Massimiliano Salini ha quarantuno anni, una passione innata per il Torino (“Fassino si è dimostrato un debole” spiega commentando il dito medio del sindaco juventino), una stima profonda per l’economista eretico Giulio Sapelli («Bisognerebbe falro santo») e una per la politica come per il centrodestra. «Ma che sia liberale e improntato sui valori della famiglia — aggiunge. In questi anni da presidente della provincia di Cremona l’opposizione alla privatizzazione delle municipalizzate me l’hanno fatto la Lega Nord e Forza Italia: si sono dimostrati anni luce lontani dalle liberalizzazioni». Salini corre alle prossime elezioni europee con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. «Per la campagna di Ncd direi che il registro comunicativo deve essere rodato, ma credo ci sia la domanda elettorale di un centrodestra fatto però da una classe politica più preparata a fare politica fino in fondo».
Eppure la campagna elettorale per le europee non sembra decollare, nè a destra nè a sinistra. La lista Tzipras di sinistra finisce sui giornali per un bikini, la Lega di Salvini per una campagna nel sud Italia…
Il candidato che ha l’ossessione di raccogliere il consenso si attesta spesso su argomenti molto fragili, con provocazioni un po’ goffe. Il voto per le europee è un ambito che si presta tantissimo a questo tipo di iniziative.
Ncd come si sta muovendo? E’ già capace di sostituirsi al voto di Forza Italia e per Silvio Berlusconi?
Da quel che posso vedere girando in lungo e in largo mi sembra chiaro che gli imprenditori non vogliono uscire dall’euro. Anzi, semmai pongono come istanza forte un atteggiamento da parte del governo meno arrendevole con l’Europa. E più che un Europa diversa, che è una domanda di per sè molto sofisticata, gli elettori vogliono gente più preparata a Strasburgo e a Bruxelles.
Insomma nel centrodestra credono ancora in Berlusconi, i sondaggi lo danno più avanti di voi…
Berlusconi non chiede di uscire dall’Europa, chiede di guardare a Berlusconi. Per lui l’Europa si può rigenerare solo con Berlusconi. Forza italia è destinata ad avere un consenso maggiore del nostro, un elettore di Forza italia non vota noi, siamo un partito troppo giovane.
Molti elettori di centrodestra voteranno per Beppe Grillo? Pare quasi che esista un’imprenditoria della «contestazione», una fetta di ex classe dirigente azzurra pronta a votare Movimento Cinque Stelle.
L’imprenditore che vota Grillo è una fattispecie abbastanza rara secondo me, capita e quando capita stupisce.
Gli imprenditori cercano più concretezza?
Io non so se ridere quando sento Salvini dire che l’euro ha tolto lavoro agli italiani. Io so quanta strada abbiamo fatto con l’euro e che dobbiamo ancora fare, so quanto abbiamo risparimiato in termini di tassi, più di 150 miliardi.
E quindi perché così tanto malessere tra la popolazione? I dati sulla disoccupazione toccano livelli preoccupanti.
Io a Savlini rispondo ricordando le migliaia di municipalizzate che erodono fette di economie al mercato, alle imprese e a chi dà lavoro alla gente. E sono le stesse municipalizzate, in particolare quelle ben retribuite, dove la Lega vuole una poltrona. In cinque anni da presidente della provincia il filo conduttore sono state le richieste di posti da parte della Lega.
Anche il Popolo della Liberttà ha avuto i suoi problemi. In Lombardia ci sono stati gli scandali di Formigoni in Lombardia: come si superano in campagna elettorale?
Sono tutte criticità che vengono superate dal fatto che ci sono candidato nuovi, gli elettori si confrontano con il candidato che c’è non con quello che c’era: io ho una faccia e ho una proposta. E’ vero, il centrodestra ha avuto momenti di crisi ma è palpabile il modo in cui ha governato su questo territorio
Eppure ne Nuovo centrodestra ci sono diversi candidati indagati o sotto processo.
Ho come la sensazione che per i cittadini le priorità siano altre. Fanno domande su lavoro e di sicurezza. Vogliono meno candidati di plastica, li vogliono più vivaci e preparati: nessuno mi dice “da voi ci sono gli indagati”
E se arrivasse Marina Berlusconi?
Mi sembra una realtà abbastanza concreta. Su Marina non ci vedo nulla di strano. Che faccia politica, che la faccia e si metta in gioco. Nessuno si è mai lamentato dei Kennedy..
Ma si sono lamentati di Renzo Bossi.
Bossi non si è meritato le preferenze. Marina faccia campagna elettorale in modo trasparente e si meriti i voti. Ragiono per concetti semplici, credo che gli italiani non abbiano il problema se rimarrà o meno la dinasti di Berlusconi, semmai sperano che la dinastia porti avanti qualcosa di concreto politicamente.
Tornerete con Berlusconi dopo le Europee.
È un’ipotesi, ma in questo momento siamo distanti anni luce sui contenuti. Le proposte più liberiste che ho fatto in questi anni sono state ostacolate dagli uomini di Forza Italia e dalla Lega Nord, come sui servizi pubblici locali: gli imbarazzi più grossi li ho voluti lì, mentre in altre giunte locali il Pd portava avanti le mie stesse istanze.
Allora vi alleerete con il centrosinistra.
Difficile che vireremo verso la sinistra, la nostra impostazione culturale è molto chiara. Oggi noi siamo insieme al governo con un premier che è tra i migliori, il metodo di lavoro è buono, la gente lo ha capito. L’augurio è che questo governo duri fino al 2018.
Si dice che Enrico Letta potrebbe alla fine unirsi a voi.
Per prima cosa sono curioso di capire come si vendicherà Enrico Letta. Non lo so se ci sarà, so che c’è un’amicizia vera con Alfano. A me piace quando l’amicizia sfocia in progetto politico, ma bisogna vedere se questo prevarrà sulla rabbia nei confronti di Renzi…
E l’Expo 2015? Dopo la raffica di arresti e ritardi cosa ne sarà dell’Esposizione Universale? Su questo tema si giocherà la campagna elettorale di Milano nel 2016, si parla di Lupi candidato sindaco.
Le racconto una cosa. Quando sono arrivato come presidente della provincia di Cremona un quarto d’ora dopo che mi sono seduto alla scrivania hanno arrestato il subappaltatore della Paullese per ‘Ndrangheta, dopo mezz ora stava fallendo la società appaltatrice. La Paullese doveva essere completata entro estate 2013, l’abbiamo chiusa 3 mesi: se si vogliono fare le cose basta lavorare
E Milano?
Pisapia è in folle, il capoluogo lombardo deve tornare al centrodestra. Detto questo, credo che Lupi debba fare il ministro fino al 2018.