È arrivato l’inverno. Anche se è aprile inoltrato e le temperature stagionali sono sopra la media, per gli appassionati televisivi si respira aria gelida. Winter is coming e con lui una lunga scia di sangue, complotti, battaglie e tradimenti. Sì, Trono di Spade è tornata. La prima puntata della quarta stagione è andata in onda domenica negli Stati Uniti e, udite udite, domani sarà trasmessa anche in Italia. Basta lunghe attese: per la serie fantasy tratta dalla saga di George R.R. Martin non si può aspettare, il rischio di spoiler è troppo alto. Ecco che Sky (sul nuovo canale Sky Atlantic) l’ha pensata bene: mercoledì 9 aprile, a tre giorni dalla messa in onda statunitense, la serie verrà presentata in lingua originale con sottotitoli in italiano, bisognerà aspettare il 18 aprile per vederla doppiata. Alleluia. Il coro di entusiasti è rumoroso. Perché Trono di Spade è la serie “mondiale” di questi anni: la serie più piratata del pianeta, quella che ha collezionato un vasto esercito di fedeli, che ha conquistato persino le star di Hollywood (ve la ricordate Charlize Theron che aveva dichiarato di guardare gli episodi di notte mentre allattava il figlio perché non poteva farne a meno?), quella che fa salire la febbre da social e che genera parodie su parodie in Rete. E ancora quella che ha mandato in palla i server di HBO Go, il servizio di streaming online del network Usa. Troppi utenti cercavano di accedervi: è stata la spiegazione del canale, che si è trovato a dover fronteggiare lo stesso problema a distanza di pochi mesi, dopo il crash registrato per l’episodio finale di True Detective. Insomma, i fanatici seriali sono in delirio. Ed è comprensibile. Il conto alla rovescia era iniziato da tempo, grazie ad una serie di trailer appositamente pubblicati con cadenza regolare in questi mesi.
La domanda che tutti (i non lettori, ovviamente) si fanno è questa: chi ci lascerà le penne quest’anno? A chi bisogna evitare di affezionarsi onde ritrovarsi poi con gli occhi spalancati e il cuore a mille? Perché con le prime tre stagioni (attenzione, spoiler) una cosa i telespettatori di tutto il mondo l’hanno capita: in Trono di Spade tutti possono morire. Tutti. Anche quelli che ci sembrano i protagonisti (riposa in pace, Ned Stark). Anche quando la situazione sembra non essere per nulla tesa (dici “Red Wedding” e dici tutto). E in Rete il toto-morto spopola: c’è chi punta su Ygritte, chi teme per la piccola Arya o per il nano Tyrion, chi ancora spera nel perfido Re Joffrey. Salvi (almeno dalle previsioni) i due che in queste tre stagioni sembrano aver, più degli altri, conquistato il pubblico, la Madre dei Draghi Daenerys Targaryen e il lupo solitario Jon Snow, arruolato con i Guardiani della Notte. Ma Thanatos e le sue visite inaspettate sono solo uno degli aspetti di una stagione che si preannuncia sbalorditiva con scontri cruenti, un matrimonio e scene di sesso a go go. In Inghilterra i bookies si sono persino sbilanciati: in 10 puntate i seni in mostra, dicono, saranno almeno 29. È una scommessa quotata a 1,83. Una cosa certa però c’è e l’ha detta, senza mezze parole, David Benioff, lo sceneggiatore dello show: «Vogliamo scioccare». E che shock sia, allora.