marzo 2014
USA: SANZIONI CONTRO 11 FUNZIONARI RUSSI
15.20 Barack Obama ha stabilito per decreto sanzioni economiche e congelamento dei beni ai danni di diversi alti funzionari russi, tra cui stretti collaboratori di Vladimir Putin e lo stesso ex presidente ucraino Ianukovich. Lo rende noto la Casa Bianca. Tra loro Vladislav Surkov, Sergey Glazyev e il parlamentare della Duma, Leonid Slutsky.
UE ADOTTA SANZIONI CONTRO 21 POLITICI E MILITARI RUSSI E DELLA CRIMEA
14.40 Secondo quanto riferisce l’Ansa, l’Ue ha adottato “misure restrittive” contro 21 “politici e militari” di Russia e Crimea. Lo riportano fonti diplomatiche europee, specificando che delle 21 personalità, 13 sono russe, 8 della Crimea. Le fonti aggiungono che sull’eventuale annullamento del vertice G8 in programma a Sochi in giugno saranno i leader europei nel vertice a prendere la decisione.
Il ministro degli Esteri lituano, Linas Linkevicius, ha detto con un tweet che le sanzioni consistono in divieti di viaggio e congelamento di risorse, cui faranno seguito «ulteriori misure europee in pochi giorni». I leader dei 28 Paesi membri si incontreranno ancora a Bruxelles il prossimo giovedì e venerdì.
La lista dei personaggi sanzionati dai ministri degli Esteri sarà pubblicata sull’Official journal dell’Unione europea. Si tratterebbe di 13 russi e 8 della Crimea, sanzionati «per aver minato alla sovranità territoriale ucraina».
Fra le persone colpite dalle misure mirate decise dal consiglio Ue Affari esteri, riunitosi oggi a Bruxelles, non ci sono membri del governo russo o ucraino, giornalisti o rappresentanti di società, ha spiegato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini. Le misure avranno carattere temporaneo e saranno valide per sei mesi.
CRIMEA, CREATA NUOVA BANCA CENTRALE
14.35 Secondo quanto riferito dal premier della Crimea e riportato da Al Jazeera, la penisola ha creato una nuova banca centrale e aspetta di ricevere 30 milioni di dollari dalla Russia come supporto
PROPOSTA DI MOSCA A USA: GRUPPO DI SUPPORTO PER UCRAINA
14.30 Secondo quanto riferisce TmNews, la Russia avrebbe proposto agli Stati Uniti e all’Ue la creazione di «un Gruppo di supporto per l’Ucraina, con un formato che sia accettabile a tutte le forze politiche ucraine». Il ministero degli Esteri moscovita ha emesso una dettagliata nota con cui formalizza le proposte per una soluzione della crisi ucraina, già avanzata nei giorni scorsi, ma ora ribadite formalmente mentre i ministri degli Esteri dell’Unione europea passano al vaglio a Bruxelles possibili sanzioni contro la Russia.
«Mosca, assieme ai partner internazionali, è pronta senza alcun indugio alla creazione di un meccanismo multilaterale per una soluzione alla crisi ucraina», si legge nel testo, diffuso da Rias Novosti. Questo Gruppo di supporto dovrebbe farsi garante poi dello status di neutralità militare dell’Ucraina, con una risoluzione Onu.
Ma alla proposta di continuare il dialogo diplomatico, la Russia affianca una serie di richieste, compreso l’appello a «riconoscere e rispettare il diritto della Crimea a decidere il proprio futuro in base alla libera espressione della voltontà pololare», ovvero a riconoscere i risultati del referendum di ieri, con cui il 96,77% della popolazione della Crimea chiede il ricongiungimento alla Russia.
Mosca chiede anche che alla lingua russa venga riconosciuto la status di seconda lingua ufficiale in Ucraina. E che a Kiev venga velocemente avviato un processo di riforma costituzionale: «Questo deve entrare nel programma del Gruppo di supporto», precisa la nota del ministero degli Esteri.
USA, SANZIONI CONTRO SETTE UFFICIALI RUSSI
14.39 Il presidente Usa Barack Obama ha annunciato sanzioni contro sette ufficiali russi dopo il referendum in Crimea.
ASHTON CHIEDE SEGNALI DI DE ESCALATION A PUTIN. OGGI VERTICE A BRUXELLES
12.30 Oggi vertice dei ministri degli Esteri a Bruxelles. Ucraina al centro dell’incontro, si deciderà se imporre sanzioni a Mosca, dopo che il Cremlino ha riconosciuto il risultato del referendum di ieri, con cui la Crimea ha chiesto l’annessione alla Russia.
