Tra 2011 e 2013 le imprese che hanno investito su web, innovazione ed export sono cresciute fino a cinque volte di più rispetto a chi non l’ha fatto. Lo dice un’indagine dello Studio Giaccardi & Associati, che ha coinvolto 111mila aziende delle province di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena. In quell’area negli ultimi otto anni sono sparite circa 3.300 società, mentre altre resistevano e aumentavano dipendenti e fatturato. Come hanno fatto? E cosa possono insegnare le loro storie agli imprenditori italiani in difficoltà?
Da un solo lavoratore a 60
VM Sistemi è nata a Faenza trent’anni fa. Il suo settore è l’Information Technology, con prodotti e servizi software e hardware. Tra i clienti ha grossisti di materiale elettrico e officine di rettifica e ricambi per auto, ma è impegnata anche in partnership con giganti come Ibm e Hp. La chief operating officer Silvia Montanari racconta che il primo dipendente fu assunto tra fine 1984 e inizio 1985. «Da allora il numero degli addetti è sempre salito. L’aumento è continuato anche dopo l’inizio della crisi ancora in corso, anche se con picchi non troppo elevati. Oggi siamo a circa una sessantina. Anche il giro d’affari non ha mai smesso di crescere: abbiamo chiuso il 2013 con 12 milioni e 500mila euro. Quest’anno potremmo arrivare a 13 milioni».
L’impresa è online da almeno 15 anni. Montanari sottolinea l’importanza dell’area riservata ai clienti. «Attraverso il loro account possono inserire direttamente le richieste di supporto nel nostro sistema centrale. Questo ci permette di vederle subito, e richiamare prontamente chi ha bisogno di aiuto. Nella stessa sezione del sito si trovano anche manuali, pacchetti di installazione di aggiornamenti software e altro materiale utile».
La parola chiave del successo dell’azienda sembra essere una: innovazione. «Un tassello fondamentale, che ci ha consentito di restare sul mercato e mantenere un trend di crescita importante per decenni. Negli ultimi anni nel nostro campo sono arrivate novità molto significative, che hanno stravolto il modo di mettere a punto i software e soprattutto le infrastrutture tecnologiche». Un esempio? «Se un tempo vendevi server, oggi magari chi li comprava non ne acquista più, perché può usare macchine che non sono fisicamente nella sua sede. Abbiamo cercato di rimanere al passo – conclude Montanari – e ci siamo dovuti trasformare un po’».
Raddoppiare ogni anno le vendite online
Nel 2006 a Cesenatico nasceva Securitaly. I suoi prodotti spaziano dalla sicurezza (metal detector, videosorveglianza) all’energia (gruppi di continuità, apparecchi per produrre elettricità). «In questo momento vanno per la maggiore due dispositivi – spiega il legale rappresentante Roberto Terranova –. Il primo serve a verificare gli orari di entrata e uscita dei lavoratori. Il secondo a impedire l’accesso di persone non autorizzate a certe aree». La gamma di oggetti e servizi forniti dall’impresa si è estesa negli anni, parallelamente alla sua presenza sul web. «Il primo sito è nato prima dell’azienda stessa. Poi ne abbiamo creato uno per ognuno dei nostri brand. Oggi ne abbiamo 13. Ogni mese ne scegliamo due o tre che vengono aggiornati da un webmaster interno alla società». Terranova dice che finora l’e-commerce le ha dato molte soddisfazioni, crescendo del 50-60% l’anno.
Anche lavoratori e fatturato sono aumentati rispetto al 2006. «Siamo partiti in quattro, oggi siamo nove. Il giro d’affari è salito del 20-30% tutti gli anni: a fine 2014 dovrebbe essere sui tre milioni». L’azienda dice di avere investito costantemente in innovazione, verificando come migliorare i prodotti e presentandone ogni anno versioni più evolute. Un ruolo importante sembrano averlo giocato anche i mercati esteri. «Abbiamo partecipato a fiere in Italia – spiega Terranova – e inviato personale commerciale in Paesi come Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Turchia, cercando anche partner locali che ci supportassero nella vendita».
Il buon andamento della società pare derivare proprio dai fattori elencati da Giaccardi & Associati: online, innovazione, export, oltre a una specializzazione su prodotti di nicchia che richiedono addetti molto qualificati sia per essere venduti che per essere installati. «Credo che le aziende italiane che fanno il nostro lavoro si contino sulle dita di una mano. Se ti muovi nel commercio con beni che si trovano al supermercato, avrai una vita molto difficile. L’esperienza mi dice che chi continua a fare solo ciò che faceva inizialmente, senza cercare cose nuove, è destinato a fallire». In alcuni settori, concede Terranova, «differenziare» è meno facile che in altri. VM Sistemi e Securitaly agiscono in campi diversi: i punti comuni delle loro strategie, però, sembrano applicabili anche da altri imprenditori, in altri comparti. Come conferma l’indagine sulla Romagna che ha non ha smesso di crescere nonostante la crisi.