Il Movimento Cinque Stelle torna in piazza. Tour elettorali, iniziative sul territorio, comizi itineranti. A partire dal prossimo sabato i grillini provano a riconquistare spazio e visibilità. Un’offensiva mediatica studiata per arginare il protagonismo di Matteo Renzi, probabilmente. Anche in vista della prossima tornata elettorale per le Europee. Gli appuntamenti sono tanti. Si parte sabato con un grande evento a Milano. Lo hanno già ribattezzato l’Expo Tour: oltre ottanta esponenti del movimento tra parlamentari e consiglieri regionali e comunali – al seguito di Beppe Grillo – si recheranno in visita ai cantieri dell’esposizione universale. «Vogliamo fare luce sull’iniziativa – raccontano i grillini – Ispezioneremo il sito e incontreremo i cittadini: sarà una grande operazione trasparenza».
L’immagine del movimento con le braccia incrociate rischia di far perdere consensi. Matteo Renzi non perde occasione per sottolineare l’ostruzionismo del M5S? In vista delle Europee i grillini provano a offrire un’altra prospettiva.
Nasce con questo obiettivo il #Noncifermate Tour. Un impegnativo percorso di incontri sul territorio che partirà lunedì prossimo. I protagonisti sono i 26 deputati sospesi dall’attività parlamentare dopo i disordini che hanno seguito l’approvazione del decreto Bankitalia. Saranno loro a girare il Paese a bordo di due camper (ironia della sorte, il mezzo di trasporto è lo stesso che aveva accompagnato il presidente del Consiglio durante le sfortunate primarie del 2012). A Montecitorio parlano di un evento senza precedenti. I numeri sono effettivamente ambiziosi: in meno di un mese i parlamentari visiteranno circa 80 città. Si parte il 17 marzo a Verona e si arriva a Torino, il 15 aprile. Tra le due date, tutta la Penisola. Sicilia compresa.
Lo scopo dell’appuntamento è fin troppo evidente. «Vogliamo informare i cittadini dell’attività svolta dai nostri parlamentari nell’ultimo anno – racconta il capogruppo Federico D’Incà – In Aula e nelle commissioni». Torna alla mente lo Tsunami Tour che solo un anno fa portò Grillo in giro per il Paese. Erano state proprio le piazze stracolme di quell’esperienza ad anticipare il clamoroso risultato elettorale. Adesso i Cinque Stelle ci riprovano. Il format è simile: ogni giorno una città diversa, dirette streaming da ogni piazza per permettere ai curiosi di seguire l’evento.
Snobbati da giornali e televisioni che ne boicottano le principali iniziative, così almeno si lamentano, i parlamentari grillini scenderanno nelle strade per fare “controinformazione”. «Ci trasferiamo a lavorare fuori dal Palazzo – si legge nel comunicato ufficiale – Incontriamo i cittadini, informiamo le persone di quello che succede nelle stanze del potere». Agli italiani saranno raccontate le tante iniziative e la battaglie svolte in Parlamento. E chissà che l’occasione non sarà utile per fare il punto anche sulle recenti espulsioni dai gruppi di Camera e Senato (oggi Gianroberto Casaleggio in visita a Montecitorio ha affrontato anche questa vicenda).
Intanto i Cinque Stelle assicurano che i sondaggi in vista delle Europee sono in crescita. «Siamo al 27 per cento, la prima forza politica» ha confermato il vicepresidente grillino della Camera Luigi Di Maio, intervenuto nel pomeriggio su RadioDue. Ecco perché qualcuno non sembra gradire certe letture. «Non stiamo tornando nelle piazze – raccontano alla Camera – Semplicemente perché le piazze non le abbiamo mai lasciate. Ogni sabato e domenica siamo sempre impegnati in numerose iniziative sul territorio».
Eppure il forcing mediatico colpisce. Dopo la visita ai cantieri dell’Expo e il viaggio in camper, ad aprile scenderà di nuovo in campo Beppe Grillo. L’ultimo giro di spettacoli si chiama “Te la do io l’Europa”. Il tema è evidente, così come la prossimità alle elezioni che porteranno per la prima volta le cinque stelle a Bruxelles. Euro, Banca centrale, troika, tecnocrazia. Le parole d’ordine del tour saranno le stesse della parallela campagna elettorale. Anche stavolta i curiosi non dovranno allontanarsi troppo da casa. Grillo girerà l’Italia da Nord a Sud. Catania, Napoli, Ancona, Milano, Bologna, Padova, Firenze. E la gran chiusura a Roma il 14 aprile.
Basterà per superare nelle urne il Partito democratico del presidente del Consiglio? Grillo è convinto di sì. Oggi sul blog del leader pentastellato l’ennesimo attacco al segretario dem, paragonato a Mussolini. «Renzie – scrive l’ex comico genovese -invece di governare, ammesso che ne sia capace, sta facendo campagna elettorale permanente per le europee. Vinceremo noi, comunque».