L’Alto rappresentante per gli Affari Esteri Catherine Ashton ribadisce: “Il cosiddetto referendum della Crimea è illegale perché viola la costituzione ucraina e il diritto internazionale” E chiede alla Russia di Putin segnali di de-escalation, non ancora arrivati.
Il video diffuso da Al Jazeera:
SIMFEROPOLI INVITA SOLDATI UCRAINI A DISERTARE
12.15 L’appello lanciato dal Parlamento di Simferopoli ai militari ancora fedeli a Kiev nella Penisola: I soldati ucraini in Crimea «lascino le loro basi», che «appartengono alla nuova Repubblica», e «potranno vivere tranquillamente qui». «Andate nelle basi russe», recita una nota del Parlamento.
PARLAMENTO CRIMEA: MONETA UFFICIALE È IL RUBLO RUSSO
12.00 Il Consiglio supremo della regione dopo l’esito del referendum di ieri ha sancito che il rublo è a partire da oggi valuta ufficiale della Crimea, insieme alla grivna ucraina con cui conviverà, per decreto, fino al gennaio del 2016. La moneta ucraina, grivna, si potrà scambiare fino al primo gennaio 2016. Nella fase transitoria fino al nuovo testo costituzionale, la Repubblica di Crimea risponderà alla Carta del 1998. Lo comunica comunicato il Parlamento della regione sul suo sito.
BERLINO NON RICONOSCE L’ESITO DEL REFERENDUM
12.00 Secondo quanto riporta il portavoce Steffen Seibert in conferenza stampa, il governo tedesco non riconosce l’esito del Referendum «illegale» in Crimea. «Questo significa che per noi come per la comunità internazionale nulla è cambiato nella integrità territoriale dell’Ucraina», ha spiegato.
DOMANI DISCORSO DI PUTIN ALLA DUMA SU CRIMEA
11.30 Secondo quanto riporta Interfax, domani il presidente russo Vladimir Putin si pronuncerà davanti al parlamento russo sulla situazione in Crimea dopo il referendum per l’annessione della penisola alla Russia. Lo riferisce il vice presidente della Duma Ivan Melnikov. Il discorso è previsto per le 15 ora locale (le 12 in Italia).
CRIMEA: PASSAGGIO ALL’ORARIO RUSSO ENTRO FINE MESE
11.30 Secondo il giornalista di Al Jazeera Barnaby Phillips, la Crimea passerà all’orario russo entro la fine di questo mese.
PARLAMENTO KIEV VOTA LA PARZIALE MOBILITAZIONE DELLE TRUPPE
11.30 Il Parlamento ucraino ha votato questa mattina un decreto presidenziale con cui si chiede la parziale mobilitazione delle truppe ucraine, coinvolgendo 40.000 riservisti. Secondo quanto riferito da Andriy Parubiy, segretario del Consiglio nazionale di Sicurezza e Difesa, 20 mila riservisti saranno scelti tra le forze armate, e il resto tra le forze della neonata Guardia nazionale.
Il parlamento ucraino ha approvato uno stanziamento straordinario da 6,9 miliardi di grivnie (circa 530 milioni di euro) per le spese militari. Già ieri il premier Arseni Iatseniuk aveva annunciato l’istituzione di «un fondo da 6,8 miliardi di grivnie (515 milioni di euro, ndr) per finanziare la difesa» sottolineando che sarebbero state tagliate altre spese, incluse quelle sociali.
“TRUPPE UCRAINE NON LASCERANNO LA CRIMEA”
11.00 Le truppe ucraine non lasceranno la penisola di Crimea dopo il referendum di ieri che ha sancito l’annessione alla Russia e che il governo di Kiev non riconosce. Lo ha detto il leader del partito nazionalista ’Svobodà, Oleg Tiaghnibok. «La Crimea – ha detto il leader politico – è territorio nostro e difenderemo questo territorio».
PARLAMENTO CRIMEA CHIEDE ANNESSIONE A RUSSIA
10.40 Il parlamento crimeano ha chiesto a Mosca. di fare entrare la repubblica di Crimea in qualità di nuovo soggetto della Federazione Russa con lo status di Repubblica. Lo si legge nella dichiarazione approvata oggi dal parlamento e pubblicata sul suo sito.
