Il futuro (mai arrivato) che sognavamo negli anni ’70

10.000 persone nello spazio

Negli anni Settanta avevamo un’idea del futuro molto diversa da quella che abbiamo oggi. Nel 1968, Kubrick (e Arthur Clarke, naturalmente) si immaginavano il 2001 come un’odissea nello spazio, in cui la conquista della Luna era cosa fatta e la tecnologia era talmente evoluta da permettere di creare un’intelligenza artificiale in grado di dialogare con l’uomo senza problemi (altro che Siri). Le cose, inutile dirlo, non sono andate esattamente così.

Ma non erano solo scrittori e registi a sognare un futuro molto diverso da quello che si è avverato: anche la NASA non era da meno. Nel 1975 l’ente spaiale statunitense si immaginava la possibilità di costruire enormi navi spaziali in cui potessimo vivere esattamente come sulla Terra: le space colony, colonie spaziali. Delle piccole comunità di 10.000 persone circa, in orbita intorno alla Terra e nel Sistema Solare, completamente autosufficienti.

Anche in questo caso il futuro che ci immaginavamo non si è pienamente realizzato. E, almeno per il momento, dobbiamo accontentarci della nostra piccola Stazione Spaziale Internazionale e riguardare con una strana nostalgia del futuro le bellissime immagini delle space colony che la NASA aveva fatto realizzare.

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