CRIMEA DICHIARA INDIPENDENZA E CHIEDE ANNESSIONE ALLA RUSSIA
10.30 L’assemblea regionale della Crimea ha dichiarato l’indipendenza dall’Ucraina e ha fatto richiesta di annessione alla Russia, dicendo che tutte le proprietà dello stato ucraino nella penisola verranno nazionalizzate. Nel documento approvato questa mattina dall’assemblea si legge: “La Repubblica della Crimea fa appello alle Nazioni Unite e a tutti i Paesi del mondo perché sia riconosciuta come stato indipendente”.
Oltre alla nazionalizzazione dei beni di Stato ucraini, il Parlamento ha annunciato anche lo smantellamento delle forze militari ucraine, il pagamento di stipendi e pensioni in rubli, e ribattezzato il Parlamento dall’ucraino Rada al russo Duma.
AKSIONOV: “OGGI DELEGAZIONE RUSSA IN CRIMEA PER DISCUTERE L’ANNESSIONE”
10.00 Il premier della Crimea, Sergei Aksionov, intervistato da Channel One, ha affermato che oggi una delegazione della Crimea arriverà a Mosca per discutere l’annessione della penisola sul Mar Nero alla Russia. «Una delegazione del Parlamento della Crimea partirà per Mosca lunedì pomeriggio per altri incontri con la Duma e il Consiglio della Federazione per finalizzare il processo di inclusione nella Russia», ha detto Aksionov. In Crimea, ha aggiunto, questa mattina si svolgerà una sessione straordinaria del Parlamento per ratificare i risultati del referendum di ieri.
IL CONSIGLIO DI SEBASTOPOLI HA RATIFICATO ALL’UNANIMITÀ IL RISULTATO DEL REFERENDUM
#Sevastopol council votes unanimously to accept the referendum results. 95.6% of public here voted to join #Russia pic.twitter.com/Zf7iu2JxV6
— Jennifer Glasse (@JenniferGlasse) 17 Marzo 2014
DUMA RUSSA SODDISFATTA DEI RISULTATI DEL REFERENDUM
10.00 Da Mosca Sergei Neverov, vice presidente della Duma, ha espresso soddisfazione per risultati della consultazione referendaria, sottolineando che «tutte le decisione legislative ncessarie sui risultati del referendum verrano prese al più presto possibile». «Il referendum mostra che il popolo di Crimea vede il proprio futuro come parte della Russia», ha concluso.
REFERENDUM CRIMEA, COMMISSIONE ELETTORALE: “95,6% VOTI A FAVORE”
9.30 Secondo quanto riferisce il capo della commissione elettorale locale Valeri Medvedev, ripreso dall’Ansa, il referendum per l’annessione di Sebastopoli alla Russia si è concluso con il 95,6% di voti a favore. L’affluenza è stata dell’ 89,5%.
USA E UE: “RISULTATO REFERENDUM ILLEGALE”. NUOVA CHIAMATA OBAMA-PUTIN
9.00 Il risultato del referendum è stato dichiarato illegale da Stati uniti ed Unione europea. Gi Usa hanno affermato che il mondo non riconoscerà il voto che si è svolto sotto «minacce di violenza e intimidazioni da un intervento russo che viola le leggi internazionali». In seguito c’è stata una nuova telefonata tra Barack Obama e Vladimir Putin in cui il presidente americano ha avvisato il leader russo del rischio di «costi aggiuntivi» per la Russia, con un riferimento alla possibilità che vengano varate sanzioni da Stati uniti e Ue.
«Il presidente Obama ha ribadito che una soluzione diplomatica non può essere ottenuta mentre le forze militari russe continuano le loro incursioni nel territorio ucraini e che esercitazioni russe in larga scala non faranno altro che esacerbare la situazione«, ha detto ancora Obama al presidente russo, secondo quanto riportato dalla Casa Bianca.
Obama ha ripetuto che gli Usa «non riconosceranno mai» il voto di secessione della Crimea dall’Ucraina e di annessione alla Russia.
Obama ha ricordato a Putin che gli Stati Uniti e i loro alleati imporranno sanzioni contro la Russia se questa annetterà a sé la Crimea.
AKSIONOV: 96,6% HA VOTATO PER L’ANNESSIONE ALLA RUSSIA
8.00 Il risultato definitivo del referendum in Crimea per il ritorno in Russia è del 96,6% a favore: lo twitta il premier locale Serghiei Aksionov. Secondo lìufficio elettorale ha votato l’83% degli aventi diritto.